Poesie personali


Scritta da: ODIOSA
in Poesie (Poesie personali)

A Matteo

E ti ritrovo lì
in quella stanza piena di bimbi
E tu in disparte con la tua lunga criniera bionda
bello come un angelo
E ti ritrovo lì chiuso in un mondo di cui
soltanto tu hai le chiavi.
E ti ritrovo mentre ti tendo le braccia
e mi vieni incontro
e piano piano mi accorgo
che hai aperto la porta
di quel mondo strano.
... per farmi entrare.
Eppure io ti ho dato solo un
sorriso.
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    Nel giardino dei ricordi

    Cercando nel giardino dei ricordi
    ti vedo in mezzo ai fiori
    ma subito ti scordo
    mi sforzo per non ti far volar lontano
    ma il vento non mi aiuta
    e tu stai scomparendo piano piano

    Sembra che stiano ridendo di me
    una rosa che parla sottovoce a un tulipano

    Ti penso allora tanto intensamente
    non voglio uscire subito da questo giardino
    ma tenendo gli occhi chiusi
    inciampo sopra uno scalino
    e finisco con la faccia contro un aiuola di ciclamino

    Mi alzo mi ripiglio e mi ritrovo tra le mani un giglio
    adesso in testa ho un grande scompiglio
    i fiori che si mischiano ai ricordi
    il cielo che si apre
    barche in mezzo al mare
    o a dormire sotto i fiordi

    Ti vedo un'altra volta
    e adesso stai prendendo un treno
    al volo salgo su
    ma fuori dalla galleria mi trovo faccia a faccia con un crisantemo
    però non ti ho vista scendere dal treno

    Forse sono io che non ci vedo bene
    un velo oscura gli occhi
    come temporali estivi che ricoprono di nuvole
    chiare giornate tramutandole come se fosse notte

    Subito acqua scende e bagna questo giardino dei ricordi
    che si apre e fa vedere tutti i colori
    come giorno di festa
    tutti i colori che abbiamo nella testa

    Vorrei trovare il tempo
    per finire questa storia
    ma mi son fatto vecchio
    non ho più memoria

    Ti vedo nel giardino dei ricordi
    ma subito ti scordo.
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie personali)

      In questa nostra storia

      Sfogliando con la mente
      le pagine della memoria
      voglio capire a che punto siamo
      in questa nostra storia

      Scoprendo con soddisfazione poche pagine di sconfitte
      e molte di vittoria

      Trovo le pagine che non abbiamo mai letto
      quelle dei consigli
      su come crescere i nostri figli

      Lo so che esistono libri d'autori
      che spiegano come fare i genitori
      cosa dire cosa fare
      quali regole adottare
      quando si può parlare o quando devi tacere.

      Ma che non ho mai avuto tempo di comprare.

      Amore e ancora amore dato in ogni occasione
      nei gesti nel parlare nel doversi confrontare
      nei cambiamenti e nei modi di pensare
      e leggo negli occhi dei miei figli pagine d'amore

      E sono assai felice per le donne che li sapranno catturare

      Certo che fare il genitore
      è un duro... lavoro
      ma per fortuna ci sei tu non sono solo

      Vieni con me vicino alla finestra
      guarda... stanno spiccando il volo.
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        Scritta da: Marco Giannetti
        in Poesie (Poesie personali)
        Leggero passo mio, incedere camminio di sguardi senza traguardi ne speranze, colgo tutto come un tesoro, ma la ricchezza la si conosce in pochi e, pochi scrigni sanno custodire l'immenso valore dell'amore...
        L'amore che sorride, l'amore che mettiamo in ogni nostro gesto è l'aspetto più bello della vita stessa...
        Cresci adulta nel tuo percorso e soffermati spesso della povertà umana e, quando sarai grande, ricordane il bene e il male... Solo così vivrai te stessa con amore grande.
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          Il grande fiume

          Seduto sulla riva guardo con tristezza
          lo scorrere del grande fiume
          risalgo con la mente la corrente
          e aiutato da vecchi racconti
          ripenso a quando era possente
          intrepido invadente
          facendo beffe ad argini alzati come mura
          ricordo esondazioni
          la paura

          Ora le rive sono artificiali
          e lo scorrere del grande fiume
          contro i cubi di cemento rilascia note tristi
          come un lamento
          e le gocce di rimbalzo credo siano il suo pianto

