Poesie personali


Scritta da: Anna D'Urso
in Poesie (Poesie personali)

L'attesa

Affogherò nei tuoi silenzi
pur di stare nei tuoi pensieri
mi armerò di pazienza
e aspetterò che tu arrivi.
Dipingi la vita, non aspettare il mattino
sei tu il padrone del nostro destino,
nessuno nel buio capirà la distanza
che hai messo tra me e la tua coscienza.
Il fiume si attraversa con le note di una canzone,
ci vuol coraggio, come quello di un leone,
lascerò le tracce per seguirmi
poserò la mia bocca nei tuoi giorni,
metterò la mia anima tra le rose
coglierai il mio silenzio tra le mimose,
di un marzo nel tempo assai lontano,
ma sono certa che non attenderò invano...
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    Scritta da: Anna D'Urso
    in Poesie (Poesie personali)

    Ti amo

    Il taglialegna non sa quanto un albero respiri,
    quanto sia aria la sua vita,
    taglia i rami, cadono le foglie sui manti di resina,
    la vita s'infrange come i tuoi pensieri da eremita.
    La pioggia inzuppa i tuoi disegni
    non c'è giorno in cui non ti disdegni
    e vedi scolorire piano, piano,
    la vita che avevi ancora in mano.
    La gomma non cancella ciò che hai scritto
    la matita si è spezzata e tu stai zitto,
    affogo i miei silenzi su un guanciale
    alterno una consonante ad una vocale
    per dire quanto amore provo ancora
    nulla di simile finora.
    "Tieni stretto a te amore mio
    il giorno del nostro forzato addio
    amando chi non c'è nel tuo domani
    mandando in frantumi gli aquiloni
    ormai lontani dal nostro sperato ieri..."
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      in Poesie (Poesie personali)

      Pioggia

      In un giorno di pioggia rivalutai tutto.
      Fuori c'era il sole ma dal mio cuore cadeva pioggia.
      Cadeva pioggia
      perché le nuvole erano piene di sofferenza,
      cadevano lacrime
      perché il cuore era stanco di soffrire.
      Una serie di eventi non previsti ed indesiderati avevano ridotto le speranze in fumo.
      Il fumo della disperazione
      aveva sciolto ogni certezza
      e sebbene prima avessi qualcuno su cui contare
      in quel giorno di pioggia rivalutai tutto.
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        Scritta da: Keysersoze
        in Poesie (Poesie personali)
        Seduto sopra un sasso.
        In silenzio.
        Solo la corrente dei pensieri
        Fa rumore.
        Intorno solo l'aria dei ricordi.
        Con la punta delle dita
        Sfiora la corrente
        Bagnandosi la mano di pianto.
        Luci di città lontane
        Dove le vite si rincorrono
        Affogano in un cielo
        Pesante come piombo.
        Aliti di vento freddo
        Gelano la pelle.
        Tagliano le labbra.
        Troppo nero intorno.
        La fioca luce di una candela.
        Rischiara un'esistenza
        Che non si è mai perduta.
        Due labbra, vicine.
        Un bacio. Forse no.
        Soffiano, lievi.
        La fiamma si spegne.
        E con il sottile fumo bianco
        Anche l'anima si dissolve.
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          Scritta da: Keysersoze
          in Poesie (Poesie personali)

