Poesie personali


Scritta da: anja238
in Poesie (Poesie personali)

Scintilla di luce

Silenzio, ascoltate la voce del tempo...
la voce del vento che sibila piano
ricordo di mano felice nel bosco
che mi accompagna dove non conosco...
Sentieri di luce, montagne di sale,
rivoli d'acqua, campagna speciale...
Dove son ora non posso sapere ma solo
ascoltare, sentire, fiutare
profumi ancestrali, spirali lucenti
e stelle che danzano in cieli splendenti...
Un arcobaleno di musica e suoni, colori,
sapori che arrivano piano
a sollecitare il palato e man mano
ti innalzano a una vibrazione piu'alta...
Tu sali e pian piano ricordi quei posti,
li riconosci e tu sai che lì fosti
felice e beata... così tanto amata...
La dimensione del tempo non c'è
passato, presente, futuro con te...
Una fusione di tempo infinita
e tutto questo significa vita...
Quello che eri, che sei, che sarai...
Una scintilla di Luce che non muore mai...
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    Scritta da: Don Juan
    in Poesie (Poesie personali)
    Come grano d'inverno
    cado al volere del tempo,
    cedo al passare del vento,
    e raccolgo petali strappati
    da una mano sconosciuta.
    Un vecchio albero affonda stanche
    le radici nella terra nera,
    un vecchio canuto siede lento
    su una panchina solitaria,
    un bimbo corre seguendo l'istinto,
    un fiore sboccia all'ombra di un melo,
    una nuvola insegue un gabbiano,
    la mia mano scrive,
    il mio cuore corre lontano.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie personali)

      Fonte inesauribile

      Si sente il pianto di un bambino,
      e ninna nanna di chi gli è vicino,
      la mamma culla e guarda quel suo amore
      amarlo e stringerlo forte sul suo cuore.
      Come fonte inesauribile,
      come dono imprescindibile,
      come favola incantata,
      ringrazio sempre chi me l'ha donata...
      e cresci insieme ai suoi capelli,
      ed alle rughe su quel viso,
      non ti confida mai nessun dolore,
      per te c'è sempre un suo sorriso.
      Vedi che il tempo l'ha cambiata,
      ma i tuoi ricordi sono sempre quelli,
      ti segue sempre col suo immenso amore
      dolci frammenti di vita beata.
      Come fonte inesauribile,
      come dono imprescindibile,
      come vita donata,
      come favola incantata,
      mamma non ti ho mai dimenticata.
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        Scritta da: Andrea Spartà
        in Poesie (Poesie personali)

        Il Silenzio del Mondo

        Stamattina c'era un ragazzo...
        portava uno zainetto sulla spalla destra...
        una piccola valigia nella mano sinistra...
        lettore mp3 in tasca e cuffie nelle orecchie...
        Camminava, quel ragazzo... camminava...
        ed urlava, quel ragazzo... urlava...
        urlava ma nessuno poteva sentirlo... nessuno ci riusciva...
        ed anche il mondo gli urlava contro... ma non lo sentiva...
        solo la musica nella sua mente, nel suo cuore... solo la musica...
        Le strade intorno a lui urlavano... la gente urlava...
        il mondo stesso, con il suo silenzio, gli urlava contro...
        ma quel ragazzo, no, non sentiva...

        Salì sul pullman e partì, quel ragazzo...
        le cuffie non abbandonarono le sue orecchie...
        la musica non abbandonò il suo cuore...
        i pensieri non abbandonarono la sua testa...
        Testa poggiata sul finestrino, qualche goccia che scivola lenta...
        campi, case, amplessi vari che scorrono veloci...
        e musica... tanta musica che urla dentro... sussurandoti le parole migliori!
        Persone mute intorno a quel ragazzo... persone mute...

