Poesie personali


Scritta da: Xxxxxx Xxxxxxxxxxx
in Poesie (Poesie personali)
Cioè non so se avete visto come cacchio mi ha trattato...
Ma si, lasciala perdere...
Cioè devi capire che le tipe sono tutte così
Stronze?! Di brutto! È anche Bugiarde...

A volte le bugie le reciti troppo bene,
Quasi da convincerti anche tu che siano vere...
Non ti sopporto quando dici che non esci,
E poi ti vedo in giro a far la scema, quando cresci?!
Tradisci e so da cosa dipende
Vuoi solo assicurarti di essere ancora attraente
Poi non mi chiami e sai che mi fa incazzare
La scusa che hai finito i soldi del tuo cellulare
Purtroppo ti conosco, al tuo posto
Ne inventerei un'altra convincente piuttosto
E segui sempre quel che fanno le tue amiche
Tu ridi se una ride e poi sparli delle altre tipe
Beh oh sembra un classico atteggiamento
Sembri la sola ad averla libera al momento
Bugiarda! So che godi a farmi ingelosire
Hai la faccia soddisfatta quando mi vedi soffrire...

Il tuo ragazzo dovrà essere il tipo più figo
mica sto idiota che gioca a fare il calciatore ed è un fallito...
"Pausa di riflessione" la stavo aspettando,
è la scusa di ogni tipa per lasciarti e farsi un altro
e vorresti che restassi tuo amico, così mi avresti ai tuoi piedi
per poi usarmi all'infinito, ma dai
non mi ci vedo in quelle vesti
magari ad aiutarti coi tipi che ti faresti
ed oltretutto io dovrei anche capirti
certo alla tua età devi soltanto divertirti
mah, se un giorno soffrirai per qualcuno
capirai quanto fa male essere presi per il culo...

Non devi dubitare io ti ho amato di sicuro
E adesso mi ripaghi prendendomi per il culo
No, no non ne parliamo
Ora capisco quanto erano falsi i tuoi ti amo
Ma piano, tradire gli altri non ti costa
Sei esibizionista e vivi per metterti in mostra
Il tuo viso innocente inganna i sogni miei
La tua maschera nasconde quella che realmente sei...

Un'altra signorina gira in città, non racconta al suo ragazzo quel che fa e dove va
Ma lei lo sa, lo sa che lui l'aspetta ma non le importa basta che lei si diverta...
Un'altra signorina gira in città, non racconta al suo ragazzo quel che fa e dove va
Ma lui lo sa, lo sa che lei è bugiarda per questo la lascia perché sa che lei non cambia...
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    L'anziano

    Membra che riposano
    su un comodo divano

    racchiusi tra grigi muri
    che annichiliscono ogni ardor,
    ricordando tempi duri
    dove vinceva l'amor.

    "Un mare di silenzio,
    per poter navigar
    lentamente, nell'ozio
    di questo tempo avar"

    un lampo, negli occhi blu
    di un uomo stanco,
    che amato non è più
    dalla donna avuto affianco.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Marco Carbone
      in Poesie (Poesie personali)

      Il tuo cane ha due mesi

      Il tuo cane ha due mesi, e già ti somiglia.
      Ho avuto paura che mi azzannasse
      quando si è messo a leccarmi le caviglie.
      Hai scambiato i numeri delle aiuole.
      L'hai disposte dal verso sbagliato.
      "Per distrazione" mi hai detto. Per me invece
      l'hai fatto apposta per essere dimenticata.
      Un po' di tempo fa ti avrei perdonata,
      ma oggi sono sicuro che se il mondo
      va così male è anche colpa tua.
      Sei ingrassata sui fianchi. Sei meno carina
      di qualche tempo fa.
      Che importa se vorrei vederti incinta
      delle mie carezze. Questo non te l'ho detto.

