Poesie personali


Scritta da: Ada Roggio
in Poesie (Poesie personali)

Il regalo di Natale più bello

Chiesi a Dio un regalo
con il cuore in mano
da infilare sotto il mio albero di Natale trasparente.
È arrivato qualche giorno prima
Cresce in te
un dolce incanto
se vorrai ti sarò accanto
ti veglierò anche da lontano
se vorrai ti darò una mano
Tu per me
sei quel che cresce in te
un diamante
Con te dal primo istante
ho sempre parlato
Il suo battito è speciale
sembra come di volare
Lo sentirai ogni momento
già immagino quel momento

Vorresti immaginare
a chi deve somigliare
Sicuramente bello
e che somigli a te
La scelta del suo nome
tutti pronti a consigliare
gia lo vorresti chiamare
questo bimbo da coccolare
Sarà una bimba o un bambino?
Non importa
sarà un principino
da tenere stretto stretto
Riceverà tanto affetto
Amore incondizionato
Perché lui ancora non lo sa
È il bambino della pace
Il male scaccerà.
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    Scritta da: Naida Santacruz
    in Poesie (Poesie personali)

    Una favola tra le stelle (avvenimenti Natale)

    Ascolta anima, quell'angelo che
    racconta una favola immerso
    dal profumo dei ricordi, di quella
    cometa che annunciava la nascita
    di una preghiera di speranza,
    che cancellasse ogni traccia di dolore
    riscaldando il cuore con il sole,
    in quella fredda notte di neve,
    aiutato dai colori più belli delle stelle.
    Anche il diavoletto respira le sue note,
    che cadono senza titolo, clandestine
    nell'animo di ogni bambino.
    Il linguaggio di Dio ricama amore e libertà,
    ma il seme della vita
    per l'ennesima volta lo inchioderà,
    nella stagione del cuore tra la nebbia
    ed il fango di un cattivo umore.
    Indebolito è l'angioletto che procede
    il suo parlare per poi concedersi pace
    nella ferita profonda e amara
    di quel bambino adagiato nella mangiatoia...
    per ricominciare il suo racconto, ogni anno, ogni giorno.
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      Scritta da: mcfreud
      in Poesie (Poesie personali)

      Il conflitto della ragione

      Peso indelebile di quel che e transitato dai miei occhi
      fiumi di pura e soffice lacrima versata per i tuoi di occhi
      per non essere inetto batto i miei bottoni scrivendo quel che e successo nella mia anima
      per non sentirmi distante o in conflitto con la tua di anima
      sentendomi esaurito continuo a scavarmi dentro
      e percepisco quello che tu hai e disegnato dentro
      unico metodo che conosco per farmi amare
      dirti così quel che sei cercando di farmi amare
      immenso risiedente in me disegnato all'improvviso senza accorgermene...
      speranza di un essere per cui essere.
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        Scritta da: Rosarita De Martino
        in Poesie (Poesie personali)

        E ancora attendi ... (Natale 2008)

        Frastornati da spot pubblicitari,
        abbagliati da ammiccanti
        insegne luminose,
        noi, aborti di speranza,
        ci aggiriamo
        nell'anonimato cittadino.
        Ingoiamo acerbi
        Frutti di solitudini,
        beviamo a fonti inquinate
        di egoismo
        e delusi trasciniamo
        valigie vuote
        di fraternità.
        Ci scuote improvviso
        Un fischio acuto:
        ripassa il treno
        del primo Natale
        della storia.
        Anche ora,
        sei Tu,
        o Signore,
        che trepido,
        speranzoso
        attendi ancora
        la nostra travagliata
        nascita all'amore.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Or tu lo vedi anima mia

          Or tu lo vedi anima mia
          come veloci si schiudono
          e avvizziscono tra rovi
          i petali della vita
          come flutto alla riva
          va e viene il respiro
          come fra il tutto e il niente
          faccia spola la morte.
          Tu sai cosa è
          che si insinua
          tra la carne e le costole
          e si fa strada
          fino al cuore
          ed è più forte del dolore
          che sonda il vuoto del nulla!
          Su, vieni alla sagra
          del bene e della luce
          adornati e adduci il cuore
          non fingerti stanca
          esulta danza e canta:
          il biglietto di ingresso
          non è poi così caro
          costa solo un volo d'ali
          e pur senza domani
          ci allumerà un chiarore.
          Accompagnatrice del corpo
          batti le tue piume nell'aria
          eterea allietati e vibra d'amore
          discendi nell'essenza
          delle cose e vivi
          squarta brune e silenzi
          caricati di sorrisi e di sole!
          Pure la cicala all'imbrunire,
          sai, tra le erbe secche canta.
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            Scritta da: The Chosen one
            in Poesie (Poesie personali)

            Il bene o il male

            Dalla terra provengono
            e alla terra ritorneranno.
            Polvere alla polvere
            cenere alla cenere;
            onore a chi combatte
            morte a chi si nasconde
            nel buio della mente
            attaccare o non attaccare,
            rischiare o restare nascosto.
            Ora chi è l'eroe
            chi si ritira
            o chi combatte per la patria?
            Sta solo a noi
            scegliere chi essere:
            luce o ombra
            amare o odiare
            e ognuno sceglierà
            la propria strada.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Dov'è l'acqua chiara

              Dov'è l'acqua chiara che vidi passare
              sotto il silenzio del placido cielo
              i sogni che ebbi nelle notti felici
              l'amore che baci e carezze promise!
              Tutto vanisce nell'intervallo
              fra me e me, fugge il tempo
              affonda passati anni vissuti l'oblio
              si allungano ragne e fuliggine.
              Oh sabbia fine
              che scorri nella clessidra
              un me finito si consuma
              tra scorci di albe e di tramonti!
              Passo, vivo e sparirò
              senza aver visto tutto
              seguo il fiume della vita,
              come chiunque altro immerso
              mi adatto a sopravvivere
              anticipa la sonda dello sguardo
              acuto la mia penombra
              e nulla posso fare
              per interrompere il niente incipiente
              che vedo nel suo candore annerito.
              Senza luce nella luce, sub umbra,
              mi accorgo ancora di me
              tra straniamenti mi distendo
              addormentandomi vecchio e ansante
              nella mia ignoranza di sempre.
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