Poesie personali


Scritta da: Anna D'Urso
in Poesie (Poesie personali)

Assolo

Intrappolato in un sogno, respiri,
illuso nei tuoi pensieri appari,
guardi il feretro della tua anima e piangi,
avverti il domani e fuggi.

Briciole di ricordi compaiono come sciami di mosche,
sento il tuo pensare
arriva a me come il rumore delle foglie sugli alberi,
spunta il sole e un altro giorno sta arrivando,
mentre arrivi al silenzio, ritorna l'incastro di quel giorno,
uno come tanti, uno di oggi, uno di domani...

Ti fermi sulla radura della vita, aspetti il pasto degli avvoltoi
le tue parole sono spente, hanno lacerato il cielo,
come una stella cadente segui la scia del sonno,
l'amore non è più quello che senti, cade nel vuoto,
lotta contro le agonie di morte, ma è in te,
rimane lì a combattere contro il cuore tuo ormai muto di me...
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    Scritta da: Renzo Mazzetti
    in Poesie (Poesie personali)

    Davanti ai miei occhi

    Davanti ai miei occhi stupiti
    ci sono le sbarre
    e il paesaggio del mondo
    con le fitte ombre verticali
    continua a vivere
    per il battito di infiniti cuori.
    Gli aguzzi denti
    sorridono ad altri denti
    mentre l'acqua limpida degli occhi
    scende per l'altra acqua
    e dentro le membra
    risuona lo scricchiolio delle ossa.
    Delle calde labbra
    e le sensazioni animali
    umane vette della felicità
    vivono sopra un guanciale.
    Vita!
    Correre
    ma le gambe ferme
    lasciano andare i nervi
    e nelle orecchie
    risuonano parole stanche.
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      Scritta da: FRANCO PATONICO
      in Poesie (Poesie personali)

      Solitudine

      Son qui, com'è qui l'insetto,
      come il sasso e come il fiore,
      nella quiete di quest'ore,
      son qui solo al mio cospetto.

      Questo cielo ancor sereno
      sarà cupo e turbolento,
      poi spazzato via dal vento
      e squarciato dal baleno.

      Quella valla rappezzata
      è distesa fino al colle,
      ma nel tempo delle zolle
      sarà coltre violentata.

      Tutt'intorno non c'è gente
      testimone al mio sgomento:
      per quel dì che sarò spento
      lascio tutto o forse niente.

      Cedo al mondo i miei difetti
      con le ansie e con le noie
      e a voi cari, le mie gioie
      nello scrigno degli affetti.
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        Scritta da: Laisa
        in Poesie (Poesie personali)

        Voglia di evadere

        Guardo la porta di casa mia
        le stesse scale, la stessa via
        persone passano, sorrisi spenti
        ma ti salutano, sono momenti
        ti guardi intorno non vedi niente
        però in realtà c'è tanta gente
        gente che guarda, gente che sente
        pensieri esplodono nella tua mente
        le circostanze sembrano facili
        ma sono vie che si spezzano gracili
        vorrei evadere da questo posto
        dal cielo nero come l'inchiorstro
        fuggire da questa monotonia
        cullarmi nella fantasia
        in sciocchi sogni del mio passato
        che con il tempo ho abbandonato
        dicono che la speranza sia infinita
        ma io non vedo via d'uscita
        ed io mi sento incatenata
        forse vorrei soltanto essere amata.
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          Scritta da: Denni F.
          in Poesie (Poesie personali)

          Ragazza di notte

          Seduta allo specchio si preparava per la sera.
          Era bella, ancora giovane e una volta forse allegra.
          Capelli castani accarezzavano le sue spalle,
          Come le lacrime il dolce viso pallido e triste.
          Arrivava la notte per scoprire il sole.
          Lei come una farfalla volava nella luce,
          Ballando, sorridendo, con la vertigine,
          Sognava un altro mondo dentro di se.
          Gli occhi dell'uomo vedendola si illuminavano,
          Il suo corpo diventava il palco del crudo desiderio.
          Ma lei sapeva, ogni volta dopo questa tortura,
          La bellezza tormentata rimarrà sempre solo sua.
          La notte era passata, il locale si svuotava.
          Lei nella solitudine della camera chiudeva la porta.
          Il fuoco era spento, svanita la fantasia,
          Solo il dolore del passato la penetrava ancora.
          Tremava, seduta sola sulla stella dell'oscurità.
          Il suo credo era divorato dall'avidità.
          L'amicizia, l'amore dolce, l'affetto sincero
          Erano in quel mondo falsi ed a pagamento.
          Cerca di dimenticare che vive per il denaro solo,
          Ma la luce rossa lo ricorda ogni notte di nuovo.
          Una cosa sola è sua e la porta nel cuore vuoto,
          questa, che l'ha portata qui, e le ha rubato tutto,
          indossa allora con fiera amarezza l'unico tesoro,
          perché è sua, davvero solo la sua,
          la perversa e splendida bellezza.
          È questa che illumina lo sguardo morto,
          i suoi movimenti, le specchia la bocca, la mano,
          le specchia anche la lucida lama tagliente
          e il coperchio del sarcofago la nasconderà per sempre.
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