Credo che nulla possa sfuggire al controllo del cuore. Quell'organo posto nella cavità toracica che tutti hanno. Forse. Credo che nemmeno Tu, che me lo hai rubato puoi fuggire da esso... nemmeno Tu puoi credere di esserne immune. Da quello che comanda. Da quello che vuole che tu faccia. E vai per mari... e Sirene. E non ti fermi mai. Tra pochi giorni valigie e cartoline. Tra chissà quanto le tue parole... E leggere numeri che fanno male e vedere foto e Tu. Non ti voglio E chi lo dice che sei lì? E chi mi dice che non pensi a me? E se i baci che regali fossero per me? E sto bene facendomi male di te. E come si può, la notte, dopo risate e sabbia stare qui? A volte penso che è il Cuore che comanda. E mi chiede spesso di te. Che gli dico? "Prima o poi..."
Mi lascio cullare e tra mani amiche vivo. Sembra ieri sembra settembre sembrano occhi innamorati. Ho come la sensazione... di tornare lì di ritrovarmi a scriverti e di chiedermi il perché. Non c'ero. Non avevo voglia. Non ti ho più visto. Ho pensato di chiamarti... ora... L'ho fatto. Dormi. Dormi? Mi sono pentita. Nell'attesa ho scelto un blog il mio per dirti ancora una volta che voglio solo te. Basta... questo mi basta.
C'è qualcuno che voleva sposarmi diceva dopo anni... quali anni? Anni. C'è qualcuno che addirittura fissò una data. E allora son scappata son tornata son qui ora che mangio una mela rossa. Al mio compleanno quest'anno mi ha mandato rose bianche al mio onomastico mi ha mandato rose bianche al mio funerale mi porterà rose rosse? Una mia amica si sposa. Tra bomboniere e confetti aspetta un uomo che ama lei dice aspetta di regali e flash. Ed è felice. E come sarebbe il mio? Vestita di seta bianca ed un velo lungo metri mi sposerei sulla spiaggia Mi sposerei tra palme e sabbia e tanta vodka gelata. Mojito per me grazie! Uno sposo il mio di poche parole un "sì" d'amore e labbra da mordere e baciare. Un prete con rughe ed occhi buoni che sorridono. E bambini e fiori colorati. Ed inviterei l'Amore. Sarei una sposa vera Una sposa che ama non solo quando conviene. E farei l'amore per ore e abbracciarsi per ore. Una libertà la mia che sa di partenze e ritorni. Sa di abbracci e telefoni spenti. Sa di "ti amo" Sa di "ti odio" Una libertà che è solo mia che non trova parole che scorre nelle vene. Una mia amica si sposa. Ed il suo non aver paura mi mette paura. Non sono fatta per il matrimonio non sono fatta per anelli case e catene non sono fatta per le domeniche dai suoceri sono fatta per L'amore!
Ho chiesto al bambino delle caramelle di darmene due euro. E anche quelle morbidose bianche e rosa. Ciuciù... si chiamano qui. Morbide delizie sotto il palato. Sono arrivata ad otto di euro Amica mi ha fermato stasera. Per me non c'è prezzo. Non c'è prezzo per quel gusto di fragola per quel morbido che coccola la bocca. C'era una festa... c'erano cantanti... c 'era musica e c'era gente. C'era la Swift in seconda fila e tre amiche che rassicuravano. C'era un ragazzo di poche parole che fissava occhi e bocca. Che non trovava le parole ma che chiedeva. Erano dolci che arrivavano al cuore che chiedevano era. Un silenzio di parole. C'era un suo amico che giocava con i miei capelli e c'ero io che più di una volta ho guardato male. C'erano amiche che ridevano di capelli e di occhi permalosi. C'erano le sue telefonate e la sua gelosia. C'erano le mie dita a spegnere il telefono. C'erano le mie prese per il culo e il mio sentirmi solo mia. C'erano foto e caldo C'era la mia borsa che chiedeva pietà. C'era acqua e Bacardi alla pesca c'erano mani che battevano e bocche che cantavano C'era il dialetto napoletano. C'erano fuochi e mazzate C'erano ragazze vestite di giallo C'era anche quello fidanzato che tra baci rubava occhi soli. E poi a cercare una macchina che non si trova più tra clacson e canzoni dedicate tra numeri sbagliati rossetti e smalto. (La lontananza sai è come il vento che fa dimenticar chi non s'ama!) anni tra treni autostrade arrivi e partenze. Anni a crederci ancora tra regali e telefonate tra weekend e amore. E stasera che ti volevo con me stasera che avrei voluto le tue mani i tuoi sorrisi la tua bocca dove cazzo eri? Stasera che avrei voluto dirti ti amo dov'eri? Tra il tuo lavoro la tua macchina e la tua casa ed io dov'ero? Ero qui a non pensarti a non pensarti più a sentirmi libera a non chiedere più a non chiederti più e mi sta bene ora. Ma ho voglia di farti del male continuo a farti del male. Tu non la sai ma è così.
