Poesie personali


Scritta da: Tommaso Mauro
in Poesie (Poesie personali)
Le parole che il
cuore
cerca
per scaricare la
sua angoscia
non sono
nell'aria
comune
ma vivono tra i
sogni
Le parole che la
mente
cerca
per allontanare la
sua angoscia
non sono
sulla bocca di
tutti
ma
tra le sponde delle
lacrime
degli amori impossibili

Le parole che la
mano
scrive
sono parole forse comuni
ma che
per un attimo
placano l'assenza
di
Lei.
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    Con fare riverente

    Scrivo del vento perché somiglia a me
    scrivo del vento perché lo sento in me

    È magico mi fa sognare
    mi porta fino a te
    mi fa volare

    Lo abbraccio ogni volta che mi chiama
    sia caldo freddo brezza
    o gelida tramontana

    Mi affascina il suo modo di parlare
    e trovo sempre il tempo
    per stare ad ascoltare
    mi tiene vivo con le sue novelle
    io di nascosto... gli soffio via le frasi
    le più belle

    Lui se ne accorge ma... non mi dice niente
    poi mi saluta e vola via con fare riverente

    e riprendo a camminare
    tra i pensieri della gente...
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      Scritta da: Leandro Mancino
      in Poesie (Poesie personali)

      Porta via tutto...

      Voglio ritornare in me.

      Bruciami tutto.

      Brucia le maglie e i calzoni,
      il diario e le canzoni,
      brucia il cuore e i sentimenti,
      brucia l'anima e gli sgomenti.

      Brucia la notte che non si è mai scottata,
      brucia il sole e la luna ormai sempre più ladra,
      ladra di sono e delle ore,
      ladra sia delle stelle che del dolore.

      Ruba tutta, lei... la dannata.
      Senza ringraziarmi di averla salvata.
      Ruba l'amore e il rosso che ho dentro,
      ruba il dolore e la forza che ormai non sento.

      Non c'è salvezza,
      non c'è pianto,
      non sono all'altezza,
      ho solo il rimpianto.

      Giorni perduti, andati via...
      Spero che tu ritorni ad essere mia.
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        Scritta da: Antonino Gatto
        in Poesie (Poesie personali)

        Bisogna avere il coraggio!

        Tu gestore premuroso
        che per tuo Figlio rinunci al tuo riposo,
        e vendi alcol felice al tuo locale
        agli altri figli, e sai di fare male.

        Tu che da sempre, hai un solo scopo,
        di far cassetto, e non pensi mai al dopo,
        e dietro al banco osservi molte vite,
        che si abbandonano a droghe assai proibite.

        Tu che per soli, due euro di guadagno,
        vedi ragazzi distrutti dentro un bagno,
        che poi escono barcollanti dal locale
        e non ti importa se si faranno male.

        Ed ogni sabato si scrive un altro foglio
        mentre Tu conti il denaro nel cassetto,
        un altro padre sighiozza il proprio figlio
        schiantato contro il solito cassonetto.

        Forse la società non ha ancora perso abbastanza
        per decidere di cessare questa mattanza,
        e quanto caos ancora bisogna fare,
        per convincere i locali che qualcosa deve cambiare.

        Ecco perché Tu leggi questo messaggio,
        perché sei il primo che devi avere il coraggio,
        di iniziare a consigliare cioccolate,
        invece di vendere alcol a tonnellate.
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          Scritta da: Rolla Gabriele
          in Poesie (Poesie personali)

          A Marco

          Solitario,
          in un mattina d'inverno,
          quando ogni cosa si risveglia,
          quando tutto torna
          dal torpore della notte
          alla frenesia della vita,
          tu,
          sulla tua bici,
          hai lasciato il tuo corpo quaggiù,
          per volar come vento caldo,
          in cielo lassù,
          dissolvendo un po' di te,
          in ognuno di noi!

          Il tuo ultimo colpo di pedale,
          su per questa vetta
          che noi tutti chiamiamo vita.

          Ora dolce comincia la discesa,
          stringi i denti,
          non mollare,
          noi non lo faremo,
          prima o poi,
          come sempre abbiam fatto,
          ci ritroveremo a valle,
          per condivider di nuovo,
          gioia e dolore,
          fatica e dolce sudore,
          su per una nuova strada,
          verso un'altra cima.

