Fermo, resto in ascolto del mio respiro, assaporo la leggera brezza del vento estivo, le dita disegnano gesti quasi per conto loro, mi guardo in giro per sentirmi vivo. Serro gli occhi e bimbo mi rivedo, quando correvo felice a braccia aperte incontro alla vita, sorridevo gioioso al Tempo e di fermarlo pensando, di coccole avido e tra mille carezze correvano le dita. Crescendo di valori e di sentimenti mi son nutrito, convinto che l'esser presente valesse più d'ogni cosa, parole, gesti, attenzioni ho ricolmato all'infinito, gli anni son volati pensando alla Vita come ad una rosa. Invece gli anni mi hanno regalato tanta amarezza, la mia voglia d'amare ed il mio sentire ho donato, nel crogiuolo dei giorni ho immesso la mia purezza, con il cinismo e l'utilitarismo di tanti mi son scontrato. D'amore e d'amicizia ho intriso il mio quotidiano, ma con dolore e tradimenti sono stato ripagato, volti riverberano ancora quella luce da cui fui abbacinato. Il mio cuore scandisce il trascorrere delle stagioni, il pensiero vola verso chi lo ha gettato via a calci, come carta straccia lo ha strappato distruggendo emozioni, eppur ancora anela luci d'amore che lo rapiscano dolci. Una foglia cadendo, dal lieve mio pensare, mi ridesta, scorgo un bimbo che grida felice contro un cielo grigio, ma sì, è lo scorrere della Vita che regala e toglie lesta, pare una musica lieve ma incessante, come un adagio...
Verrà il giorno dopo la notte e io non so se sarò qui o là se su un bigio muro scorrerà domani ancora la mia ombra all'allungo dell'arco del sole. Non so più nulla di me del mio cuore e della vita e tendo a indovinare se di essi mi chiedono; sulla porta delle attese più non c'è più nessuno che chieda di entrare e non so per quale ragione ne tanto arrossisco o apro bocca se una donna incontro e mi parla. Resto il bersaglio fisso per una nera arciera che se non arma l'arco o sbaglia mira domani mi lascerà oculare testimone di me stesso, spettatore del dissolversi in aria di un guscio di soffione, di gente che gira in tondo a speranze e illusioni. Come oggi come ieri al monotono rullio delle ore. Chi mescola le carte e rifà destini è assente pure l'oroscopo manca e io non so più nulla né della luce né del buio. Oltre i paletti i recinti e le nubi portami via con te vento or che come piume son caduti i sogni stappata è la vela e franti sono i remi... Di essere durare e amare svampato il desiderio nulla più di umano si inventa la vita: la baldracca stanca e impallidita! Risucchiami ora vento tra le tue trombe smembra i miei atomi e sia polvere: a che serve restare fino al tramonto e poi attendere il sogghigno delle ombre.
Mentre ero in una barca Cullato e libero nel fresco fiume Che ondeggiava silenziosamente Fra il boschetto tranquillo E i larghi peschi in fiore Vidi l'acqua bagnarsi flebilmente, Non era la pioggia fitta e leggera, Erano gli alberi eterni, Che col vento mostravano il loro nascosto sentimento, Lasciando volare l'acqua raccolta Dalle verdi e large foglie, E insegnandoci che anche senza le parole, Si possono aprire i nostri animi.
Odio la noia del mare in tempesta mette scompiglio nella mia testa, odio il rumore della foresta soffia il vento e foglia non resta, non sono ad un bivio mi addentro ferita, cerco l'uscita il tormento resta, scavato, inciso.
Non è una scelta, non si tratta del cuore, ma solo sapere dove risiede l'amore, se giace in testa, sono tranquilla volo leggera come una farfalla, se segui il cuore, capisci pure, che non posso restare per non deviare la tua decisione.
I ritagli del tuo cuore li ho messi da parte creerò qualcosa a regola d'arte, li incastrerò ad uno ad uno fin quando non saranno un tutt'uno con il mio fin quando lo vorrà Dio.
Leggo le schegge di vetro incastrate parti di vita sputate, striate di sangue ferito nessuna vita in te, sei finito.
Parole incise nel tempo, musica sorda di un pianto, il rumore della tua anima irrequieta rimbomba nella mia testa vaga oscura senza meta cercando quel che resta di una vita spezzata e confusa un amore impossibile e concluso.
Ho solo un torto amaro quello di aver dato amore ora che sono in pace con il cuore lui vive come un acaro. Si nutre di schifezze, di escrementi e puzze non sa che il vero nutrimento sta nel godimento di un succo raro e prezioso come un gioiello costoso, non ha capito che nella vita la partita non è finita se non butti giù le carte quelle vere e non in disparte. Sincero è colui che ha l'anima pulita, ma tu bello mio non l'hai mai usata e di coscienza ancora meno perché spargi solo veleno.
L'altra me affogherebbe nel silenzio, l'altra me darebbe l'assenzio, accartocciata nella parte peggiore sarebbe in questa vita al livello inferiore, lei completa me stessa, ragiona con la testa, che stress!
Non la lascio comandare nelle faccende di cuore, in quelle dell'amore, se fosse per lei starei al sole senza saper cos'è soffrire per amore.