Poesie personali


Scritta da: Maria Romano
in Poesie (Poesie personali)

In ogni istante, sii felice!

Risveglio del respiro
e in un attimo ti senti forte.
È così semplice esser felici?
Chiudi gli occhi e vedi l'anima
apri gli occhi, non sognare...
nella notte senti un suono
hai paura? Non pensare...
nella notte senti il cuore battere
non aver paura, senti il suo calore...
vieni stretto da un abbraccio forte
invisibile ma percepibile
brividi toccano il tuo corpo...
il tuo cuore batte ancor di più
e allora... sei felice?
Non sognare...
Ascolta lo scandirsi del tempo ignoto
che hai a disposizione per lasciare un segno
ma per la vita che ti è stata donata
Sii felice...
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    Scritta da: Antonino Gatto
    in Poesie (Poesie personali)

    L'attesa

    Ho ascoltato il Tuo battito
    nel silenzio del nido che Ti ho preparato.
    Ho provato a ricostruire le Tue emozioni,
    bisbigliandoti melodiche parole
    e leggendo con le mie mani
    ogni Tuo movimento.
    Ho dormito accanto a Te
    per farmi cullare dal Tuo battito.
    Ed ora che pochi giorni ci separano
    dal nostro primo incontro,
    quest'attesa diventa più lunga
    dei già nove mesi trascorsi
    senza leggere i Tuoi occhi.
    Ho pianto per averti,
    e quante volte ancora piangerò
    per non separarmi mai da Te.

    Presto il Tuo vagito
    porterà più calore del natale
    che è alle porte,
    e l'attesa di incrociare
    i Tuoi occhi
    è un brivido universale!
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      Scritta da: Rosazzurra
      in Poesie (Poesie personali)

      Pensieri im-perfetti

      Fiore nero:
      rabbia che spinge lontano,
      dentro le viscere
      dell'ansia;
      una ribellione immota
      si aggrappa
      nelle ancore della solitudine.
      Evita le parole
      nuvole dentro,
      fulmini e pioggia
      sul fiore nero.

      Rabbia:
      un respiro affannoso,
      dolore,
      un buio fitto
      intraprende la mente...

      Viscere che si rivoltano
      solo al pensiero,
      attimi di collera
      sfociano in parole
      contratte da spasimi.
      Parole non parole,
      alito senza fiato,
      solo rabbia che
      ribolle.

      Fiore nero:
      come il cielo di una notte
      senza luna.
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        Scritta da: Rosazzurra
        in Poesie (Poesie personali)

        Urla nel silenzio

        Urla nel silenzio:
        non parla il cuore
        non parla la mente
        solo l'istino
        di una verità.
        Giullari di cera
        cantano vittoria
        nella corte decrepita
        di un vecchio palazzo.

        Ancora urla:
        l'apparire nascosto dietro
        simulacri stantii
        di buonismo e pentimento,
        l'uomo parla mille lingue
        danza il suo futuro più nero,
        non pensa la mente
        gioca solo l'interesse...

        Cattedrali vuote
        erette nel profitto
        e dalla rabbia di chi è
        costretto a costruire
        in giorni tutti uguali,
        chiuso nella discarica
        di un volto senza tempo.

        Giullari di una corte
        svanita e pagliacci
        di un tempo reale...
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          Scritta da: Concetta Antonelli
          in Poesie (Poesie personali)
          La poesia è una terra d'approdo, una casa madre, un paese amico
          Un luogo d'incontro, un continente
          Vi si rispecchia l'anima insieme alle stelle
          Sconfigge la solitudine, crea i legami dello spirito
          trascende i confini, supera il piccolo
          si lancia nell'azzurro
          trascina con sé
          Senza il peso greve del giorno
          spuntano le ali
          alle parole
          sospinte dal verso.
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            Scritta da: Gesuino Curreli
            in Poesie (Poesie personali)