          Ma fino ad allora,
          in questi freddi giorni
          d'un estate capovolta,
          sentiam giungere ai nostri orecchi,
          il tuo sorriso,
          sentiam il nostro cuore riscaldarsi,
          con il tuo amore,
          sentiam il nostro animo in festa,
          con la tua gioia,
          e noi tutti,
          sorrideremo, ameremo, saremo gioia
          assieme a te!

          A te,
          che ci hai fatto esser
          gioia,
          felicità,
          amore,
          rabbia,
          rammarico,
          disperazione,
          sofferenza,
          passione,
          sudore,
          fatica,
          rivolgiamo con infinita grazia,
          il nostro ultimo saluto
          al tuo corpo silenzioso,
          integro nella sostanza,
          ma svuotato nell'essenza,

          quel tuo animo,
          che dirompente
          si rigetta nel nostro,
          fondendosi con noi,
          fondendosi con te!

          Ciao marco!
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            Scritta da: Ada Roggio
            in Poesie (Poesie personali)

            Ha chiesto aiuto

            Ha chiesto aiuto
            Si ha chiesto aiuto a tutti
            Persino al Santo Padre
            sai tra pochi giorni è Natale,
            credo che lei abbia tanto da fare,
            che la sua lettera la dovrà cestinare
            A chi importa chi è lei!
            Solo un numero e basta
            Un esame di coscienza se l'ha fatto,
            si,
            di errori ne ha fatti tanti.
            Tu che sei pronto a giudicarla
            di errori ne hai fatto anche tu!
            Forse se sei più forte di lei
            perché aggredisci, e fai paura
            Lei invece sta zitta,
            si spaventa diventa insicura
            Ma non per questo si deve condannare
            lei sa portare la sua voce sull'altare
            Davanti a Dio siamo tutti uguali
            Continuerà a chiedere aiuto
            qualcuno vedrai
            uscirà
            sicuro.
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              Scritta da: Franco Mastroianni
              in Poesie (Poesie personali)

              Il fiore e il prato

              Una notte di te ho sognato
              tu eri un fiore
              ed io il tuo prato

              Ti curavo con amore e ti nutrivo
              come una nutrice
              e tu per ricambiare mi accarezzavi
              con la tua radice

              Quando soffiava il forte vento
              che arriva da lontano
              tu con amore
              affondavi le radici nel mio cuore
              io per non ti far volar lontano
              di ricoprivo d'erba
              come fosse la mia mano

              Tu mi piacevi molto
              ma da una cosa ero incuriosito
              perché con tutti i fiori che avevo nel mio prato
              solo di te mi ero invaghito?

              Ero coperto da fiori di mille colori
              con grazia e dolcezza di rara bellezza
              danzavano dolci cullati dal vento
              e restando in silenzio... sentivo anche il canto

              Ma una mattina si imbiancarono le pèndici
              scavai con forza
              ma non trovai le tue radici

              Di colpo apro gli occhi
              mi trovo coricato... penso
              vuoi vedere che davvero sono il prato?
              Sobbalzo dentro al letto
              mi giro
              ti vedo accanto a me

              Tiro un sospiro
              e penso d'aver solo fatto un sogno
              un sogno folle

              Ma i tuoi occhi erano chiusi
              e sembravano due fiori
              prima d'aprir le corolle.
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                Scritta da: Michela Zanarella
                in Poesie (Poesie personali)

                Segrete allegrie

                Amarmi in questo tempo
                di memorie sconvolte,
                in una terra che attinge
                respiri dagli inferni,
                mi svuota il cuore.
                Stanno immobili
                i miei occhi
                davanti allo sbarco
                di nuvole sterminate
                da nebbie assetate.
                Non restano che strade
                dipinte sulla tela
                della vergogna
                e fragili uomini
                che cercano nell'aria
                delusa
                un regno per piangere
                tranquilli.
                Come una luna
                che dondola dalle palpebre
                della notte
                voglio entrare nelle segrete
                allegrie
                di un cielo che sogna.
                Io che penso all'amore
                anche nel buio più
                assurdo,
                mi consolo del misero
                fiato del destino.
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                  Scritta da: mcfreud
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Perduto

                  Solo voglia di scrivere
                  metodo migliore per far compagnia al mio essere
                  unico luogo per continuare a vivere
                  con il cuore debole
                  per quel che è successo con le nostre parole
                  opaco è il mondo intorno
                  mentre attendo il tuo ritorno
                  ridicolo il mio animo
                  lo sento come un povero
                  indebolito dal suo pensiero
                  fortezza debole solo perché
                  per me sei tutto quel che c'è
                  semplicemente tutto quel che c'è.
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