        Non trovò il suo posto, quel ragazzo, in quel viaggio...
        quel viaggio che qualcuno chiama in un modo, altri in un altro...
        ed altri ancora dicono semplicemente "vita"...
        Eppure aveva cercato, si era sforzato per bene, aveva urlato...
        e nonostante ciò era rimasto in piedi, fuori...
        spettatore di un gioco terribile che qualcuno chiama in un modo...
        altri in un altro... ed altri ancora dicono semplicemente "vita"...
        e guardava, guardava, guardava... senza poter interagire...
        era lì, tra di loro, eppure non percepiva nessuno...
        era lì, tra di loro, eppure nessuno percepiva la sua presenza...
        Cercò, cercò e cercò ancora... cercò così tanto che alla fine si convinse...
        non era vero che non aveva trovato il suo posto...
        bensì il suo posto stesso non esisteva...
        il suo destino era quello di restare lì, in disparte, solo, a guardare...
        ogni tanto metteva una mano avanti...
        ma quei corpi che si avvicinavano a lui li trapassava...
        le urla che gli squarciavano il petto erano muti...
        i suoi sguardi morivano nel nulla...

        Salì sul pullman e partì, quel ragazzo...
        stava tornando indietro, o forse solo più avanti...
        l'importante, in fondo, era andare...
        cuffie nelle orecchie, sempre e comunque, e urla... tante urla...
        Ed eccolo di nuovo a casa...
        zainetto sulla spalla destra... piccola valigia nella mano sinistra...
        lettore mp3 in tasca e cuffie nelle orecchie...
        Non poteva sentire la voce delle persone chiamarlo...
        non poteva sentire la voce del mondo...
        non poteva senire...
        nulla...
        tranne che se stesso...
        tranne che la sua voce...
        tranne che il suo canto...
        e le sue parole, risuonavano in lui e nelle sue orecchie...
        Era lì. Sarebbe rimasto. Sarebbe tornato senza esser mai davvero partito.
        E urlava.
        Ma nessuno poteva sentirlo...
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          Scritta da: Andrea Spartà
          in Poesie (Poesie personali)

          Essere o Non Essere?

          Sono quello che di notte scrive...
          non sono quello che fa tutto senza pensare...
          Sono quello che si ispira con la luna...
          non sono quello che si attacca a tutto ciò che gli danno...
          Sono quello che vede, sospira e spera...
          non sono quello che lascia ciò che ha senza un motivo valido...
          Sono quello che ha due personalità distinte e uguali...
          non sono quello che conoscerai fino in fondo...
          Sono quello che rilegge ciò che ha scritto e si stupisce...
          non sono quello che finge di essere modesto per compiacere...
          ... parole nuove...

          Sono chi voglio essere e nessun altro...
          Sono chi sono sempre stato e chi sempre sarò...
          Sono chi viene scambiato per un altro...
          Sono chi può farti capire che hai sbagliato...
          Sono chi può farti vedere cos'è l'amore...
          Sono chi può farti sentire cosa vuol dire soffrire...
          Sono chi riuscirà a farti odiare...
          Sono chi sbaglia e non lo ammette mai...
          Sono chi viaggia ma non si muove di un millimetro...
          Sono chi pensa ma non viene capito...
          Sono chi sogna ma non viene visto...
          Sono chi realizza ma non viene concepito...
          Sono chi vuole un abbraccio ma viene deriso...
          Sono chi vede un sorriso ed ama...
          Sono chi sorride sperando di far nascere un altro sorriso...

          Non sono chi promette e poi non realizza...
          Non sono chi ti tocca e fugge via...
          Non sono chi fa il pazzo passando solo per stupido...
          Non sono chi quando ti guarda non guarda i tuoi occhi...
          Non sono chi riempie di false speranze...
          Non sono chi riesce a vivere senza amare...
          Non sono chi riesce a fingere senza impazzire...
          Non sono chi riesce a guardarti senza tremare...
          Non sono chi dice di amarti e di desiderarti follemente...
          Non sono chi ti riempie di parole belle quanto finte...
          Non sono chi è lontano e presto partirà di nuovo...
          Non sono chi pensa a te e contemporaneamente a mille altre...
          Non sono chi si fissa e non vede anche i tuoi difetti...
          Non sono chi non riesce ad amare anche i tuoi difetti...
          Non sono chi hai accanto... purtroppo...

          Sono quello che a volte fa delle cazzate ma sono evidentemente per te...
          non sono quello agisce senza pensare e ti fa star male...
          Sono quello che vivrebbe anche solo guardandoti per l'eternità...
          non sono quello che riuscirebbe a resistere vedendoti sola e triste...
          Sono quello che ti chiede sempre come stai e approfitta di ogni momento...
          non sono quello ti opprime fino a diventare paranoico ed ossessivo...
          Sono quello che sorride e si sente felice per un tuo squillo...
          non sono quello che si illude stupidamente per ogni minima cosa...
          Sono quello che ogni notte sogna di stare con te ed è felice...
          non sono quello che perde la speranza solo per qualche ferita mortale...
          ... al cuore...