Si riparte alla grande. Come quando le dita incrociano quelle dita che ami quelle dita che se le tocchi danno fantasia colore tormento e vento. Si riparte con qualche chilo in più e qualche livido di troppo tra carezze e percussioni. Si riparte senza fermarsi tra treni persi e baci sognati. Si riparte senza sosta con questa estate che non vuol venire e il desiderio di fermare la musica. Una musica che conosci che ti ha accarezzato e che non ti lascia stare. Si riparte con le stesse amicizie le stesse sorelle le stesse mamme e gli stessi fidanzati. Si riparte con l'iPod e le cuffie. Si riparte tra maschere vecchie e nuove. Si riparte tra matrimoni e fiori e nuovi desideri. La Fortuna è come se mi amasse è come se fosse talmente innamorata da non lasciarmi mai, da seguirmi da accarezzarmi è una gatta. La Fortuna mi ospita tra A, B, C ed emozioni e poi mi lascia lì da sola. È gelosa. Non trova pace. E le conferme sono poche. C'è una specie di fresco settembrino stanotte. Un leggero brivido che sale. Ma si sa le mezze stagioni non esistono più dice sempre mia madre. La vida è mia ed io cambio direzione. Delice è il mio nuovo nome avrò anche poca immaginazione ma delice suona bene. Notte gente.
C'è un vento che scompiglia i capelli. Lo senti se ti avvicini alla finestra a quest'ora ora. Ha un modo particolare di accarezzarmi il Vento. Sembra vestirsi di me sembra appropriarsi di quella pelle ambrata dal sole sembra che gli appartengo. Le finestre di fronte sono aperte come se tutti gelosi ne volessero un po'. Quel po' che accarezza e corteggia. Come un fidanzato innamorato cerca conferme che non do. Che non ho. Un pensiero che va e viene trova risposte in un numero e una sola parola. La vita da pensieri da adulti e sogni da bambina. Sognavo di volare da piccola di avere Ali e colori. I know we're broken. Stai con me? Come at Home! Ho ventitré lune e una stella tre oggi e quattro domani. Ho un HP con riconoscimento di impronta digitale e un paio di Carrera nere. Ho sushi e riso alla cantonese Ho colori e due armadi. Ho una Luna che è storta e un'altra mi ha prestato un sorriso. Ho "Where is my mind?" dei Placebo in cuffia e una sigaretta in bocca Ho il telefono scarico e ancora da fare la spesa per la dieta. Ho Vita e Amore. E chiedo ancora. Non mi basta mai. Chiedo Ali!
S'io fossi meno timido e discreto forse te canterei nà serenata ma sono più portato cò la penna nun è la mano ma er core che comanna. perché si stò davanti all'occhi tua a me pure la voce me va via ma resta pe' fortuna L'emozione D'avecce stà ragazza dentro ar core.
Quanno la sera m'affaccio a la finestra e vedo quelle stelle co' la luna le guardo da sinistra fino a destra eppure come te non c'è nisuna. Lo sò, so' paragoni un po' banali che vanno bene solo pe' le rime ma chi me piace a me, sei te, ali e pè capillo nun tocca esse delle cime.
Mò spero che sti quattro ritornelli scritti da un poeta principiante risultino pe' te almeno belli magari co' un qualcosa e'eccitante in modo che ogni volta che rileggi ste frasi che t'ho scritto questa sera nasca dall'occhi tua un soriso... pe' me sarebbe un sogno che s'avvera!
Allungare la mano tra le lenzuola e non trovarti Chiudere stretti gli occhi per provare a immaginarti Cercando di rimettere insieme tutti gli odori I sogni, i baci, i giochi e le sensazioni di nuovi amori Cercare te ovunque e illudersi che non sia finita E non credere che tu sia uscita dalla mia vita E sentirsi ancora solo perché è stato un attimo Capire che piangere, ora, è legittimo. Per trovarti in una lacrima Pregando che sia l'ultima. Maledire il cielo, prendere a pugni il muro Mostrarsi al mondo sicuro E far finta di niente Per riviverti ogni giorno nella mente.
Tu che mi taci, e che ti volti quando mi incroci. Tu che hai la mappa dei miei pensieri, e la usi come guida sempre più di ieri. Tu che hai lottato per stare sempre insieme, e sai che questa lontananza non ti fa star bene. Tu che per orgoglio non chiederesti mai perdono e ti aspetti che sia io, a farti questo dono. Ora mi leggi, e sai già che parlo di Te, ed un brivido ti sfiora, pesando ancora a Me; ma non basterà una semplice poesia, a portare pace, in questa tua follia, che ci ha costretti lontani nel cammino, nonostante le foto, sul nostro comodino. Forse verrà il giorno che torneremo ancora insieme, perché questo distacco davvero non conviene, e come ogni anno ritorna primavera, vedrai che questo sogno, prima o poi si avvera. Si è fatta notte fonda e ti devo salutare, ma ricorda che forse entrambi abbiamo molto da imparare.