Tu vento leggero come un pugno di sale ti guardo come il dolce naufragar di un uomo nelle sue giornate amare così ch'io mi perda nei malinconici sbuffi di un cuore ormai stanco di lottare.
Scrivere è parlare con il cuore con sentimento e ragione, volo leggera sulle righe dei pensieri libero l'anima dai lati oscuri, uso le sillabe dei colori a grandi passi caccio fuori il meglio e il deluso che risiede ma sono me stessa, si vede.
Non fingo storie d'avventura, cito frasi di paura, metto in silenzio la mia firma tra il cielo e il mare resto ferma.
Dell'amore faccio un vanto quello sofferto, quello di un pianto, l'amore può tutto o forse niente di quel che scrivo rimarrà traccia nella vostra mente...
Un falso sorriso modella il mio viso fino a rendere quel poco di vero una leggera illusione della mente. Ma dopotutto vivo senza di te. Senza le tue parole perché questo sei parole nient'altro che parole. Scritte su un foglio di follia con una penna d'affetto impresse ormai nel passato segnato dalla struggente verità di un pianto. Ciononostante ti sento. Ti sento nella profonda leggerezza di una lacrima. Ti vedo nel riflesso di un immagine. Ti illumino dell'unico sole di cui ho bisogno. E mi domando perché devo avere paura? Perché devo piangere? Non c'è un modo per liberarsi dal dolore? Certo. Ma l'errore più grande è cercare una soluzione per l'astratto nel concreto.
Una nebbia malinconica avvolge il mio cuore... una nebbia che và e che viene... e si infittisce quando va o viene qualcuno nel mio cammino... svanisce solo se questi rimane a lungo... più a lungo rimane più faccio chiarezza... ma se questi se ne va la nebbia s'infittisce ancor di più... senza lasciar spazio alle emozioni che il cuore vuole provare... l'unico varco lo trova l'amicizia...
In una domenica di primavera quando ancora tutto tace non aspettar che viene sera per sorrider a chi non spera. Aver pensato ai passati, ai futuri, meglio ancora, dopo un attimo di luce muore adagio l'aurora. Come lei anche noi potremo dir di aver vissuto una vita di splendore, come un fiore appassito in un giorno come tanti, una rosa, sul cader dei suoi rimpianti.
Sei la luce che ogni giorno mi illumina la vita, la brezza del mattino che sfiora le mie dita. Se la sola per cui provo amore e sofferenza, l'unico bocciolo tra le spine dell'indifferenza. La ragazza dei miei sogni, l'ultima rimasta: sei Tu e questo basta.
L'amore chiede tutto, ed ha diritto di farlo. L'amore risolve tutti i problemi: con lui non puoi preoccuparti del buio, perché è luce; non temi il freddo, perché è fuoco; non ti perdi nel dubbio, perché è verità. L'amore chiede tutto, ed ha il diritto di farlo...
Vorrei aprire gli occhi e dire che tutto quel che ho visto è stato solo un sogno... ma se questo non è possibile allora preferisco essere cieca per non vedere le catene che circondano il mio cuore....