Mi trovo a riflettere... su cose che prima lasciavo scorrere come il suono dell'acqua nel fiume e non capisco la realtà dov'è vivo o sono in un mondo che rispecchia l'umanità che rispecchia la volgarità che vive d'amore, di passione ma anche di dolore
essere impotenti davanti all'ordine naturale delle cose rende infelici
c'è dentro di noi una grandezza tale da sconvolgere per sempre la nostra vita le nostre azioni, i nostri pensieri sono un'arma potente per lottare
noi siamo capaci di vincere noi stessi? È questa la domanda.
Ho desiderato con frenesia in questa fragile esistenza, percepire lo spessore celato dalla caducità del nostro divenire.
Ho cercato invano nell'offuscata vita di questa incoerente dovizia una degna risposta per dare un senso all'iniquità del destino.
Ho accettato senza esitazione il dolore lacerante scandito da un'etica beffarda artificiosa mendace.
Ho urlato con nerbo l'ingiustizia conclamata evidente sottesa.
Ho trovato solo confusione malessere indifferenza.
Ho ascoltato con dignità e rispetto la triste melodia della solitudine.
Ho provato, confinata nell'eremo, la terrificante sensazione di dover affrontare un orrendo e disumano mostro.
Ho scoperto il luogo dove si trova: dentro di noi ha tuonato il suo nome: paura e mi ha seguita.
Ho bramato un luogo dove confinarla: mi sono persa.
Ho ritrovato me stessa solo quando con il cuore squarciato agonizzante ho raccolto con lenta maestria i brandelli rimasti del mio coraggio e mi sono voltata per guardarla negli occhi e sfidare la sua furia invasiva il suo svilente impeto.
Solo adesso riesco a intravederla nelle gesta convulse e insensate di molti perché ho scoperto la verità nascosta nell'insana creatura: siamo noi A crearla siamo noi ad usarla siamo noi A conferirle quella diabolica potenza che repetinamente si avvinghia ossesssiva nell'anima E per allonarla la scagliamo invano con brutalità E cattiveria contro chiunque osi passare nel nostro castello di sabbia.
Ben presto ti coglierò Come una rosa dal mio giardino forse avrai delle spine Ma ti amerò come sei Solo sentendo il tuo profumo Sognerò di un momento trascorso insieme Potrei restare a guardarti per sempre Sei la speranza che mi fa andare avanti Cara, chiunque tu sia Lontana come le stelle Sono qui per condividere quello che ho dentro Cara, chiunque tu sia Voglio solo che tu sappia Che nel profondo della mia anima Ho un immenso bisogno di te Aspetto ancora il tuo arrivo Ho bisogno di stringerti tra le mie braccia Ascoltarti parlare mentre il sole tramonta E osservarti all'alba mentre dormi Solo sussurrandoti il mio amore Il mio mondo svanirebbe E baciandoti teneramente la fronte Il mio sogno finalmente diventerebbe realtà Cara, chiunque tu sia Lontana come le stelle Sono qui per condividere quello che ho dentro Cara, chiunque tu sia Voglio solo che tu sappia Che nel profondo della mia anima Ho un immenso bisogno di te Cara, chiunque tu sia Lontana come le stelle Sono qui per condividere quello che ho dentro.
Ci sono onde che passano e non tornano A volte come un ricordo lontano Forse i miei passi non bastano Mano in mano vado incontro al mio destino eterno doloroso proprio come quel Cercami che sa di veleno.
Canto lieve di note celesti sfiora il tuo pensiero fatto di astri, voci e fatui ricordi.
Nastro di seta bianca tra i nostri sguardi esploratori stesso sangue stesso destino.
Entrambi bambini giochiamo a rincorrerci tra i mandorli rosati i cavalli di legno e biglie di vetro.
Paffuto rosa e bianco di latte riposiamoci dietro ad una nuvola di zucchero e svegliamoci al canto delle sirene tra pappagalli racconta filastrocche.
Parlami con i tuoi occhi color temporale e arcobaleno del viaggio dentro me quali sorrisi hai immaginato quali lacrime hai ascoltato quale sapore ha il mio amore.
Che la tua vita sia sempre così: semplice, festosa e azzurra come il fiocco sulla porta di casa mia.
La mia vita sembrava avere un senso ieri, oggi non so. Lotto con le avversità che la vita mia dato fino a oggi. A volte mi sembra di non averle mai superate. Lottare si d'accordo, dopo una tempesta c'è sempre il sereno, ma no per me. Quante volte o cercato di riflettere, il valutare delle situazioni. Ma no proprio non c'è la faccio. Mi fermo a guardare il mare, ascolto il suo dolce canto. Vivo la vita, ma senza viverla veramente. Quante volte guardandomi indietro ritrovo il mio passato. Che brutta infanzia la mia. Quante lacrime amare. Quanto dolore per un po' d'amore Oggi forse mi sento più sola di ieri. Mi guardo intorno e vedo tanta gente che mi ama. Tra quelle persone manche tu. Mi mancano le tue labbra, il tuo semplice sorriso, la tua dolce e sofferente voce. Mi manca anche quando mi riproverai. Ma forse se ricordo bene nemmeno quello in realtà ho avuto mai. Mi sentivo sola. Ma non l'ho avevi compreso. Adesso mi ritrovo con tanta tristezza. Dolce tristezza che mi rimarrà a farmi compagnia. Se solo tu ti fossi accorta prima di quanto ti amassi. Mamma.