      Dirtelo, a me, avrebbe fatto più male.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Marco Carbone
        in Poesie (Poesie personali)

        Hai una frangia che urla

        Hai una frangia che urla. Forse ti sta male.
        Ma quale occasione migliore per chiederti un favore.
        Se i tuoi occhi potessero parlare
        avrei un motivo in più per andare a lavoro.
        Avrei il coraggio di sbraitare
        contro la macchinetta del caffè.
        Pretenderei maggiore attenzione dalla mia compagna.
        Un po' di zucchero non sta male
        in mezzo alle pratiche quotidiane.
        La radio accesa che canta la solita ossessione.
        È una canzone da ballo, ma a me viene
        voglia d'essere malinconico.
        Non sono un ossesso;
        ho solo voglia di chiederti meno confini:

        più elefanti da mettere nei sogni,
        più spiagge in questa desolazione.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Marco Carbone
          in Poesie (Poesie personali)

          La lavatrice non va più

          La lavatrice non va più. E l'acqua
          dal rubinetto esce di un colore strano,
          incomprensibile.
          Dovresti venire a vedere che fine hanno fatto
          i tuoi gerani. Non sono più rossi,
          non sono più gialli.
          Beh il tuo cane non sta poi tanto meglio.
          Tiffany non sembra più lui.
          Va in giro per la casa con troppi
          ossi in bocca. Fa le fuse come un gatto.
          Che pena mi fa!
          Ti sei dimenticata di dirmi come
          Si stirano le camicie. Ma si mette
          L'acqua calda o quella fredda?
          Mi avresti dovuto lasciare degli appunti.
          Lo sai quanto sono imbranato
          con i lavori domestici.
          Gli ospiti non vengono più
          Con piacere. Pretendono un padrone
          Di casa meno irritabile.
          Non so davvero come fare per
          Essere più socievole.
          Quando mi hai detto che per noi
          non c'era più futuro
          mi avresti dovuto almeno insegnare
          qualche storia divertente.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Marco Carbone
            in Poesie (Poesie personali)

            Quello che si farà per te

            Erano vent'anni che non piangevo;
            adesso mi sembra che tutto il tempo
            sia passato invano; sugli sfondi opachi
            e un po' tristi degli smalti da lavare,
            e sulla ruggine degli occhi degli
            innamorati. Tu sei morta; e non capisco
            come ciò possa essere accaduto;
            mi ricordo che camminavi con il bastone;
            (la gente ha sempre rispetto per chi
            cammina piano, o questo vale
            per me soltanto? ) e mi regalavi ogni giorno
            delle poesie. Non ho mai capito
            perché scrivevi così tanto, forse sapevi
            che il tuo tempo stava per finire?
            Io credevo invece che avessimo
            un'intera vita davanti.
            Che senso ha oggi questa città, che non
            Mi è sembrata mai tanto orrenda,
            e questa stupida estate?
            Tu sei morta, ma forse non te ne sei
            ancora accorta. E scrivi i tuoi versi stando
            sulle ginocchia. Oggi non pesi più di
            quaranta chili e incominci a cantare
            come un'allodola. Io sono qui che scrivo
            e mi sembra di aver sbagliato ancora.
            Tu mi dicevi che avevo talento, ma adesso
            Non riesco a distinguere l'acca dalle vocali,
            e mi chiedo qual è il senso di questo spettacolo?

            Non sono venuto al tuo funerale. Non so quanta
            gente c'era e quante facce ti hanno accompagnato.
            Tutto si sarà svolto in fretta; qualche lacrima
            (ma penso poche), delle fredde condoglianze.
            La tua cerimonia sarà stata uguale a tante altre.
            Tu adesso non ci sei più; ed è inutile questa poesia
            e tutto quello che si farà per te.
            Io non ti sto parlando, non ti sto scrivendo,
            sebbene m'illudo di questo.
            Domani dei rumori seguiranno altri
            rumori, le strade saranno verniciate con strisce
            nuove, di tanto in tanto delle lucciole
            ci parleranno, e tutto sarà tranquillo:

            questo è ciò che più non sopporto.
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)

