Seduto qui in silenzio ad ascoltare il giorno il muovere dell'erba un volo di ritorno il suono dolce e lento di musica lontana echi mischiati al vento di gelida tramontana
L'astratta filiforme tua figura ancora assorta dal risveglio del mattino ondeggia tra le latifoglie e le conifere adagiandosi sopra inerti letti d'aghi di pino
Stendardi di parole si lacareno al sole parole troppo usate dal tempo consumate strappate via dall'anima... basta! Voglio voltare pagina entrare dentro un libro e prenderne la sagoma
Scriver parole nuove che fan volar lontano che fan volare via e insieme ad una nuvola cavalcare la poesia
Poi di parole nuove riempirne la faretra scoccarle verso il cielo prender di mira l'amore l'amore quello vero
Ringrazio fantasia natura e cuore senza di loro non riuscirei a colorar le mie parole
Nelle giornate buie... scrivo lo stesso senza perdere coraggio perché la penna che mi ha regalato il sole mi fa scrivere giallo
Se nello scriver percepisco che il filo del discorso mio si perde raccolgo le parole in mezzo ai prati e scrivo verde
Le bacche colorate si specchiano nell'acqua dentro al fosso assorbo quei riflessi e le frasi un po sbiadite si colorano di rosso
Nascono a briglia sciolta oppure una alla volta cadendo come sassi da un burrone le rime e le parole rotolando si tingono di marrone
So cucinar parole senza dover per forza avere in casa il burro parole e fantasie si legano e si colorano benissimo scrivendo sotto un cielo azzurro
Potrei andare avanti ancora per tante e tante ore mi fa sentire bene dar colore alle parole
Ne son sicuro siamo capaci tutti a colorare quel che scriviamo o quello che diciamo in questo immenso mare di parole mare nostro basta saper trovar ne cuore il giusto inchiostro.
Ringrazio fantasia natura e cuore senza di loro non riuscirei a colorar queste parole
Nelle giornate buie... scrivo lo stesso senza perdere coraggio e ringrazio il giallo sole d'avermi regalato un raggio
Se nello scrivere percepisco che il filo del discorso mio si perde raccolgo le parole in mezzo ai prati e scrivo verde
Le bacche colorate si specchiano nell'acqua dentro al fosso assorbo quei riflessi e le frasi un po... sbiadite si colorano di rosso
Nascono a briglia sciolta oppure una alla volta cadendo come sassi dal burrone le rime e le parole rotolando si tingono di marrone
So cucinar parole senza dover per forza avere in casa il burro parole e fantasie si legano benissimo scrivendo sotto un cielo azzurro
Potrei andare avanti ancora per tante e tante ore mi fa sentire bene dar colore alle parole
Ne son sicuro siamo capaci tutti a colorar quel che scriviamo o quello che diciamo in questo mare di parole mare nostro basta solo saper trovar nel cuore il giusto inchiostro.
Mi sono fermato a guardare le stelle! Vedevo i tuoi occhi; non pieni di lacrime ma splendenti di felicità, una felicità che mi guardava, mi chiamava. Sei nella splendida immensità. Gli occhi sono l'espressione visiva del nostro cuore in essi io vedo il tuo grande cuore, un cuore che ha fatto rinascere il mio; un cuore che sarà sempre nel mio; Un cuore che ha riportato in vita tutto me stesso. Quegli occhi rimarranno splendenti solo se lo faranno in piena libertà! Qualsiasi cosa tu farai, lo capirò sempre dai tuoi occhi, non avrò bisogno di parole Potranno, un giorno, non più splendere per me, ma se dovessero farlo, io, dentro di me, vivrò sempre tua felicità, con tristezza ma la vivrò! Il mio amore per la tua felicità è così grande che va oltre la sofferenza! Ti amo ed ogni volta che lo scrivo o lo dico, è una gioia nuova, immensa, come tu lo sei per me.
Deserta anima mia, è la tua voce che incantava il cielo... più non s'ode la sera all'imbrunire, a intrecciare un'umile preghiera di paura e d'aiuto e di conforto. Orizzonte sconfortato e stanco di sentimenti e di dolori io miro... il bruno sauro s'abbevera alla fonte e la sua criniera la scompiglia il vento, un nitrito, un acuto ed una folle corsa per correr via, lontano dal cuore tuo e lasciar il corpo addormentato sulla brulla contrada abbandonata... grida l'anima e il suo sterile pianto e sanguina il tuo cuore di puledro, pensando alla mia tanto amata terra d'infanzia. All'incanto del giorno che si leva, alla felicità di tanti giorni uguali, quando la biada era buona ed abbondante e ti pareva fossero per sempre gli stessi, per tanti e tanti anni, ancora da venire.
Ti prego non amarmi non son degno di averti al mio fianco di uomini migliori ce ne sono un'infinità ma te sei unica al mondo
perché hai voluto donare a me il tuo cuore quel cuore che fa sussultare il mio che mi dona gioia, felicità e spensieratezza quando sto insieme a te e che mi dona tristezza, dolore e preoccupazione appena ti allontani da me
come potrò mai renderti felice abbastanza io che non potrò mai regalarti la luna od una stella per l'eternità ma solo il mio umile cuore per tutta la mia vita.