Le parole che il cuore cerca per scaricare la sua angoscia non sono nell'aria comune ma vivono tra i sogni Le parole che la mente cerca per allontanare la sua angoscia non sono sulla bocca di tutti ma tra le sponde delle lacrime degli amori impossibili
Le parole che la mano scrive sono parole forse comuni ma che per un attimo placano l'assenza di Lei.
Poesia, tu sei silenzio sonoro, sei musica silenziosa, fonte di pura "acqua canterina" che sgorga irruenta dal mio cuore di donna innamorata della vita.
Scrivo del vento perché somiglia a me scrivo del vento perché lo sento in me
È magico mi fa sognare mi porta fino a te mi fa volare
Lo abbraccio ogni volta che mi chiama sia caldo freddo brezza o gelida tramontana
Mi affascina il suo modo di parlare e trovo sempre il tempo per stare ad ascoltare mi tiene vivo con le sue novelle io di nascosto... gli soffio via le frasi le più belle
Lui se ne accorge ma... non mi dice niente poi mi saluta e vola via con fare riverente
e riprendo a camminare tra i pensieri della gente...
Brucia le maglie e i calzoni, il diario e le canzoni, brucia il cuore e i sentimenti, brucia l'anima e gli sgomenti.
Brucia la notte che non si è mai scottata, brucia il sole e la luna ormai sempre più ladra, ladra di sono e delle ore, ladra sia delle stelle che del dolore.
Ruba tutta, lei... la dannata. Senza ringraziarmi di averla salvata. Ruba l'amore e il rosso che ho dentro, ruba il dolore e la forza che ormai non sento.
Non c'è salvezza, non c'è pianto, non sono all'altezza, ho solo il rimpianto.
Giorni perduti, andati via... Spero che tu ritorni ad essere mia.
Tu gestore premuroso che per tuo Figlio rinunci al tuo riposo, e vendi alcol felice al tuo locale agli altri figli, e sai di fare male.
Tu che da sempre, hai un solo scopo, di far cassetto, e non pensi mai al dopo, e dietro al banco osservi molte vite, che si abbandonano a droghe assai proibite.
Tu che per soli, due euro di guadagno, vedi ragazzi distrutti dentro un bagno, che poi escono barcollanti dal locale e non ti importa se si faranno male.
Ed ogni sabato si scrive un altro foglio mentre Tu conti il denaro nel cassetto, un altro padre sighiozza il proprio figlio schiantato contro il solito cassonetto.
Forse la società non ha ancora perso abbastanza per decidere di cessare questa mattanza, e quanto caos ancora bisogna fare, per convincere i locali che qualcosa deve cambiare.
Ecco perché Tu leggi questo messaggio, perché sei il primo che devi avere il coraggio, di iniziare a consigliare cioccolate, invece di vendere alcol a tonnellate.
Solitario, in un mattina d'inverno, quando ogni cosa si risveglia, quando tutto torna dal torpore della notte alla frenesia della vita, tu, sulla tua bici, hai lasciato il tuo corpo quaggiù, per volar come vento caldo, in cielo lassù, dissolvendo un po' di te, in ognuno di noi!
Il tuo ultimo colpo di pedale, su per questa vetta che noi tutti chiamiamo vita.
Ora dolce comincia la discesa, stringi i denti, non mollare, noi non lo faremo, prima o poi, come sempre abbiam fatto, ci ritroveremo a valle, per condivider di nuovo, gioia e dolore, fatica e dolce sudore, su per una nuova strada, verso un'altra cima.
Ma fino ad allora, in questi freddi giorni d'un estate capovolta, sentiam giungere ai nostri orecchi, il tuo sorriso, sentiam il nostro cuore riscaldarsi, con il tuo amore, sentiam il nostro animo in festa, con la tua gioia, e noi tutti, sorrideremo, ameremo, saremo gioia assieme a te!
A te, che ci hai fatto esser gioia, felicità, amore, rabbia, rammarico, disperazione, sofferenza, passione, sudore, fatica, rivolgiamo con infinita grazia, il nostro ultimo saluto al tuo corpo silenzioso, integro nella sostanza, ma svuotato nell'essenza,
quel tuo animo, che dirompente si rigetta nel nostro, fondendosi con noi, fondendosi con te!
Ha chiesto aiuto Si ha chiesto aiuto a tutti Persino al Santo Padre sai tra pochi giorni è Natale, credo che lei abbia tanto da fare, che la sua lettera la dovrà cestinare A chi importa chi è lei! Solo un numero e basta Un esame di coscienza se l'ha fatto, si, di errori ne ha fatti tanti. Tu che sei pronto a giudicarla di errori ne hai fatto anche tu! Forse se sei più forte di lei perché aggredisci, e fai paura Lei invece sta zitta, si spaventa diventa insicura Ma non per questo si deve condannare lei sa portare la sua voce sull'altare Davanti a Dio siamo tutti uguali Continuerà a chiedere aiuto qualcuno vedrai uscirà sicuro.
Una notte di te ho sognato tu eri un fiore ed io il tuo prato
Ti curavo con amore e ti nutrivo come una nutrice e tu per ricambiare mi accarezzavi con la tua radice
Quando soffiava il forte vento che arriva da lontano tu con amore affondavi le radici nel mio cuore io per non ti far volar lontano di ricoprivo d'erba come fosse la mia mano
Tu mi piacevi molto ma da una cosa ero incuriosito perché con tutti i fiori che avevo nel mio prato solo di te mi ero invaghito?
Ero coperto da fiori di mille colori con grazia e dolcezza di rara bellezza danzavano dolci cullati dal vento e restando in silenzio... sentivo anche il canto
Ma una mattina si imbiancarono le pèndici scavai con forza ma non trovai le tue radici
Di colpo apro gli occhi mi trovo coricato... penso vuoi vedere che davvero sono il prato? Sobbalzo dentro al letto mi giro ti vedo accanto a me
Tiro un sospiro e penso d'aver solo fatto un sogno un sogno folle
Ma i tuoi occhi erano chiusi e sembravano due fiori prima d'aprir le corolle.
Amarmi in questo tempo di memorie sconvolte, in una terra che attinge respiri dagli inferni, mi svuota il cuore. Stanno immobili i miei occhi davanti allo sbarco di nuvole sterminate da nebbie assetate. Non restano che strade dipinte sulla tela della vergogna e fragili uomini che cercano nell'aria delusa un regno per piangere tranquilli. Come una luna che dondola dalle palpebre della notte voglio entrare nelle segrete allegrie di un cielo che sogna. Io che penso all'amore anche nel buio più assurdo, mi consolo del misero fiato del destino.
Solo voglia di scrivere metodo migliore per far compagnia al mio essere unico luogo per continuare a vivere con il cuore debole per quel che è successo con le nostre parole opaco è il mondo intorno mentre attendo il tuo ritorno ridicolo il mio animo lo sento come un povero indebolito dal suo pensiero fortezza debole solo perché per me sei tutto quel che c'è semplicemente tutto quel che c'è.