Cioè non so se avete visto come cacchio mi ha trattato... Ma si, lasciala perdere... Cioè devi capire che le tipe sono tutte così Stronze?! Di brutto! È anche Bugiarde...
A volte le bugie le reciti troppo bene, Quasi da convincerti anche tu che siano vere... Non ti sopporto quando dici che non esci, E poi ti vedo in giro a far la scema, quando cresci?! Tradisci e so da cosa dipende Vuoi solo assicurarti di essere ancora attraente Poi non mi chiami e sai che mi fa incazzare La scusa che hai finito i soldi del tuo cellulare Purtroppo ti conosco, al tuo posto Ne inventerei un'altra convincente piuttosto E segui sempre quel che fanno le tue amiche Tu ridi se una ride e poi sparli delle altre tipe Beh oh sembra un classico atteggiamento Sembri la sola ad averla libera al momento Bugiarda! So che godi a farmi ingelosire Hai la faccia soddisfatta quando mi vedi soffrire...
Il tuo ragazzo dovrà essere il tipo più figo mica sto idiota che gioca a fare il calciatore ed è un fallito... "Pausa di riflessione" la stavo aspettando, è la scusa di ogni tipa per lasciarti e farsi un altro e vorresti che restassi tuo amico, così mi avresti ai tuoi piedi per poi usarmi all'infinito, ma dai non mi ci vedo in quelle vesti magari ad aiutarti coi tipi che ti faresti ed oltretutto io dovrei anche capirti certo alla tua età devi soltanto divertirti mah, se un giorno soffrirai per qualcuno capirai quanto fa male essere presi per il culo...
Non devi dubitare io ti ho amato di sicuro E adesso mi ripaghi prendendomi per il culo No, no non ne parliamo Ora capisco quanto erano falsi i tuoi ti amo Ma piano, tradire gli altri non ti costa Sei esibizionista e vivi per metterti in mostra Il tuo viso innocente inganna i sogni miei La tua maschera nasconde quella che realmente sei...
Un'altra signorina gira in città, non racconta al suo ragazzo quel che fa e dove va Ma lei lo sa, lo sa che lui l'aspetta ma non le importa basta che lei si diverta... Un'altra signorina gira in città, non racconta al suo ragazzo quel che fa e dove va Ma lui lo sa, lo sa che lei è bugiarda per questo la lascia perché sa che lei non cambia...
Il tuo cane ha due mesi, e già ti somiglia. Ho avuto paura che mi azzannasse quando si è messo a leccarmi le caviglie. Hai scambiato i numeri delle aiuole. L'hai disposte dal verso sbagliato. "Per distrazione" mi hai detto. Per me invece l'hai fatto apposta per essere dimenticata. Un po' di tempo fa ti avrei perdonata, ma oggi sono sicuro che se il mondo va così male è anche colpa tua. Sei ingrassata sui fianchi. Sei meno carina di qualche tempo fa. Che importa se vorrei vederti incinta delle mie carezze. Questo non te l'ho detto.
Hai una frangia che urla. Forse ti sta male. Ma quale occasione migliore per chiederti un favore. Se i tuoi occhi potessero parlare avrei un motivo in più per andare a lavoro. Avrei il coraggio di sbraitare contro la macchinetta del caffè. Pretenderei maggiore attenzione dalla mia compagna. Un po' di zucchero non sta male in mezzo alle pratiche quotidiane. La radio accesa che canta la solita ossessione. È una canzone da ballo, ma a me viene voglia d'essere malinconico. Non sono un ossesso; ho solo voglia di chiederti meno confini:
più elefanti da mettere nei sogni, più spiagge in questa desolazione.
La lavatrice non va più. E l'acqua dal rubinetto esce di un colore strano, incomprensibile. Dovresti venire a vedere che fine hanno fatto i tuoi gerani. Non sono più rossi, non sono più gialli. Beh il tuo cane non sta poi tanto meglio. Tiffany non sembra più lui. Va in giro per la casa con troppi ossi in bocca. Fa le fuse come un gatto. Che pena mi fa! Ti sei dimenticata di dirmi come Si stirano le camicie. Ma si mette L'acqua calda o quella fredda? Mi avresti dovuto lasciare degli appunti. Lo sai quanto sono imbranato con i lavori domestici. Gli ospiti non vengono più Con piacere. Pretendono un padrone Di casa meno irritabile. Non so davvero come fare per Essere più socievole. Quando mi hai detto che per noi non c'era più futuro mi avresti dovuto almeno insegnare qualche storia divertente.