          Sono... sono come una nuvola nera... carica di pioggia...
          e non sono... non sono pioggia... non sono lacrime...
          Sono qualcosa che sta lì... in attesa di un soffio di vento...
          e non sono qualcosa che riuscirà a muoversi da sola...
          Sono pieno di qualcosa che mi tormenta, che mi soffia, che ristagna in me...
          e non sono in grado di lasciarla andare, di perderla, di liberarmi...
          Sono... sono come una nuvola nera... carica di pioggia...
          e non sono... non sono pioggia... non sono lacrime...
          Sono solo quel che mi è concesso essere... o forse qualcosa in più...
          eppure non sono quel che gli altri vorrebbero io fossi... Nessuno...
          e, cosa più importante di tutte, sono vivo...
          ma non sono davvero in vita... non fino a quando resterò lontano...
          ... lontano da te...
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            Scritta da: Andrea Spartà
            in Poesie (Poesie personali)

            Assurdo

            È assurdo il modo in cui mi sento adesso...
            assurdo il mondo ed il modo in cui sono costretto a vivere...
            assurda l'impossibilità che schiaccia i sogni più belli...
            assurde le canzoni che ho voglia di ascoltare adesso...
            è assurdo il numero delle volte che ho detto "Eh già" aspettando risposta
            ed è assurdo il numero delle volte che lo dirò e che l'ho già detto...
            assurdo ogni pensiero che vola in quella direzione...
            assurda ogni parola che parla di lei...
            assurdo ogni gesto finalizzato per quell'unica meta...

            è assurda la vita in generale...
            assurdo come una ragazza che voglia solo avermi...
            prendermi e chiudermi con lei in camera o in macchina...
            mi lasci completamente indifferente...
            assurdo come il sentire il respiro sul volto di un'altra ragazza...
            l'averla a pochi centimetri dal mio cuore...
            mi paralizzi del tutto... mi faccia venire le palpitazioni...
            sudore freddo, parole seccate in gola e pensieri morti in mente...
            e sarà inutile girare la ruota e provare a comprare una vocale...

            è assurdo come chi ha, non voglia, e chi non voglia, ha...
            sono assurdi i giochi di parole che nascono nella mia testa...
            assurdo il modo di comportarsi della gente...
            assurde le convinzioni che in troppi hanno...
            assurdo che debba sempre ripetere le stesse fottutissime cose...

            è assurda la vita in generale...
            assurdo come una semplice scena di vita quotidiana possa stupirmi...
            assurdo come un semplice gesto possa scatenare in me tutto ciò...
            assurdo come si possa invidiare anche un solo semplice momento...
            Due persone ormai adulte... che reggono una famiglia...
            con i loro difetti, i loro momenti terribili, i loro problemi...
            ma in quel momento... vicino a quel palco... sotto quelle note...
            non esiste nulla, non esiste nient'altro... esistono solo loro due...
            Lei che lo tira giù delicatamente per parlargli all'orecchio...
            lui che l'abbraccia virilmente poggiando una mano sulla sua spalla...
            lei che mette la sua mano su quella di lui...
            sfiorandola, accarezzandola, baciandola, semplicemente essendoci...
            lasciando scorrere il calore da una all'altra, andata e ritorno...
            e poi... e poi basta... e poi tutto...
            Assurda l'invidia che si possa provare verso due persone qualunque...
            assurdo come l'intera vita possa manifestarsi all'interno di un solo gesto!
            Assurda la voglia provo di poter iniziare quella strada...

