Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)
Mi chiedo cosa hai provato
quando la morte ha bussato
Quando hai sentito vicino la tua fine.
Quando il presente era già un ricordo.
Quando ogni ricordo diventava presente.
Quando il tramonto
non aveva il sapore del domani.
Quando le parole da dire erano troppe,
e il tempo troppo poco.
Quando avresti voluto dare
o ricevere un abbraccio.
Quando non hai la avuto ne forza
ne coraggio di chiederlo e di farlo.
Quando la vita ti ha preso i sensi,
in attesa che la morte si prendesse. Il tuo corpo il resto.
Quante cose in sospeso da dire
e quante avresti dovuto e potuto sentire.
Spero solo che tu abbia trovato la tua pace.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)
    Ossessione diventa ciò
    che ti toglie il respiro
    il sonno l'appetito.
    Ossessione per quel amore
    che non puoi avere
    che non ti vuole.
    Per quel traguardo,
    raggiunto da altri.
    Da te ambito e voluto
    fino a stare male.
    Ossessione di una mamma
    che non dorme
    vegliando su un sonno
    che non ne ha bisogno.
    Perché tranquillo è.
    Ossessione per la vita
    spinto dal terrore
    della morte che sai lì e che non vuoi.
    Ossessione tormento,
    sgomento, per le incertezze
    che non sai vivere.
    Alla ricerca di una certezza che non hai.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie personali)
      Vorrei poter fermare il tempo,
      ora in questo istante.
      Non in quello di ieri che è già passato.
      Né in quello di domani, che troppo incerto è.
      Domani che preferisco sognare ed immaginare.
      Vorrei poter fermare il tempo.
      Fra i ricordi del passato,
      l'emozione del presente
      i sogni di domani.
      Fermarlo in questo istante... qui con te.
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        Scritta da: Daniela Svettini
        in Poesie (Poesie personali)

        Illusioni della mente

        Donna
        perché stridi e ti lamenti?
        I tuoi tormenti sono gridi
        di disperata e indomita libertà
        di quell'anima dannata
        che da sempre hai tenuta nascosta,
        occultata
        dalla debole figura che si mostra
        nei gesti quotidiani,
        negli atti
        e nelle generose mani
        di colei che crea.
        Libertà prigioniera
        di una casa senza finestre
        perché rea di qualche colpa passata
        scontasti la pena della stirpe tua
        e guardando vagabonda la scena del mondo,
        apparenza del reale,
        credi, illusa, alla saggezza
        come conoscenza del bene e del male.
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          Scritta da: Giuseppe Di Marco
          in Poesie (Poesie personali)

          Per te

          Raccontami, di come tu guardi il mondo da lontano,
          di come vedi gli uomini fare all'amore
          e piangere per le loro emozioni.

          Narrami, il cammino dell'anima,
          il cammino dell'anima mia,
          che muore e risorge come il giorno e la notte.

          Accarezza, piano il mio viso,
          piccolo petalo di un giardino fiorito,
          e asciuga le lagrime di un uomo
          caduto nel vuoto di una fragile vita.

          Accompagnami, nel sogno di un'esistenza infinita,
          come Virgilio nell'inferno divino,
          e non lasciare mai la mia mano
          affinché io cammini sicuro.

          Ma, dopo tutte queste fatiche, riposati, amore mio,
          e lascia ora che io vada
          nell'unico posto dove tu non potrai venire.

          Rallegrati, della tua vita e del tuo divenire,
          o dolce compagna di una passeggiata terrena,
          e non essere triste per il mio destino:
          il paradiso e l'inferno sono una cosa sola.
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            in Poesie (Poesie personali)
            Sorridi!! Sì! Sto pensando a te
            Canta... le note che si diffondono nella stanza riempiono i muri di ricordi, d'immagini che la vita ci ha donato e che ci regala ogni giorno...
            Piangi... tutto prima o poi ha una fine... momenti spensierati, quando l'età permetteva di essere ingenui, momenti carichi di tensione per un presente che ci sta stretto e l'età ci impedisce d'ignorarli, momenti dove la lontananza aiuta a comprendere quanto qualcuno ti possa mancare, momenti d'incontri dove tutto ha una conferma...
            Amore? Esiste qualcuno che n'ha mai capito il senso?
            Può il cuore d'ogni persona battere allo stesso modo e confermare che esiste?
            Guardare una persona negli occhi e desiderare non poterla mai dimenticare forse...?
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              in Poesie (Poesie personali)

              Insegui la vita

              Ne ho dipinto il sorriso con le tempere più calde
              Ne ho suonato la voce sfiorando tasti d'avorio pregiato
              Ne ho danzato l'allegria tenendo il passo d'un ritmo latino
              Ne ho cantato la tristezza, accompagnato dalle cicale
              Ne ho fotografato il corpo come fosse un panorama
              Ne ho scritto le parole con inchiostro su carta d'Amalfi
              Ne ho recitato la vita, nella piccola parte che mi spettava.
              Adesso non ho più tempere, né un pianoforte,
              non un tamburo che scandisca il tempo.
              Non ho più un prato con le cicale, non ho pellicola,
              non ho carta lavorata a mano, né un teatro che mi ascolti.
              Ma se solo per questo volessi smettere di dipingere, di suonare,
              di danzare e di cantare, di immortalare pose, di scrivere e di recitare,
              allora si, smetterei anche di vivere.
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