Poesie personali


Scritta da: Andrea Spartà
in Poesie (Poesie personali)

23 ottobre 2008

Ogni essere umano ha, dentro di sé, una scala di valori...
che ognuno ne sia a conoscenza o meno, non cambia nulla...
la si ha, punto. Questo è un dato di fatto...
Questa scala, nel corso della vita, può variare, è vero...
possono cambiare i gradini del podio, il secondo può diventare primo...
ma neanche questo, per ora, è importante... ciò che importa è che ci sia...
E come funziona esattamente questa scala? Beh, è semplice...
il primo posto della scala è occupato da quel qualcosa speciale...
quello per cui saresti in grado di rinunciare a tutti gli altri...
il secondo posto è quel qualcosa per cui potresti rinunciare a tutto...
tranne a quello che c'è al primo posto... e così via...
ve l'avevo detto che era semplice... ma... pensandoci bene...
non è poi così facile pensare ad una cosa del genere...
e soprattutto determinarla con precisione...
Ho conosciuto poche persone così bene da poter conoscere la loro scala...
o, meglio, per poter intuire parte di quella loro scala...
C'era chi al primo posto aveva le ragazze... povero piccolo, cambierà...
poi c'era chi, sempre al primo posto, aveva la famiglia...
chi la persona con cui aveva condiviso gli ultimi quarant'anni di vita...
chi il proprio figlio malato... e c'era chi aveva Dio al primo posto...
Le scale degli altri non si possono contestare...
sarebbe come contestare la loro stessa anima...

Ed io? Qual è la mia scala di valori? Cosa conta, davvero, per me?
Beh, fidatevi quando vi dico che nessuno vi dirà mai la propria scala...
sarebbe, appunto, come regalarvi la sua anima...
qualcuno lo fa, in verità, o lo fa in parte con le persone che davvero ama
ma chissà se è sincero, e chissà se lo è anche con se stesso...
Il gradino più facile da conoscere è, per assurdo, proprio il primo...
la cosa più importante di tutte...
quella che in una persona può solo cambiare continuamente...
o non cambiare mai...
dipende dal tipo di persona... io sono nel secondo gruppo...
Chi mi conosce almeno un po' non avrà dubbi su quale sia il mio primo posto
il primo gradino della mia scala dei valori...
la cosa più importante, per la quale si può rinunciare a tutte le altre...
Beh... sembra quasi un paradosso ma... per me... è la vita.
La vita è la la cosa per me più importante nella vita stessa...
la vita è quella che, nella vita, va messa sopra ogni cosa... per me...
Tutto ciò lo si evince da quello che penso, da quello che faccio...
da quello che scrivo... Perfect liFe... vi dice niente?
È quello in cui credo... la vita... la Vita...
una Vita che per me potrebbe anche classificarsi come secondo nome di Dio
o potrebbe esserne una sua parte...

Tuttavia la vita, quella che io intendo come Vita, non è quella "semplice"
la Vita che intendo io non la si ha solo essendo vivi...
Nel mondo esistono persone che, pur vivendo, per me, non Vivono...
che pur essendo in vita non stanno Vivendo... o non possono farlo...
e se non posso farlo... se non possono Vivere... allora... che senso ha?

La Vita ha dei requisiti per essere considerata come tale...
dei requisiti che non posso e non voglio spiegare a parole...
ma, tutti coloro ai quali questi requisiti vengono a mancare...
smettono di vivere...
Smettendo di vivere... si perde il senso stesso della Vita...
Perdendo il senso stesso della Vita... si vive, ma non si è Vivi...
e allora... che senso ha?
Un vivere nella non Vita... un esserci ma non Esserci...
tutto ciò può solo portare ad essere tristi...
e una volta raggiunto ciò, è tutto un domino di sentimenti...
tristezza... sofferenza... dolore... voglia di piangere...
un domino che colpisce te stesso e chi ti sta vicino...
chi ancora Vive e si dispera perché tu stai solo vivendo senz'esser Vivo...
e allora... che senso ha?