            è assurda la nuova generazione...
            sono assurdi i nuovi passatempi... le nuove convinzioni...
            assurdi i modi di comportarsi, i modi di fare...
            assurda è la perdita dei valori...
            assurdo il nuovo modo di amare...
            ma soprattutto è assurdo che continui a parlare di cose così assurde...
            ed è assurda la svalutazione che ha ormai acquisito la parola "assurdo"

            è assurda la vita in generale...
            assurdo come la più sfrenata scena passionale non ti trasmetta nulla...
            assurdo come il semplice sfiorare il suo piede ti trasmetta serenità...
            assurdo come una ragazza che ti aspetta nel suo letto non ti attiri...
            assurdo come vorresti passare l'eternità solo a guardarla dormire...
            assurdo come il vestito più sexy e scollato ti apra solo un po' gli occhi...
            assurdo come il suo sorriso ti apra completamente il cuore...
            assurdo come si possa invidiare chi invece dovresti odiare...
            assurdo come la vita ti dia ciò che volevi quando ormai è forse tardi...
            assurdo come tutto viene e tutto va mentre tu resti a guardare...
            assurdo come ogni canzone possa parlare sempre e solo di lei...
            assurdo come lo sguardo possa penetrare così a fondo un'anima...
            assurdo come il cuore riesca a battere così forte senza esplodere...
            assurdo come ogni tua caratteristica possa morire sotto un respiro...
            assurdo come ci si possa disperare per un bacio mancato...
            assurdo come quella stessa immagine torni sempre nella tua mente...
            assurdo come si possa cambiare da un giorno all'altro...
            assurdo come le tue idee possano cambiare da un momento all'altro...
            assurdo come si cerca di pianificare tutta la propria vita...
            assurdo come si crea il discorso più importante della nostra esistenza...
            assurdo come si pensa al futuro basandosi sul passato e sperando solo...
            assurdo come un pensiero di questi possa davvero finire...
            perché di cose assurde come queste... ce ne sono davvero tante...
            tutte assurde... tutte degne di nota... tutte così...
            ma è anche assurdo continuare a scrivere...
            assurdo come provare a raccontare l'infinito...

            Ogni assurdità nasce da un'assurdità...
            il vero problema è quando esse si incontrano e si uniscono...
            formando assurdità ben più grandi di noi stessi...
            Poi entrano i gioco i malintesi, le parole mal dette, i pensieri nascosti
            e ciò che fino ad un momento prima era assurdo...
            diventa incredibile... quindi apocalittico... fino all'annientamento...
            Forse è proprio per questo che diciamo così spesso "assurdo"...
            e caliamo le braccia, e abbassiamo le spalle, e la testa...
            sospiriamo, ci arrendiamo... dietro quella stessa parola...
            Cercare di lottare? Si può fare...
            ma è... assurdo... pensare di poter vincere...
            assurdo il desiderio... assurda la speranza...
            assurdo questo cielo ancora così fortemente azzurro...

            Assurda... la voglia che ho di te...
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              Scritta da: Andrea Spartà
              in Poesie (Poesie personali)

              Girandola di Sensazioni

              Il ritorno è sempre qualcosa di bello...
              il ritorno di un pensiero, il ritorno di una voglia irrefrenabile...
              il ritorno di una vecchia canzone, il ritorno del piacere di vivere...
              il ritorno di qualcosa che ti mancava, il ritorno di un sorriso...
              il ritorno è sempre qualcosa di bello?

              Quando l'attesa è troppo lungo e troppo attesa...
              sminuisce il valore di ciò che attendevamo...
              e quest'ultimo, così, non è mai bello come ci aspettavamo...
              non ci darà mai tutta la soddisfazione desiderata...
              non appagerà mai il dolore di tutta quella attesa...

              e sentirai... sentirai tante cose... le sentirai tutte insieme...
              si accavalleranno, una sull'altra, fino a quando non le riconoscerai più...
              non saprai distinguerle, non saprai vederle, non saprai toccarle...
              griderai la tua volontà, farai a pezzi chi troverai davanti...
              ma ciò che davvero vuoi, ciò che desideri... sparirà davanti ai tuoi

              occhi...

              e vedrai l'odore di un cielo infinito che è dentro di te e non sopra...
              toccherai il colore di un sentimento che credevi morto e invece sospira...
              assaggerai un panorama fatto di stelle perse nell'oscurità del mare...
              sfiorerai il dolore con un sorriso sfiancato da un ricordo sfocato...
              morirai nell'avverarsi di un sogno che non è più sogno...
              brucerai in un'anima che non ti appartiene, per un cuore non più tuo...
              spererai nel respiro di un battito perpetuo che finirà...
              sognerai in uno sguardo illuminato che non ha luce...
              piangerai la morte di te stesso nella passione che non hai mai vissuto...

