Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
I falsi bagliori di una certa civiltà
nata da soprusi e corruzione
omicidi in nome di Dio
politica dell'inganno
uccisioni di donne
aborti senza pietà
si spengono come spettri:
pura illusione.

È il crollo di tutti gli imperi,
oblio di tutti i dittatori
frantumati dal tempo
sepolti da falsi onori
di politici senza scrupoli
di popoli muti.

La storia quando è vera maestra
insegna a leggere i disastri
a separare agnelli dai lupi
amare vecchi e bambini
rispettare i grandi valori
diventando un po' più umani
senza ipocrisia
o falsi ideali.
Composta sabato 31 marzo 2018
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Gridano nell'oscurità della notte
    voci di esseri umani
    senza corpo né occhi
    con lacrime che brillano
    nelle loro vuote mani.

    Saranno zombi venuti dal mare
    su fumi e odore di incenso
    danzando con ritmi strani
    con ombre di donne
    che hanno fame?

    Le grida squarciano l'oscurità della notte
    come agnelli dal macellaio.
    Sono esseri di questo mondo
    in cerca della loro immagine
    perduta nei bassifondi.

    Le grida se le porta il vento
    la fame uccide l'uomo
    il tempo vendicherà
    la memoria
    per pudore.
    Composta mercoledì 28 febbraio 2018
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      Scritta da: criscri
      in Poesie (Poesie personali)

      Se d'amor

      Se d'amor lo spirto è afflato e sofferenza
      dall'alma mia non ti ritrar, t'en prego,
      ch'il volo pria dell'ostendersi del sembiante tuo sì fu vano
      che l'esister mio s'avvertia più che strano.
      Or sé di mio dì baglior or inscalfibil aurora
      ch'a scandir va del maestoso compiersi ogne ora,
      d'un respir che sol per te scopresi ritrovato
      e al pur ondivago poetar diriger sa il suo fiato.
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        Scritta da: criscri
        in Poesie (Poesie personali)

        Frusciano inattaccabili

        Frusciano inattaccabili,
        gli albori iridescenti del ridersi addosso,
        d'ineffabil patire bollenti schegge,
        ch'addestrate fuoro,
        a comprimer il morbo del rivelarsi.
        C'è un rossore tangenziale d'anima,
        che all'abulia a connettersi anela,
        parole sepolte tra le labbra ha per daghe,
        che dallo scolorirsi velenoso
        di amicizie frantumate sono nutrite.
        Graffi di vino complice troneggiano,
        nelle anfore gementi di speranze dileguate,
        i pensieri cedono
        a guida di insulsi, sonnolenti birilli
        l'incedere scattante del comprimersi
        fantasmi di strade divora e umilia.
        Or è impervia scalata,
        ritrarsi dalla danza strisciante del maledirsi,
        basaltico inappagato anelito
        a carezze di gelida ma reale comprensione.
        Si cela per sempre la storia,
        sotto il ruvido ombrello,
        di un'affaticata zoppicante memoria,.
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          Scritta da: criscri
          in Poesie (Poesie personali)

          Nulla vi è più

          Nulla vi è più
          d'un pallido ristagnare,
          di ermeneutiche selvagge e incompiute,
          di gestualità scomposte malferme ancelle.
          Lacera questo vano, magniloquente issarsi
          sulla vetta sempiternamente sfuocata
          della carezza della verità.
          L'intimo gorgoglio di un silenzio primitivo,
          palestra è orfana di carceranti dimensioni
          di una scienza scapestrata e complice.
          Orrido è lo scenario di fogli da torturare
          Con falangi di immeditata poesia,
          da pensieri mercenari allattata.
          Vola traditrice l'epistemologia disiata
          Solo il nulla irriverente s'offre
          A spiegare il nulla
          Ed escatologie fslsamente indomite sbeffeggia.
          No,
          più non ruggisce la purezza dell'esistere
          ad arcani ruscelli di incompiutezza avvinta.
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            Scritta da: Marta Emme
            in Poesie (Poesie personali)

            Ritrovare il senno

            Il risultato elettorale, in modo
            puntuale (come era prevedibile),
            più di un leader ha fatto digerire
            male (per le vicende successive),
            financo a vomitare; ma, niente
            più di questo, c'è ora da
            recriminare. Unica è la morale
            che se ne può ricavare: mai più
            con questa legge elettorale, per
            pura logica, si deve andare a
            votare. Logica che, niente
            niente, qui è vista pur nella sua
            accezione stoica* (filosofia).

            *Nella Stoica, la logica è il procedimento del conoscere e dunque solo se il voto è utile (efficace a governare) la volontà del
            popolo si manifesta.
            Composta lunedì 28 maggio 2018
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              Scritta da: Antonio Recanatini
              in Poesie (Poesie personali)
              Buongiorno ai rossi di coscienza,
              ai rivoltosi, agli amori più forti del destino avverso,
              del tempo infame.
              Buongiorno ai migranti, ai carcerati e
              a quelli che soffrono una volta in più,
              perché c'è chi soffre una volta in meno.
              Buongiorno alle rondini
              che s'attardano a fare le valigie,
              ai gabbiani dispersi in mare,
              ai cani e ai gatti di quartiere,
              Buongiorno alla solitudine che anticipa il sole.
              Buongiorno ai malati, alle menti inferme,
              agli spazzini, ai giardinieri e ai perdenti
              Buongiorno ai sorrisi che incontrerò incamminandomi,
              Buongiorno ai disadattati, ai marinai e alle piante,
              Buongiorno agli alberi e all'acqua,
              buongiorno al destino, a chi si rifiuta di seguire,
              a quelli che piangono nella noia, ai frustrati,
              al vizio e ai tutti i pianoforti del mondo,
              alle persone oneste che danno senso a questa vita.
              Buongiorno alle occasioni mancate,
              buongiorno alle stelle cadute,
              alla povertà, al sogno di diventare grande,
              ai bambini di ogni nazione, ordine e grado,
              Buongiorno alla fortuna, fonte e stupidità dell'umana specie.
              Buongiorno ai rossi di coscienza!
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