Poesie personali


Scritta da: Rosita Matera
in Poesie (Poesie personali)

In assenza di gravità

Dai comignoli delle case,
tesi ad ascoltare il vento
s'aprono le nuvole,
soffioni ballerini
in viaggio verso un tetto,
in assenza di gravità.
Nel loro cuore
ebbro di fumo,
brilla una magica lanterna
occhio eterno,
osservatorio
da cui si vedono orizzonti
senza spazi, senza venti,
in assenza di gravità.
Composta venerdì 25 maggio 2018
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    Scritta da: Rosita Matera
    in Poesie (Poesie personali)

    Le idi di maggio

    Corona che si schiude
    il fiore
    verso il giorno,
    si tuffa nella luce
    di un abbraccio schietto:
    di madre, di terra, di cielo e di pensiero
    che prende corpo
    nella radice,
    anima e mistero
    del colore impastato col fuoco di un tramonto
    che volle rinascere nella corolla scarmigliata
    di un cuore intrepido, strapazzato, assorto e folle,
    intriso di odori, umori e rosse promesse
    che scoppiano come temporali sulla pelle.
    Composta sabato 12 maggio 2018
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      Scritta da: Rosita Matera
      in Poesie (Poesie personali)

      Il Pensiero dell'uomo (il funambolo)

      Il Pensiero dell'uomo è libera interpretazione,
      la somma cosciente di azioni e decisioni.

      Non ha copioni, non vuole padroni,
      né ruoli da recitare a soggetto
      a seconda del pubblico che guarda plaudente.

      Il pensiero è libero di essere libero
      di comporsi, di ricomporsi,
      di spargersi come polvere al vento
      per poter giungere all'Anima del mondo.

      Fa giri su se stesso, si inerpica danzando,
      scrive con l'inchiostro i titoli alla Storia,
      si adagia sulle forme, sui punti e sulle linee, sulle lettere minuscole dell'elzeviro di fondo,
      sui giochi di parole di un concetto astratto rimanendo intatto nell'enigmatico dipinto.
      Il pensiero viaggia, si dilata verso il cuore
      superando forzature, limiti e apparenze,
      compie voli verso il cielo, parabole di luce,
      scivolando sul corrimano della scala dei colori.
      Va su e giù, sull'altalena dei ricordi,
      raccoglie conchiglie sulla spiaggia del Tempo,
      lascia impronte che non si cancelleranno
      perché parti dell'Eterno divenire.
      Poi siede per un poco sul davanzale del presente
      ma già si proietta sulle corde del futuro,
      veleggiando nuove mete senza volto,
      incosciente funambolo sul pentagramma dei sogni.
      Composta martedì 8 maggio 2018
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)

        Maggio: mese di Maria

        È sbocciato il Tuo mese di maggio
        in una culla mossa da un dolce vento
        con un tiepido calore primaverile
        profumi di molti fiori variopinti
        sospiri di ninna nanne e canti
        preghiere umane e divine
        per Te vergine Maria.

        È il mese che noi uomini,
        fratelli di tuo Figlio
        in silenzio meditiamo
        il candore della Tua verginità
        che fece sbocciare il più umano fiore:
        il vero Dio fattosi uomo.

        Tu sei stata il tabernacolo più puro
        Tu la pisside preziosa per nove mesi
        dove il Verbo si è fatto carne
        per vivere in mezzo a noi
        figli di un Dio trino
        il cui Figlio è morto
        e risuscitato per noi.

        Vergine Madre di tutti noi
        abbracciaci come il Tuo Bambino
        seguici per mano nella nostra vita.
        Se dobbiamo salire sul calvario
        dacci la Tua forza di Madre.
        Il nostro dolore si tramuti in gioia
        per risuscitare un giorno
        all'ombra della Croce
        con lo splendore
        di una tomba
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        Composta lunedì 30 aprile 2018
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Buonanotte giorno che te ne vai
          dietro il tramonto a colori
          per riempire i miei occhi
          di un rosso intenso
          d'amore.

          L'ultima tavolozza del giorno
          dipinge filigrane di sogni
          per riempire di volti
          la mia notte.

          Camminerò nel buio di mezzanotte
          accompagnato da voci bianche
          sorte come incanto
          dai morti colori
          del tramonto.

          La notte avanza spinta da fantasmi
          in attesa di una luce nuova
          per svegliarmi sottovoce
          al primo chiarore
          dell'aurora.
          Composta sabato 31 marzo 2018
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)

            Non è bello essere grigi

            Il color grigio riempie molti giorni
            penetra nel cuore
            quando lo vedo gironzolare intorno
            senza una parola.

            È il colore della mediocrità umana
            chiuso in una gabbia
            senza porte né sportelli
            per poter stringere
            una calda mano.

            È il colore della tristezza
            che distrugge il dolce sorriso
            sbarrando le porte dell'allegria
            in una notte senza stelle.

            Non esistono occhi grigi
            in facce umane piene di vita
            perché non si addice questo colore triste
            nei figli di Dio.

            Quando ci svegliamo e il cielo è grigio
            il cuore ne risente
            perché siamo abituati a spaziare
            volando nei cieli azzurri,
            rincorrere uccelli liberi che volano in alto
            per ricamare un mondo di colori,
            con bimbi sorridenti e uomini buoni.

            Viviamo ogni singolo giorno
            regalatoci gratis
            con l'allegria di un cuore pulito
            senza chiodi arrugginiti.

            Il grigio è solo bello quando dalle nuvole
            cade la pioggia in tante gocce
            per pulirci bene gli occhi
            pieni di polvere
            di vecchi sogni.
            Composta sabato 31 marzo 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Bruciano le ferite dell'anima
              quando il giorno avanza
              senza regalarti un bacio
              senza un raggio di sole
              per illuminare
              le prime ore.

              Si cammina come ombre
              trascinate a passo lento
              su selciati battuti
              da piedi stanchi
              sonnolenti.

              Man mano che s'accende il giorno
              spariscono le ombre morte
              nasce un raggio di luce
              illuminando gli occhi
              mentre il cuore
              scotta.

              Non ci sono più ferite aperte:
              il giorno limpido
              sotto un cielo azzurro
              attende un fiore sbocciare
              nelle mani di un uomo
              più buono.
              Composta sabato 31 marzo 2018
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