Un pensiero così immenso da essere inconcepibile a parole...
qui, appena abbozzato...
uno sguardo umido perso verso il cielo sopra una canzone triste...
ricordi di una vita e di una Vita... ricordi e lacrime... ricordi...
e quel sorriso di cui hai sentito parlare...
ma che non hai avuto il coraggio di guardare con i tuoi occhi...
ed un dolore psicologico alla bocca dello stomaco...
paura e ricordi... ricordi e paura... paura e ricordi...
e pensieri... quanti pensieri... e dubbi... quanti dubbi...
troppo grandi per chi è piccolo come noi...
noi che Viviamo pensando solo di vivere... noi stupidi...
E se arriviamo al punto di vivere una vita che non è Vita...
allora è meglio lasciarsi andare e sperare in quell'abbraccio...
già... quell'abbraccio...
così caldo per chi lo riceve...
tremendamente gelido per le persone vicine a chi l'ha ricevuto...
Un abbraccio oscuro, dubbioso, temuto e atteso, umido, liberatorio, ultimo.
Un abbraccio irreversibile.

In questi casi di solito si guarda il cielo...
come se si aspettasse una risposta o un cenno che sai già impossibile...
quindi si riabbassa la testa e sul tuo volto piove anche se c'è il sole...
Ma se ti guardi dentro, molto dentro, lo senti... lo sai...
sai di esser felice perché lei è felice e sai che non è una frase fatta...
sai che adesso, comunque sia, dovunque sia, lei è felice...
sicuramente più felice di quando viveva quella che non era più Vita...
sicuramente più felice di quanto non siamo noi mentre la pensiamo...
sicuramente più felice di chi dovrà Vivere senza la sua Vita accanto...
Ciao Nonna...
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    Scritta da: Cinzia Picciolo
    in Poesie (Poesie personali)

    Futuro

    Angoscia,
    vedere oggi cosa succede nel mondo,
    capire che tutto non ha morale,
    e che il motore delle azioni non è più l'amore,
    Amore per il prossimo
    comprensione, fiducia.
    Ho vissuto la mia infanzia in un piccolo paesello
    vivendo davvero la vita, i valori il piacere, di stare attorno al camino, il rispetto, l'aiutarsi a vicenda.
    Ora cammino tra la gente è vedo l'indifferenza...
    e i miei occhi si riempiono di lacrime, pensando
    al domani... il domani, come sarà...
    mi rimane la speranza,
    speranza che qualcosa cambi,
    che i bamini, aprano gli occhi,
    si ripongo la mia speranza in loro... Aiutateci.
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      Scritta da: Damon Darkland
      in Poesie (Poesie personali)
      Montano come onde di tempesta
      queste mie lacrime
      inondando gli occhi col
      furore di un amore incosciente.

      Poi, calde e gentili, scivolano lungo il mio viso
      come in una carezza
      quasi a confortare il mio cuore ferito.

      La mia mente lotta con accanimento contro il mio cuore...
      forse non sa che... cessati i battiti...
      anche lei non avrebbe salvezza alcuna.
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        Scritta da: Armando Martino
        in Poesie (Poesie personali)

        Sei tu

        Mi spingi oltre i miei limiti
        e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
        in te ho incontrato me stesso
        e ho guardato oltre,
        oltre ogni inimmaginabile limite.
        Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
        cercando di comprenderti
        ma, ho visto tutto quello che di me
        mai avrei voluto vedere.
        Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
        i miei sensi di colpa e i miei complessi
        le mie paure e la mia insofferenza
        ho visto le mie tenebre e i miei demoni
        allora, ho guardato ancora oltre
        e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
        un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
        e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
        Ho provato piacere e orgoglio
        nel capire quello che oggi provo
        nel sapere chi oggi sono veramente
        adesso so che amo le cose belle
        so che amo tutto quello che la vita mi offre
        e una di quelle sei tu.
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          Scritta da: Salvatore Currò
          in Poesie (Poesie personali)

          Rammarico

          Il ricordo di un sogno, niente più che immagine, vivida e tremolante,
          di ciò che doveva essere, ma non sarà mai più.
          Questo sono io.
          Un sorso d'acqua per una sete appagata.
          Un rammendo su un vestito di quand'eri bambino.
          Una scusa da pronunciare, per un peccato che ormai è scordato.
          L'inutile chiave di uno scrigno che è ormai perduto, passato.
          Il rammarico, un'altra epigrafe scolpita finché perdono non ci separi.
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