Poesie personali


Scritta da: Paolo Sassi
in Poesie (Poesie personali)

La Spada nel Golgota

Da l'alta forma e dal Celeste Loco
declinasti ai mortal patimenti
venendo Uomo e afferrando teco
ciò che a l'Alma e a la carne son tormenti.
Come potesti resister sì a lungo
al sentore del sangue intra li denti,
deriso, livido, lordo di fango?
Sol del Figlio l'Amor cotanto puote,
e d'ogne iniquità si fece carco,
quand'a noi mosse massima pietate.
Oh è sì celato il Tuo sussister puro
entro le nostre levature innate
da non scorger che direzioni oscure!
Riuscirò anch'io al dolor ch'è alla fine
girar al Padre l'ultimo respiro?
Rammentami a tal tristi ore di spine,
poiché tra i molti sarà il sol momento,
in tutta la mia vita al vizio incline,
in cui certo potrò dir con fermento
se convertito al Mal ne sarò schiavo
o se avrò scorto Te tra'l mio lamento,
nella penosa attesa in cui sedevo,
ad abbagliar il buio col tuo cuore
così simile al mio, come sapevo,
oh Sole, oh Seme, oh mio Signore!
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    in Poesie (Poesie personali)

    Poesia

    Oh poesia, dolce musa ispiratrice,
    tu che accendi l'animo degli uomini
    trascinandoli in dolcissimi inebrianti vortici...

    Tu che doni al cuore momenti di infinita dolcezza...
    e ti disseti a fresche e trasparenti acque...

    Tu le cui vermiglie labbra offri all'appassionato bacio
    e le candide membra s'infiammano
    al lieve tocco dell'amato

    avvolgi e riempi il cuor degli uomini
    dell'intera bellezza del creato
    e che, della natura, ogni fremito, canto e luce immortali la magia della vita donata!
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      in Poesie (Poesie personali)

      Poesia e musica

      Vola sulle ali di questa dolcissima melodia...
      lasciati scivolare in dolcissimi sogni, abbandona gli affanni sulla sponda del lago incantato...
      fa che i tuoi occhi siano inondati da tramonti di porpora
      e da uccelli dalle ali di cristallo
      e una leggera brezza sfiorerà i tuoi capelli dorati come leggero volo di farfalla.
      Ascolta la voce del vento che fa vibrare le foglie...
      questa musica lieve invita a sognare, a chiudere gli occhi...
      a volare nei cieli...
      Afferra i sogni dispersi nell'erba come lucciole vagabonde mentre nel cielo si spande un campo di stelle.
      Ecco cosa puoi fare quando la musica diventa poesia.
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        Scritta da: Sonia Rendina
        in Poesie (Poesie personali)

        Ti chiamerò amore

        Ti chiamerò amore...
        strana malinconià
        che mi tiene prigioniera,
        di un sogno perduto
        Ti chiamerò amore,
        pioggia che precipiti,
        su questo mondo...
        perché lì dove regni odio,
        io ho deposto invece la mia speranza.
        Ti chiamerò amore,
        per questa luce...
        per questo tenue raggio di sole,
        anche se è dalle tenebre,
        che lo vidi fuggire...
        amore...
        per questo vago sapore d'insazietà.
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          Scritta da: Anna D'Urso
          in Poesie (Poesie personali)

          Una poesia...

          Ti lascio una poesia per le tue notti,
          quando la vita è spenta e dormono tutti.

          Ti lascio una poesia per quando avrai sete di me,
          per quando come ieri mi hai cercata dentro te.

          Ti lascio una poesia per scaldarti quando avrai freddo
          quando non sentirai il respiro, ma solo il vento.

          Ti lascio una poesia per i giorni di sole,
          ti lascio una poesia prima di dover andare...
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            in Poesie (Poesie personali)

            Chi ascolta la mia voce?

            O mano mia veemente,
            carezzami la mente.
            O fulmine o boato,
            colpisci il mio peccato.
            O vento biricchino,
            solleva il mio destino,
            Che il sale ormai straniero,
            non nutra il mio pensiero.

            Nel suolo e nel mio viso,
            rinascono le viole.
            In fondo al mio sorriso,
            c'e un attimo di sole.
            In tutta la mia storia,
            ho visto una giornata,
            risplendere di gloria,
            sorridere accasciata.

            Tra il pianto e la pazienza,
            c'e un seme di illusione,
            c'e un atto di presenza
            e un grido di passione.
            In fondo al mio gridare
            " non essere marrano",
            ti ho visto ritornare
            a prendermi la mano.

            O dolce mio signore
            puoi rendermi il mio amore,
            O piccole fatine
            sondate le mie stime
            O grande Dio del pianto
            proteggimi d'accanto:
            ancora un sentimento,
            e fuggirò nel vento.
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