              Nel sentire, nel vedere, nel provare... io ci sarò...
              Nel parlare, nell'amare, nello sfiorare... tu ci sarai...
              Nel pensare, nello sperare, nell'amare... io ci sarò...
              Nel sognare, nell'insistere, nello sbagliare... tu ci sarai...
              Nel sorridere, nell'esser felici, nel volare... noi ci saremo...

              Prendere una decisione, deciderla, decidere di deciderla...
              per poi svilupparla, ampliarla, tenerla, completarla...
              avere il coraggio, avere la convinzione, avere qualcosa da avere...
              sperare di sperare di sognare un sogno sognato...
              in un giro di parole vuote e inutili che prendono significato per magia...
              la magia di chi le sa leggere, di chi le sa ascoltare...
              la magia di chi ha provato quel che hanno provato le parole...
              un sogno sperato di coraggio e convinzione, tradotto in parole...

              Impegare tutta una vita... ma per cosa?
              Pianificare ogni mossa, ogni decisione, ogni respiro... ma per chi?
              Passare ogni giorno con la convinzione della giusta attesa... ma di chi?
              Spiccare voli poetici invisibili di un amore platonico... ma per cosa?

              Non dormirò, non sognerò, non aspetterò...
              farò solo quello che la vita mi suggerisce di fare...
              andrò dove vorrò andare, starò con chi vorrò stare...
              il divenire è in ogni cosa, e ogni cosa la muta...
              ogni cosa quindi non rimane mai uguale ad ogni cosa che c'era prima...
              varia, e quel suo variare ti influenzerà...
              te, le tue azioni, la tua vita, persino il tuo pensare...
              sarà tutto soggetto a quello stesso divenire...
              a quella stessa trasformazione, a quella stessa influenza...
              e tutto potrebbe finire senza che tu te ne accorga...
              e tutto potrebbe finire senza mai essere realmente iniziato...
              e tutto potrebbe non esistere, ed essere solo una finzione immaginaria...
              e tutto potrebbe non esistere, e potresti non esistere tu...

              Mi sforzerò di raggiungere il mio obiettivo, la mia decisione...
              proverò a cambiare per cambiare il mio futuro, partendo dal presente...
              mi impegnerò in quel che farò, solo per il momento in cui lo farò...
              senza pensare al dopo, senza pensare a chi...
              pensando bensì piuttosto alla vita... bensì piuttosto...

              e sfiorerò una cascata luminosa di stelle infinite...
              e cadrò in una visione profumata di petali rossi...
              e volerò nel colore del tuo sapore inventato...
              e vivrò in qualcosa che dovrebbe essere te, ma che non lo è...
              e non saprai mai nulla, non vedrai mai nulla...
              non sentirai, non toccherai, non gusterai...
              e lascerai a me tutti i problemi, tutte le noie...
              lascerai ciò che non ti serve, lascerai il sacco dei tuoi guai...
              e chissà se tra quelle cose non ci sarò anch'io...
              abbandonato, per sbaglio, senza accorgertene, in un angolo...

              Nuvola, sole, stella cadente... desiderio...
              Pioggia, lacrima, mare... sogno...
              Luna, oscurità, orizzonte... notte...
              Pensiero, anima, cuore, speranza, desiderio, sogno, notte...
              Io... con te... senza te...
              ed allora non sarò io... non saremo noi...
              ed il brutto di un ritorno è il sapere che non ritornerà...
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                Scritta da: Andrea Spartà
                in Poesie (Poesie personali)

                My fault?

                È colpa mia se sono così? Se mi ritrovo ancora qui a scrivere...
                è colpa mia se sono così? Se mi ritrovo ancora qui a pensarti...
                è colpa mia se sono così? Se mi ritrovo ancora qui a soffrire...

                è colpa mia se ogni volta sembra la stessa volta?
                Se ogni errore non riesco ad impararlo e lo commetto ancora?
                Se tutte le frasi che dico sono rivolte in una direzione sbagliata?
                Se i miei scherzi a volte esagerano e non vengono capiti?
                Se faccio tutto per uno scopo più alto ed ho paura di ogni soffio di vento?
                Se costruisco palazzi infiniti di sogni e magia dove vivo da solo?

