Disegno. Col fumo della sigaretta, ampi cerchi in cui immagino il tuo viso. Il viso arrabbiato di quando fumo. Ti infastidisce così tanto, che quasi lo faccio apposta. Vedere il tuo viso un po' infastidito è così bello, diventi splendida. Ma non sei qui... Sono solo, chiuso in una stanza. Fisso il cielo dalla finestra. Un cielo nuvoloso, come i miei pensieri, come il mio cuore. I miei sentimenti sono più veri delle maschere che indosso per vivere. Quei gusci per evitare che un cuore debole venga distrutto. Il mio debole cuore...
Fisso una tua foto da mezz'ora. Non trovo imperfezioni su quel volto. Quello stesso volto di cui mi sono innamorato, ormai tanto tempo fa. Eppure non te l'ho mai detto. Eri... Sei... Sei così irragiungibile che non ho la minima speranza. Nessuna speranza... Strano come il passato torni sempre a tormentare. Come l'alone di ogni storia fallita torni a infastidirmi. Come quella sensazione di fallimento rimanga prepotente nelle mie mani.
Vorrei essere migliore, per te. Ma sono questo. Sono il solito caro vecchio stupido Fabio. Nulla più, nulla meno. Ma quel solito caro vecchio stupido Fabio ha ora da fare al vento una confessione. Rimarranno solo parole. Stupide parole dette ad uno stupido vento. Uno stupido vento che non sarà capace di portarle al tuo orecchio, come nemmeno al tuo cuore. Un compagno fedele nel fallimento più totale. Perché vorrei stringerti ora. Sentire il tuo calore sul mio. Rendere reale quel sogno. Ma nulla di tutto ciò sarà, ne ora ne mai. Ami qualcun altro. Qualcun altro che non sono io e che mai potrà amarti come me. Lo stesso qualcun altro per cui piangi sulla mia spalla.
Sono forte. Sarò forte. Per te e per il tuo bene... Sopporterò ogni cosa pur di sentire ancora affondare il tuo volto nella mia spalla. E così, avrò ancora quel calore, quel qualcosa che ci accomuna. Entrambi soffriamo. Ma in quella sofferenza, non sai di darmi una gioia ben più grande del dolore. Un semplice caldo abbraccio. Ti amo.
Scivoli via come come acqua chiara e non porti con te lo sporco raccolto in melmosi cunei... limpida bimba che dei tuoi occhi riempi il cuore e del tuo sorriso ne cancelli il vecchio dolore... distendi la mano a volermi seguire ma Marco deve andare via... porta di te la speranza del futuro.
Si, ho paura Paura Di non sentire mai più il vostro profumo Di non sentire mai più buon giorno Di non sentire mai più buon appetito Di non sentire mai più buona notte Paura Di non guidare il vostro cammino Di non essere più presente nel domani Di non sopportare più questo tormento Paura Di non potervi più vedere crescere Di non potervi più dire mille Auguri Di non potervi più dire Buon Natale Paura Che la paura mi porti ad aprire le braccia, abbrcciare l'immenso niente chiudere gli occhi credere di avervi tra le mie braccia e lasciarmi cadere, e portare con me il ricordo e il mio immenso dolore.
Vola sola la mia mente, naviga e oscilla. Un pensiero per te. Sono sola su una barca, i remi si rompono, le mie braccia si riposano. Rimango nel nulla, nel vuoto profondo. Apro le mie ali e volo via. Solo un'addio circonda la mia malinconia. Senza fiato con una sola lacrima, ritorno in me. Non sò più cosa pensare, ho sbagliato, ho lasciato che il vento, mi portasse via. Senza una rotta e una metà volo in cerca della verità. Voglio vivere e non sentirmi vissuta... per sempre...
Se ci fosse stato lo sfiorar delle labbra, se la tua mano avesse accarezzato la rabbia, se il tuo profumo avesse lasciato il segno, non sarei qui a scrivere ragionando.
Sono invisibile come l'aria, bevo il vento che porta il tuo odore, nessuno mi vede, neppure il sole, non faccio ombra, sono noia.
Le scaglie d'amore trafiggono la speranza, le tolgo una ad una ferendo la pazienza, carezzo le ferite del cuore sfiancato, pensavo ci fossi, ma non ci sei mai stato.
Ripongo le mie armi, il fascino, i versi, li metto in un cassetto chiuso dal dolore, mi volto e proseguo i miei giorni persi, senza nulla da dare, se non un grigio colore...