          È vero questo grande fiume ha trascinato nel suo corso molte vite e se ne è appropriato
          ma non ha mai chiesto niente è l'uomo che l'ha sfidato

          Per colpa nostra le poche volte che ancora salta giù dal letto
          arriva a ricoprir le case fino al tetto

          Ma noi non ci pensiamo non lo ascoltiamo
          non ne sentiamo il flusso
          e questo gran regalo di natura
          sta diventando un lusso

          Pensare che la portiamo dentro... in noi
          saremo spenti se non ci fosse lei
          ma continuiamo a non apprezzarla
          e dir che il mondo intero ne parla

          Sappiamo e siamo bravi a trarne godimento
          nelle giornate estive
          per rinfrescarci in un caldo momento

          Godere... quando non vediamo l'ora
          di poterla bere

          Intanto continuiamo ad annaffiare il prato verde
          e lei ci guarda e ci saluta
          si perde
          e nonostante tutto ci sentiamo puri
          e i fiumi sono sempre più asciutti
          scuri

          Seduto sulla riva del grande fiume
          immagino le barche di vecchi pescatori
          che tornano alla rive ricolme di pescato
          che il fiume regalava come suoi tesori

          Ora quei pescatori non ci sono più
          restano le frasi tramandate
          riflesse come immagini da vecchi specchi

          Come vorrei che i nostri figli vedessero ancora
          lo scorrere del grande fiume
          e non sfogliarlo tra le pagine di libri vecchi.
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            Ciak... si gira

            Siamo registi nati senza offesa
            noi tutti siamo un umana
            macchina da presa

            Filmiamo proprio tutto dopo pochi giorni
            il tempo di conoscere i dintorni

            Impressioniamo tutto su memoria
            nel nastro della vita
            della nostra storia

            Scenari ne abbiamo a volontà
            scelta sicura
            scenografa imbattibile
            madre natura

            Ma tutti presi dai tranelli della fretta
            molte sono le immagini che ci sfuggono
            a cui non diamo retta

            Succede per fortuna a volte che presi da malinconia
            ci soffermiamo proprio a ricercare quei momenti persi
            nei silenzi dei rumori sordi

            Seduti come al cinema
            con i gomiti poggiati bene ai bordi

            Immaginiamo un ciak si gira... e partono i ricordi.
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              Scritta da: Franco Mastroianni
              in Poesie (Poesie personali)

              Quel paese

              Ed ho aspettato invano davanti alla tua porta
              per arrivare in tempo nel correre
              ho preso anche una storta

              Fa niente passerà anche questo male
              intanto il cielo si sta annuvolando
              ci mancava il temporale

              Sono senza ombrello e qui non c'è riparo
              ma tu non sei puntuale
              e il gusto dell'attesa diventa molto amaro

              Pazienza... aspetterò

              Per ora mi assottiglio lungo il muro
              sotto il cornicione
              e subito Sciak! Una cacca di piccione

              Guardo con impazienza l'orologio del telefonino
              e lui mi scivola di mano
              come goccia d'acqua finisce in un tombino

              Mi abbasso per cercare di riprenderlo
              prima che vada a fondo
              ma una macchina passando centra in pieno
              la pozzanghera vicino
              di colpo mi ritrovo fradicio pieno d'acqua e di
              sgomento
              sembro uno straccio da pavimento

              Pensare che m'avevi detto non tardare
              e adesso cosa faccio?
              Sto ancora ad aspettare?

              È già passata un'ora il tempo non migliora
              ed io comincio a stare male
              vorrei mandarti a c... ma non mi piaciono le offese
              e ti mando dolcemente a quel paese.
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                Scritta da: Anna D'Urso
                in Poesie (Poesie personali)

                Come un'ombra

                Passi tra le note di una poesia, la senti mia,
                non leggi, ma rifletti, non sai se è la giusta via
                quella che hai scelto, un amore lontano,
                ti chiedi se hai mai amato così, non è strano.

                C'è gente che trascorre l'intera esistenza
                domandandosi cos'ha di straordinario l'essenza
                rubando solo attimi d'amore,
                cantando come fosse a parlare il cuore.

                Hai cercato di capire cos'è amare davvero,
                hai illuso, per poi essere sincero
                e il tuo cuore non ha smesso di cercare
                un altro cuore da poter amare.

                Tu non ami che te stesso,
                fingi di provare, ma è un passo falso,
                cammini dentro un vortice di vento
                forse ti fermerai, ma non è ancora il tempo.
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