Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

E attendo

Metto da parte delicatamente tutti i pensieri intrappolati nella mia mente, affondo nel silenzio
lontano dal rumore e come un'arrotino
affilo dolcemente le pareti del mio cuore,
con l'intenzione di tagliare l'emozione al primo impatto per assorbirne subito il contatto,
sentir le vibrazioni più profonde, io spiaggia tu l'oceano immenso e le tue mani dolci onde che arrivano
mi toccano e poi mi lascian solo ininterrottamente da mattina a sera.

E attendo

il salir della marea.
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    Il gelo del deserto

    Tendo le mani al giorno inizio a camminar con lui
    nelle le sue strade, e annoto nel taccuino della mente
    quel che accade.
    Dune di falsità rendono ardue le ricerche di contatto,
    occhi nel vuoto mi guardano come dire... questo è matto.
    Sogni sospesi nel deserto della fretta danno parvenze d'oasi ricercate, parole prestampate fuoriescono da sole come addomesticate, secchi cespugli d'emozione persa mi sfiorano donandomi tristezza, sabbia che porta il vento delle diversità crea muri a nascondere
    bellezza, miraggi di pazienza sconvolgono le menti
    indaffarate a costruir ricchezza, mentre nuvole di buone intenzioni si dissolvono squarciate da commercial saggezza.
    Con gli occhi semichiusi il giorno sta lasciandomi le mani ed io son stanco d'annotar nella mia mente quel che non accade più, di faticar per ritrovar negli occhi della gente un mare un cielo blu.
    Intanto notte fredda arriva a ricordare il gelo del deserto, deserto dato da contatti umani che non vanno a fondo.
    Pensar che ci legava e ci scaldava... un girotondo.
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      Scritta da: Giorgia Blabla
      in Poesie (Poesie personali)

      Non ci sei più

      Il sole un giorno tornerà
      ad asciugare queste lacrime.
      Sono state versate per troppo tempo.
      A lungo ho atteso il tuo ritorno,
      ho aspettato che i tuoi occhi
      mi guardassero ancora, che ti
      accorgessi quanto in realtà io ti volevo.
      Ora è tardi e osservandoti da lontano mi
      accorgo che non ci sei più.
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        Scritta da: Anna D'Urso
        in Poesie (Poesie personali)

        La porta del cuore

        Ho costruito un muro intorno a me
        non chiedetemi il perché,
        sono state le delusioni
        o forse le mancate occasioni
        o i colpi dentro al petto
        che mi hanno dato per dispetto,
        so solo che qui dentro c'è il silenzio senza tempo,
        c'è la pace che cercavo, che da tempo anelavo,
        a nessuno è permesso di entrare
        a nessuno è permesso di turbare
        la quiete dopo il temporale,
        tu ci sei, nei miei pensieri
        quelli sperati, quelli veri,
        non occorre che scavalchi
        non cercare altri varchi,
        basta solo la ragione del cuore
        per aprirti la mia prigione...
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          Scritta da: Anna D'Urso
          in Poesie (Poesie personali)

          Tu sei il fiume

          L'ombra del tuo io ha sfiorato il mio mondo,
          creando un sogno per un secondo,
          il tuo fiume mi ha attraversata, scavata, incisa,
          lasciando un mare di detriti,
          ciottoli di un'esistenza ormai andata,
          rami di una vita ormai spezzata,
          onde leggere mi hanno accarezzato,
          con straripamenti d'amore mi hai riempita,
          hai corso dentro me prendendo il sole
          navigando dentro argini d'amore,
          non ti è bastato, sei andato,
          in una folle corsa sei finito
          lì dove la roccia guarda l'infinito,
          sei andato giù nel precipizio
          dove c'è la fine e non l'inizio.
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            Scritta da: Anna D'Urso
            in Poesie (Poesie personali)

            I bambini soldato

            Le onde biancastre solcano la sabbia,
            è un lento sfiorarsi senza rabbia,
            una carezza dopo l'altra che dura da secoli
            immaginate se accadesse a tutti i popoli?
            Sarebbe la fine delle guerre assurde
            sono inutili, portano distruzione e morte,
            armano di fucili anche i bambini
            che bruciano l'infanzia come dei camini,
            dovrebbero giocare col pallone
            invece di rischiare di saltare
            sulle mine poste dal nemico
            per fermare in fuoco amico.
            I potenti della terra
            non hanno mai fatto una guerra,
            non sanno che vuol dire
            vivere e uccidere per non morire...
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              Scritta da: Alessandro Bonfanti
              in Poesie (Poesie personali)

              Il tuo albero

              Sono il tuo albero,
              quello con cui da piccolo giocavi a nascondino,
              quello sotto cui hai detto per la prima volta ti amo.
              Sono il tuo albero,
              quello che ascoltava le vostre canzoni,
              gridate nelle voci di un adolescenza sognatrice
              e suonate nelle corde di una chitarra che porta il mio nome;
              le stesse canzoni che ora vuoi rubare all'Umanità,
              accecato dal potere del mio peggior prodotto,
              il denaro.
              Sono il tuo albero,
              quello che ti ha cresciuto con i suoi frutti
              di cui ora apprezzi solo il potere che ti possono dare
              brevettando ciò che non è tuo
              e distruggendo tutto ciò che è futile al mercato.
              Sono il tuo albero,
              quello che ti curò con le sue tenere foglie
              quando ti ammalasti;
              le stesse cure che ora vuoi negare ai tuoi fratelli
              solo perché non possono compiacere la tua avidità.
              Sono il tuo albero
              quello che a scuola ti ha dato le sue matite e la sua carta
              per disegnare le tue idee e il tuo sapere;
              le stesse idee e lo stesso sapere che ora vuoi legare
              per quelle cose che tu chiami affari.
              Sono il tuo albero
              e visto che oramai ci conosciamo da molto tempo
              mi permetto di insegnarti una cosa:
              ciò che ha un valore inestimabile
              non può avere mai un prezzo.
              Sono il tuo albero,
              e anche se continuerai ad umiliare le mie e le tue radici
              e ad uccidere i miei compagni quando potresti farne a meno,
              io fin quando sarò qui
              continuerò a regalarti la mia ombra e il mio calore
              chiedendoti in cambio solo la gioia del tuo respiro.
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                Scritta da: Michelangelo Blanco
                in Poesie (Poesie personali)

                Elogio al sito

                Perché non impari uomo a pensare prima e a parlare dopo? È semplice. È come se tu parlassi prima a te stesso e ne avessi risposta da questo te stesso, una risposta che sia una conferma o una negazione, per poi parlare agli altri. Se te stesso non approva ciò che hai pensato e detto, come puoi sperare che l'approvino gli altri?
                Fu detto questo. Fu detto in quello che si dice Nuovo Testamento quando il Cristo dice: "prima di cercare la pagliuzza negli occhi degli altri, pensa a ciò che nei tuoi occhi sta molto più pesante e ingombrante di una pagliuzza".
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