Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Tutto vorrei

Vorrei dormire un po' di meno
per sognarti un po' di più
Vorrei una realtà
che non sà solo di ieri
Vorrei trovare un tesoro
anche dentro un cassetto
Vorrei sentire il tuo sguardo
sempre dentro il mio
Vorrei vorrei vorrei
cos'altro vorrei
Vorrei tutto quello
che ancora non ho avuto
Tutto vorrei ma...
di quello che è solo Tuo!
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    Scritta da: Marcello De Santis
    in Poesie (Poesie personali)

    Abbaia un cane alla marina

    Nella calma serale delle foglie
    crepuscolanti ai rami alla radura
    scrivono in cielo i grilli sinfonie...

    Abbaia un cane alla marina, e il vento
    ulula ai vetri aperti
    a velare le coltri ed i cuscini
    grevi ancora di noi
    dei nostri corpi ansanti
    stremati dal tentato salvamento
    di un amore finito

    Nell'ombra disegnata al pavimento
    da una luna malata
    spengono lenti i cori di cicale
    morenti già alla sera
    e rompono i tumulti di due cuori

    il vento li raccoglie e se li porta
    lasciando al vuoto l'ombra di memorie
    e un profumo di rose, le tue rose.

    M'avvolgo nel silenzio della sera
    e mi vesto di luna...
    raccolgo a terra i petali violati,
    e risàno le rose, le tue rose.

    alla fine della strada

    affetto... e...
    una cascata di ricordi...

    ... camminava, il vecchio,
    poggiando
    pesante alla sua ombra
    imboccava la galleria
    con il suo vagone
    di ricordi,
    che all'uscita
    il sole
    faceva risplendere
    come se
    fossero ancora
    suoi

    ma poi scendeva
    e
    s'accorse
    che
    il treno
    se li portava.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Perdermi in un ultimo sogno

      "Perdermi in un ultimo sogno
      essere un altro e diverso
      in una selva smarrito
      sfinito venir poi ritrovato;
      addotto alla corte del tuo cuore
      con inconsuete parole
      essere annunciato ambasciatore
      in cerca di fidate alleanze
      per un nuovo regno ricco d'amore"
      Illusione, iridata mia traghettatrice
      che additi floreali sponde
      è con fantasmagorico immaginare
      che mi occupi e in alto mi innalzi
      quando a me, triste e solo, ti insiemi.
      Si, ieri sconosciuta, non ti ho cercata
      propizio, solo un caso ti ha sorteggiata!
      Ma ora che assidua frequentatrice
      figuri nei sogni e nelle speranze
      tempo è di festeggiarti
      di strapparmi... strapparti
      alla tristezza che scellerata
      tanto si avventa sui troppo soli.
      Ah se talvolta attacchiamo parola
      se un conoscerti di un poco si accresce
      tu non sai, forse non congetturi
      che allora, Morgana mi affatturi!
      Altro tepore scopro e mi invade
      se un algore improvviso e segreto
      coglie un me strizzato di calore;
      sensazioni più sottili di un brivido
      mi trapassano quando mi ignori,
      senza vie di fughe mi avvilisci
      per malaccorti cenni di indifferenza!
      Non sottrarre al mio zero essere
      la felicità fatta di poco che ti chiedo!
      Fammi trasalire, lasciami trasudare:
      esaltami con sguardi pregni di gioia;
      il frullo d'ali di un'emozione
      atterri sul mio volto e lo commuova.
      Vieni all'alba nuova padrona
      vieni... portami con te schiavo
      ma belletta questa vita emaciata!
      Qual ubertosa oasi di primizie
      con altra flora ti contorni
      se, smarrito e tremulo, mappo
      le dune della mia deserta vita.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie personali)
        Tormento, lacrime,
        angoscia, il non sapere,
        il dubbio, la voglia di te.
        Il cercarti non trovarti.
        Il telefono spento,
        il tuo silenzio.
        Un biglietto in tasca,
        il tuo sguardo che sfugge
        non sapere dove vai, e cosa fai.
        Alla domanda mai una risposta,
        cosa nascondi perché sfuggi.
        E il tarlo della gelosia a consumarmi,
        le domande senza risposte.
        Ci siamo persi lo so.
        Ma muoio di gelosia,
        lo stesso.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Continua a volteggiare

          Non urlerò vai pure.
          Non griderò né mi lamenterò.
          Anche se ti potrà sembrare strano
          io non farò nulla per fermarti.

          Spicca il volo io stavolta non ti seguirò
          rimango qui con le ali tra le mani,
          con delle ali strappatemi
          da artigli troppo forti.

          Rimango qui a fissarti volteggiare
          tra le nuvole ed a sognare di poter
          tornare a farlo insieme a te.
          Sento i piedi sprofondare nel terreno.

          Dimenticati di me ti prego
          lasciami qui a terra non voglio più rialzarmi.
          Continua a volteggiare
          e prometti di non girarti mai...

          Potresti vedermi piangere.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Peccato lasciare!

            In cosa stò peccando
            se solo con Te
            di amore sto parlando
            Noi siamo la vita
            in essa noi viviamo
            parliamo di noi
            e di come ci muoviamo
            Dove pensi di sbagliare
            se Ti abbandoni
            in qualche altro peccato?
            Andiamo avanti
            teniamo alta sempre la testa
            ed anche se non vediamo un traguardo
            perché il nostro sguardo non ci arriva
            amiamoci
            per quel poco che sappiamo
            perché tanto altro abbiamo
            ed è un peccato non lasciare
            nella bocca altri meriti
            di chi conosce
            i sapori della nostra
            splendida terra!
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