Attenta, oltre il vuoto che ti invade, questo cuore non veduto ascolta prima che sfinito salpi per l'eterno. È passata, come parte della nostra vita l'ora della tortura e delle acri parole or muto e spento è il cratere d'ira lontane son ceneri e fuliggini sgombro di lapilli l'orizzonte; al sicuro in questa tersa aria esci dal rifugio e torna al sole. Altro e nuovo tempo ti involi con altro passo ripulsino le vene un ineffabile t'afferri e ti regga. Non vedi le divenienti case di speranze che si stagliano oltre quel che scorgi che a tentati strappi ancora intatta è la trama e che alla pozza semivuota altra acqua vi giunge? Poche scintille di screzi non possono bruciare un ceppo; a qual fosti ritorna, amante mutata da altro sapere aspettami ti raggiungerò a tuo comando. Se un alato dal plume ingrigito si insacca in una rete e vi resta se stanco di volare sceglie dove morire non ti impaurire e accoglilo qualche cinguettio pur udirai. È questo voler essere con te in un angolo di luce il voto che ancor mi nasce nel petto se da pellegrino ti raggiungo e hai fede non rifiutarlo basta dibattersi tra il qui e là tra rinvenimenti di luce e tenebre d'orgoglio vivere di respiri di oscurità qual dèmoni incarnati. Di serenità avvampati in pace ritroveremo un aspetto con cui mostrarci al mondo non divisi, ma anima indivisa, che compie due destini. Non ucciderti né uccidermi nello stupore di amare troverà un premio il cuore prima dell'ultimo schianto qualcosa sosterrà due vite. Ognuno fa i suoi viaggi: chi per i paesi del mondo chi nel cuore di un altro solo i ciechi di natura possono non aver visto nulla.
A volte commettiamo l'errore di non pensare con il cuore.
Pensiamo che Bush sia il migliore, che a Berlusconi non manchi il potere, che il papa abbia solo il dovere di redimere e pregare, che Del Piero sappia ben giocare e che Antonacci debba cantare.
Ci sfugge l'idea che sono uomini dediti a sacrificare, a cambiare, a migliorare, a far sognare altri uomini.
Per i loro pregi ottengono vantaggi.
Per i loro difetti riempiono le gazzette.
Dovremmo pensare all'uomo che c'è in loro e non al duomo di pietra e roccia costruito in un luogo proibito.
Pensare che il poeta, l'artista come Biagio metta in pista prima il cuore, per arrivare sul palco, a sudare gocce di eccitazione, disorientato dall'emozione.
Pensare al momento in cui è alto il fermento e dare una pacca sulla spalla per conquistare la folla.
Grazie Biagio Antonacci, col tuo cuore ci riempi di abbracci, per non essere intransigente con un pubblico esigente.
Non temo la morte perché il nulla è. Ma temo di non aver tempo sufficiente per dire e fare ciò che andrebbe fatto. Temo di perdere le forze la capacità e la dignità di un vita normale. Temo la solitudine di una malattia, non tanto il dolore o l'agonia. Temo le cose lasciate a metà, quelle che avrei potuto o dovuto dire. Non temo il passare degli anni, forse quello dei suoi segni. Non quelle delle rughe o dei capelli bianchi. Ma il perdere la ragione e il sentimento, perdere i ricordi e la memoria nel tempo.
Stringi più forte quello che Tu hai, Tu hai voluto, Tu hai trovato. Se Tu hai una mela, la dividi con me? Abbiamo mezza mela per uno! Se Tu hai un'idea, la condividi con me? Abbiamo un'idea ciascuno! Tu non hai torto, Tu hai ragione, Tu hai fiducia; Mille armi Tu hai... Tu hai un angelo accanto a Te, Tu hai come chiamarlo; Qualcosa Tu hai ma Tu hai voglia d'altro... solo tu "hai" un senso!!! Mentre Tu hai una cosa, questa può esserti tolta ma quando tu la dai, ecco, l'hai data e sai che nessun ladro Te la può rubare e allora è Tua per sempre... Questa è la voce del Tuo vento Tu solo hai parole, Tu hai regalato un'esperienza, Tu solo hai pagato, ma Tu hai mai pensato? Tu hai paura? Tu hai domande, Tu non sai rispostendere? Dimmi... Tu hai fatto la valigia? Sei Tu che mi hai fatta così! Ma credimi solo tu hai!!!
Gli occhi sono come il mare: come esso riflette il cielo. Loro riflettono l'anima. Il mare quando c'è la tempesta diventa grigio, cupo, come gli occhi quando l'anima è triste. E il mare quando è estate diventa limpido, luminoso, come gli occhi quando l'anima è gioiosa. Si può capire l'umore della persona dagli occhi, lo specchio dell'anima, ed è come capire il tempo da com'è il mare...
Il dolore, per la perdita di chi ami, non è soltanto la sofferenza, di ogni parte del tuo corpo, ma anche la dannazione dell'anima, nel continuare a rivivere, per sempre, nel ricordo.
Ti stringo a me, in un tenero abbraccio ora che sei ancora mio perché sei appena nato. Ora che non puoi ancora camminare Che ancora sogni tuoi non hai. Ti regalo con la fantasia i miei quelli che vorrei per te. Quelli dei mille traguardi e prive di sconfitte Quelli che ogni mamma sogna per suo figlio.
Una mano Che accarezza Mentre un altra colpisce. Una mano fedele Un'altra che traditrice. La mano della mamma che stringe protegge, colpendo chi troppo si avvicina. La mia mano nella tua... una unica forza. Due mani che si stringono, parlano d'amore.