          Definizione

          Morto non è colui che chiude gli occhi e smette di respirare.
          Muore davvero chi viene dimenticato.
          Muore davvero qualcuno il cui ricordo svanisce, sbiadendo dagli angoli.
          Muore davvero qualcuno i cui insegnamenti non si sono tramandati.
          Muore chi viene chiuso in una cornice invece che nel cuore.
          Muore davvero qualcuno la cui storia viene cancellata da quella seguente.
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            Scritta da: Keysersoze
            in Poesie (Poesie personali)
            Mi sono seduto lì
            Sulla sedia vicina al tuo letto
            Sono venuto a vedere
            Come stavi, cosa stessi facendo
            Piangevi.
            Mi sono commosso
            Quando con un dito
            Hai asciugato una lacrima.
            Quando ti sei addormentato
            Allora ho potuto dormire anch'io.
            Mi sono tranquillizzato
            Quando anche tu lo hai fatto.
            Ti sei svegliato dopo di me
            Ero già in piedi da molto
            Appoggiato alla finestra
            Che tu di solito usi
            Quando ti abbandoni ai ricordi.
            Ho sorriso quando ti ho visto aprire gli occhi
            Non ti ho lasciato
            Nemmeno per un solo istante.
            Sei venuto alla finestra
            Hai guardato la giornata
            Il sole pallido, un po' di foschia
            Ti sei voltato e non mi hai visto
            Ma ero lì
            Tanto vicino che sarei stato tentato
            Ad allungare una mano e accarezzarti.
            Poi ti ho seguito
            Giù dalle scale
            Ero dietro ad ogni tuo passo.
            Mi hai portato dei fiori
            Sistemandoli con cura
            Accanto alla mia fotografia.
            Mi hai parlato e raccontato
            Di te, della tua famiglia
            Dei tuoi e dei nostri amici.
            Hai riso mentre parlavi.
            Ed io con te.
            Adoro ascoltarti. Adoro ridere insieme.
            Ti sono vicino, più di quanto tu creda
            E con tutte le mie forze
            Ogni giorno cerco di dimostrarlo.
            Spesso credo che tu sappia dove sono
            Perché guardi verso di me
            E sorridi
            Dolcemente.
            Un altro giorno ancora è passato
            Quanti ne passeranno ancora...
            Ormai abbiamo perso il conto
            Entrambi
            Quanto tempo è trascorso dall'ultimo abbraccio?
            E quanto dalla nostra ultima litigata?
            Non so tu
            Ma io darei qualsiasi cosa
            Per rifare qualcosa insieme
            Per rivivere uno dei nostri momenti
            Uno qualsiasi
            E per dirti qualcosa che ti ho detto
            Ma che non hai mai colto...
            Quanto bene ti voglio.
            Ma mi accontento di guardarti
            E vegliare su di te
            Sui tuoi cari
            Perché tu possa continuare a guardarmi
            Cercarmi e parlarmi
            Con tutto l'amore che ogni giorno mi regali.
            Il mio viaggio è terminato.
            Ora tu, concludi il tuo
            Senza fretta
            Poi ci ritroveremo.
            Ancora.
            Amici.
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              Scritta da: Antonio Sangervasio
              in Poesie (Poesie personali)

              Signore pietà

              Non mi sono mai fidato
              dei brandelli di ciò che sono stato.
              Ammaino i pensieri miei,
              la bocca si chiude serrata,
              la testa tra le mani,
              una croce nel cuore.
              Rifletto a lungo
              quasi dura un secondo
              ma è tutto l'eterno.
              Nel silenzio
              assegno i nomi alle cose,
              rantolo tra le apparenze disinvolte degli angeli,
              volteggio
              per evitare passi di danza,
              se non so ballare.
              Orrori vedo, di occhi aperti,
              e nubi di catrame,
              orrori,
              le mani sudano lacrime,
              le ombre coprono le urla
              dei saggi,
              ma non sono sicuro di sentirle.
              Strazi,
              tra poesie al vento,
              v'è il mio delirio.
              Poi il sonno soffia una candela
              e la veglia depone la scure,
              nel fondo chiuso a chiave
              d'un baule.
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                Scritta da: Antonio Sangervasio
                in Poesie (Poesie personali)

                Il vaso

                Che sia più lunga la vita,
                la mattina d'estate,
                il vento sui capelli bagnati,
                contemplare occhi lucidi
                della gioia di un bambino.
                Che sia più nitida la neve,
                la pioggia che riverbera le immagini,
                la linea ricurva
                dei rami dei salici.
                Che sia festa nell'anima tua,
                che accoglie in un vaso un sorriso,
                che rende il tuo viso
                un fiore delicato,
                da non poter toccare.
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                  Scritta da: Antonio Sangervasio
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Inascoltato

                  È come se fosse la neve,
                  urla che grida dal mare ovattato,
                  diniego di verità inascoltate,
                  false credenze disperate,
                  vite vissute paralizzate,
                  quasi per vincere la morte.
                  Io
                  la sposto la sera,
                  la metto da parte,
                  basta silenzi dinnanzi.
                  Fuggo da qui,
                  fingo d'aver conosciuto l'istinto,
                  d'avere abboccato al suo pianto,
                  mi copro d'allori e sorrido,
                  la voce,
                  trabocca,
                  inesorabilmente cade
                  nelle ultime ore
                  d'ogni mia silente follia.
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