            La bugiarda poesia

            Un carnevale
            Abbiamo sentito l'alito caldo
            sotto la maschera madida di sudore.
            Abbiamo ballato per ore
            senza scambiare parole,
            sbirciando gli occhi
            dal cappuccio di fodera
            nera.
            Senza vederci abbiamo sentito l'amore.
            Una sala improvvisata
            sotto un'aria di fritto, una grassa risata.
            Un bancone diritto
            da dove pioveva buon vino.
            Un febbraio clemente, che ci dava ristoro.
            "Unu ticcù e abbardente"
            in una mischia dai ninnoli d'oro.
            Confusione e schiamazzi
            che quegli anni facevano pazzi
            ed irresponsabili, vogliosi
            di solo piacere, amanti di mestiere
            per poche serate.
            Son passate le stagioni dei gai stornelli,
            abbiamo buttato la maschera
            perché la vita ci ha chiesto il lasciapassare.
            Gli anni sono più avanti,
            ma di carnevale,
            anche se per pochi istanti
            penso a un amore di poche serate.
            A un forte pensiero spento con le grandi chiassate.
            Ora è tornato il silenzio, e la vita
            non ci fa più passare in quello stretto pertugio
            che portava alla sala.
            Ora c'è la luce solare.
            A questa non possiamo mentire,
            non ci è concesso trasgredire di nuovo.
            Chissà dove sei, e come ti chiami.
            Forse ancora mi ami, o ami
            quel cavaliere che mai
            avrebbe saputo di poter dare piacere.
            Ci voleva la maschera per poter diventare
            un'amante di razza anche se per poche sere.
            Chissà se ci pensi
            e se lo fai, spero tanto che i sensi
            ti facciano fremere ancora.
            Per me si è spenta l'aurora,
            e nel sole che al tramonto scolora
            cerco ancora il ricordo di un viso
            che ancor oggi mi ignora.
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              Scritta da: Gesuino Curreli
              in Poesie (Poesie personali)

              L'uomo dai piedi di argilla

              Camminare sopra un arcobaleno,
              nei ritagli nel cielo
              in un angolo nell'immenso celeste
              e navigare a vista,
              godendo di vertigini e di altezze.
              Librarsi leggero e sfarsi nei versi,
              diventando noi stessi poesia,
              Lasciarsi prendere da intrigo e magia,
              non sentirsi di carne,
              muoversi informi e insinuanti
              come il fumo o il vapore,
              assecondando il vento che spinge
              ad altezze diverse.
              Fra le stelle che sanno fin troppo
              di vizi e delle cose terrene
              perché anche il più alto
              o più dritto fra gli uomini giusti
              appare un po' zoppo,
              davanti alla purezza del loro splendore.
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                Scritta da: piumarossa70
                in Poesie (Poesie personali)

                Camminando

                Ho cercato di inseguire le
                ali che tu stesso mi hai creato
                ho cercato di aprirle per farle brillare
                nelle stelle
                le stesse stelle che cadevano
                in un girotondo sereno di noi
                ho cercato di volare più in alto possibile
                per restare in silenzio nelle tue notti
                più buie
                ho cercato e riuscendoci
                quelle ali
                sono scivolate lontane
                e ora che posso solo camminare
                vorrei ali di rondine
                per migrare lontano.
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                  Scritta da: Franco Mastroianni
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Parole incatenate

                  Disarmanti muraglie di parole incatenate l'una all'altra che inneggiano al razzismo
                  ostacolano il mio modo di pensare con disinvoltura

                  Un brivido percorre la mia schiena... ho paura
                  vorrei avere in mano dinamite per lacerare queste mura

                  Ma esploso questo muro
                  non cambierebbe niente
                  altri sono già pronti per ospitare frasi irriverenti

                  Vorrei inventare una granata carica d'amore
                  amore solamente

                  E far crollare i muri
                  nei cuori e nella mente
                  di certa gente.
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