Erano vent'anni che non piangevo; adesso mi sembra che tutto il tempo sia passato invano; sugli sfondi opachi e un po' tristi degli smalti da lavare, e sulla ruggine degli occhi degli innamorati. Tu sei morta; e non capisco come ciò possa essere accaduto; mi ricordo che camminavi con il bastone; (la gente ha sempre rispetto per chi cammina piano, o questo vale per me soltanto? ) e mi regalavi ogni giorno delle poesie. Non ho mai capito perché scrivevi così tanto, forse sapevi che il tuo tempo stava per finire? Io credevo invece che avessimo un'intera vita davanti. Che senso ha oggi questa città, che non Mi è sembrata mai tanto orrenda, e questa stupida estate? Tu sei morta, ma forse non te ne sei ancora accorta. E scrivi i tuoi versi stando sulle ginocchia. Oggi non pesi più di quaranta chili e incominci a cantare come un'allodola. Io sono qui che scrivo e mi sembra di aver sbagliato ancora. Tu mi dicevi che avevo talento, ma adesso Non riesco a distinguere l'acca dalle vocali, e mi chiedo qual è il senso di questo spettacolo?
Non sono venuto al tuo funerale. Non so quanta gente c'era e quante facce ti hanno accompagnato. Tutto si sarà svolto in fretta; qualche lacrima (ma penso poche), delle fredde condoglianze. La tua cerimonia sarà stata uguale a tante altre. Tu adesso non ci sei più; ed è inutile questa poesia e tutto quello che si farà per te. Io non ti sto parlando, non ti sto scrivendo, sebbene m'illudo di questo. Domani dei rumori seguiranno altri rumori, le strade saranno verniciate con strisce nuove, di tanto in tanto delle lucciole ci parleranno, e tutto sarà tranquillo:
Vorrei dormire un po' di meno per sognarti un po' di più Vorrei una realtà che non sà solo di ieri Vorrei trovare un tesoro anche dentro un cassetto Vorrei sentire il tuo sguardo sempre dentro il mio Vorrei vorrei vorrei cos'altro vorrei Vorrei tutto quello che ancora non ho avuto Tutto vorrei ma... di quello che è solo Tuo!
Nella calma serale delle foglie crepuscolanti ai rami alla radura scrivono in cielo i grilli sinfonie...
Abbaia un cane alla marina, e il vento ulula ai vetri aperti a velare le coltri ed i cuscini grevi ancora di noi dei nostri corpi ansanti stremati dal tentato salvamento di un amore finito
Nell'ombra disegnata al pavimento da una luna malata spengono lenti i cori di cicale morenti già alla sera e rompono i tumulti di due cuori
il vento li raccoglie e se li porta lasciando al vuoto l'ombra di memorie e un profumo di rose, le tue rose.
M'avvolgo nel silenzio della sera e mi vesto di luna... raccolgo a terra i petali violati, e risàno le rose, le tue rose.
alla fine della strada
affetto... e... una cascata di ricordi...
... camminava, il vecchio, poggiando pesante alla sua ombra imboccava la galleria con il suo vagone di ricordi, che all'uscita il sole faceva risplendere come se fossero ancora suoi
ma poi scendeva e s'accorse che il treno se li portava.
"Perdermi in un ultimo sogno essere un altro e diverso in una selva smarrito sfinito venir poi ritrovato; addotto alla corte del tuo cuore con inconsuete parole essere annunciato ambasciatore in cerca di fidate alleanze per un nuovo regno ricco d'amore" Illusione, iridata mia traghettatrice che additi floreali sponde è con fantasmagorico immaginare che mi occupi e in alto mi innalzi quando a me, triste e solo, ti insiemi. Si, ieri sconosciuta, non ti ho cercata propizio, solo un caso ti ha sorteggiata! Ma ora che assidua frequentatrice figuri nei sogni e nelle speranze tempo è di festeggiarti di strapparmi... strapparti alla tristezza che scellerata tanto si avventa sui troppo soli. Ah se talvolta attacchiamo parola se un conoscerti di un poco si accresce tu non sai, forse non congetturi che allora, Morgana mi affatturi! Altro tepore scopro e mi invade se un algore improvviso e segreto coglie un me strizzato di calore; sensazioni più sottili di un brivido mi trapassano quando mi ignori, senza vie di fughe mi avvilisci per malaccorti cenni di indifferenza! Non sottrarre al mio zero essere la felicità fatta di poco che ti chiedo! Fammi trasalire, lasciami trasudare: esaltami con sguardi pregni di gioia; il frullo d'ali di un'emozione atterri sul mio volto e lo commuova. Vieni all'alba nuova padrona vieni... portami con te schiavo ma belletta questa vita emaciata! Qual ubertosa oasi di primizie con altra flora ti contorni se, smarrito e tremulo, mappo le dune della mia deserta vita.