                È colpa mia se alcune cose mi fanno impazzire?
                Se un solo, stupido gesto riesce ad incupirmi a tal punto?
                Se mi torna la voglia di scrivere solo quando mi sento a terra?
                Se so già che tutte le parole del mondo non serviranno a niente?
                Se impazzisco ogni volta che ripenso a tutto quel che è successo?
                Se ogni tanto credo davvero di esser nato sbagliato?

                È colpa mia se non ho una gomma per cancellare questo mondo?
                Se vorrei solo mettere un punto al passato e lasciarmi tutto dietro?
                Se vorrei solo vivere una nuova vita senza alcun vecchio legame?
                Se vorrei solo dimenticare tutto il male che ho fatto e mi hanno fatto?
                Se vorrei solo gridare la rabbia e la disperazione che invece scrivo?
                Se vorrei solo smettere una volta per tutte di dovermi nascondere?

                È colpa mia se non sono più piccolo come una volta?
                Se adesso vedo la vita in un modo diverso, che gli altri non vedono?
                Se penso al mio futuro più lontano ed inizio a pianificarlo?
                Se tremo come una foglia ogni volta che qualcosa di me è in pericolo?
                Se vivo sempre e solo con gli stessi ideali, sogni e obiettivi?
                Se ad ogni passo mi sento mancare e credo di cadere inesorabilmente?

                Ad ogni domanda sicuramente avrete risposto "sì"... e come darvi torto?
                Eppure non ne sono convinto... forse sono solo auto-giustificazioni...
                non saprei dirlo con sicurezza, ma qualcosa mi frena...
                probabilmente è l'incertezza, la paura, il timore dell'ignoto...
                per una vita che di colpo è cambiata radicalmente...
                per tutto ciò che ho perso e ritrovato a metà...
                per le lacrime non piante e le occasioni perse o sfruttate poco...
                per le giornate che cambiano senza preavviso e rovinano tutto...
                per quei maledetti proverbi che riescono ad aver ragione...
                per me stesso, per te, per quello che dovremo affrontare...
                per le difficoltà di qualcosa di nuovo e sconosciuto...
                per essere ancora vivo, nonostante tutte le ferite mortali...
                ed infine... per qualcosa che va oltre tutti noi...
                e che molti, sono pronti a giurare, che non esista...
                ma essi, stolti, non sanno la verità... non riescono a raggiungerla...

                e quindi tutto questo... tutto ciò che ho detto e scritto fin qui...
                ciò che ho pensato ed ascoltato... ciò che ho letto e pianto...
                tutto... è davvero... colpa mia?
                Riesco ancora a sentire i vostri determinati "sì"...
                e sono sicuro che voi non riuscirete a sentire e capire il mio "no"...

                è colpa mia se ogni singola cosa che faccio per voi è sbagliata?
                È colpa mia se mi convinco delle cose e non torno indietro?
                È colpa mia se ho il batticuore ogni volta che aspetto una risposta?
                Per tutto... di tutto... a tutto... con tutto... è colpa mia?
                O forse è solo colpa del mio essere?
                Del mio essere io...
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                  Scritta da: dolcemely21
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Libera la poesia

                  Ho lasciato libera la poesia,
                  affinché volasse lontano lontano,
                  ma non andasse mai via,
                  ho lasciato libera la poesia tra i meandri della mia mente,
                  tra i cuori della bella gente,
                  ho lasciato libera la poesia tra i muri della malinconia,
                  tra ricordi di nostalgia,
                  tra amori di periferia,
                  ho lasciato libera la poesia,
                  tra stelle e magia,
                  ho amato la poesia,
                  quando intorno a me avevo solo "malattia".
                  Ho lasciato libera la poesia,
                  affinché per sempre possa esser mia...
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                    Scritta da: Gaetano Toffali
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Quando dici

                    Quando dici non mi importa
                    Di morire veramente
                    Hai lo sguardo che non guarda
                    Perlomeno nel presente
                    Cosa vedi mamma ora
                    Cosa nuota dentro te
                    Non è più vero che l'ora
                    è distante assai da te
                    Senti cosa?
                    Pensi a chi?
                    Resta un altro poco qui

                    Sai mi viene in mente nonna
                    Gli assomigli adesso tu
                    Se ne è andata troppo in fretta
                    e io non ero neanche li
                    Se ne andato anche papà
                    Strano manca sempre più
                    Non lo fare che mi manchi
                    Non lo fare pure tu.
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