              Tutto vorrei

              Vorrei dormire un po' di meno
              per sognarti un po' di più
              Vorrei una realtà
              che non sà solo di ieri
              Vorrei trovare un tesoro
              anche dentro un cassetto
              Vorrei sentire il tuo sguardo
              sempre dentro il mio
              Vorrei vorrei vorrei
              cos'altro vorrei
              Vorrei tutto quello
              che ancora non ho avuto
              Tutto vorrei ma...
              di quello che è solo Tuo!
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Marcello De Santis
                in Poesie (Poesie personali)

                Abbaia un cane alla marina

                Nella calma serale delle foglie
                crepuscolanti ai rami alla radura
                scrivono in cielo i grilli sinfonie...

                Abbaia un cane alla marina, e il vento
                ulula ai vetri aperti
                a velare le coltri ed i cuscini
                grevi ancora di noi
                dei nostri corpi ansanti
                stremati dal tentato salvamento
                di un amore finito

                Nell'ombra disegnata al pavimento
                da una luna malata
                spengono lenti i cori di cicale
                morenti già alla sera
                e rompono i tumulti di due cuori

                il vento li raccoglie e se li porta
                lasciando al vuoto l'ombra di memorie
                e un profumo di rose, le tue rose.

                M'avvolgo nel silenzio della sera
                e mi vesto di luna...
                raccolgo a terra i petali violati,
                e risàno le rose, le tue rose.

                alla fine della strada

                affetto... e...
                una cascata di ricordi...

                ... camminava, il vecchio,
                poggiando
                pesante alla sua ombra
                imboccava la galleria
                con il suo vagone
                di ricordi,
                che all'uscita
                il sole
                faceva risplendere
                come se
                fossero ancora
                suoi

                ma poi scendeva
                e
                s'accorse
                che
                il treno
                se li portava.
                Vota la poesia: Commenta
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Perdermi in un ultimo sogno

                  "Perdermi in un ultimo sogno
                  essere un altro e diverso
                  in una selva smarrito
                  sfinito venir poi ritrovato;
                  addotto alla corte del tuo cuore
                  con inconsuete parole
                  essere annunciato ambasciatore
                  in cerca di fidate alleanze
                  per un nuovo regno ricco d'amore"
                  Illusione, iridata mia traghettatrice
                  che additi floreali sponde
                  è con fantasmagorico immaginare
                  che mi occupi e in alto mi innalzi
                  quando a me, triste e solo, ti insiemi.
                  Si, ieri sconosciuta, non ti ho cercata
                  propizio, solo un caso ti ha sorteggiata!
                  Ma ora che assidua frequentatrice
                  figuri nei sogni e nelle speranze
                  tempo è di festeggiarti
                  di strapparmi... strapparti
                  alla tristezza che scellerata
                  tanto si avventa sui troppo soli.
                  Ah se talvolta attacchiamo parola
                  se un conoscerti di un poco si accresce
                  tu non sai, forse non congetturi
                  che allora, Morgana mi affatturi!
                  Altro tepore scopro e mi invade
                  se un algore improvviso e segreto
                  coglie un me strizzato di calore;
                  sensazioni più sottili di un brivido
                  mi trapassano quando mi ignori,
                  senza vie di fughe mi avvilisci
                  per malaccorti cenni di indifferenza!
                  Non sottrarre al mio zero essere
                  la felicità fatta di poco che ti chiedo!
                  Fammi trasalire, lasciami trasudare:
                  esaltami con sguardi pregni di gioia;
                  il frullo d'ali di un'emozione
                  atterri sul mio volto e lo commuova.
                  Vieni all'alba nuova padrona
                  vieni... portami con te schiavo
                  ma belletta questa vita emaciata!
                  Qual ubertosa oasi di primizie
                  con altra flora ti contorni
                  se, smarrito e tremulo, mappo
                  le dune della mia deserta vita.
                  Vota la poesia: Commenta