Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Oblio nel tramonto

Stordita
ed ebbra dei colori d'un tramonto,
ogni singola attenzione muta aspetto
come nuvola s'un cielo azzurro e rosa.
E non penso a ciò ch'è stato,
mentre del giallo il mio respiro è pieno.
Non a quel ch'avrei dovuto,
mentre m'incanto ad ascoltar l'arancio.
Non a chi devo il mio grazie,
mentre mi brucia rosso l'orizzonte.
Non a quanto sto sbagliando,
fino a che il sole non annega, e tace.
Tutto torna al vero aspetto,
come desto da un bel sogno che via via perde colori.
Ma domani, chiedo e spero che all'arrivo della notte
venga rinnovato omaggio.
Allor, si, tornerei ebbro.
Per poter dimenticare, lungo il lasso di un tramonto
ciò ch'è stato, quanto avrei dovuto,
chi m'è creditor d'un grazie
e l'insieme dei miei errori.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Libera di essere come sei

    Dimmi che non vuoi
    che io smetta di cercarti,
    anche quando inizierai ad odiarti.
    Dimmi che vuoi che ti faccia sentire
    importante più dell'acqua e dell'aria,
    anche quando morirò soffocato.
    Dimmi che mi dimenticherai
    e che non mi ricorderai
    come la bestia che sono diventato.
    Dimmi che continuerai a vivere
    come hai sempre voluto vivere.
    Libera di essere come sei.
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      Scritta da: Marco Teocoli
      in Poesie (Poesie personali)

      Silenzio

      Con il mio silenzio
      riscriverei la storia
      di tanti uomini
      che con spavalderia
      hanno imbrattato le vie
      delle città con il sangue.
      Con il mio silenzio
      darei luce a tutte
      le anime che vivono
      nei posti più tetri
      del nostro mondo.
      Con il mio silenzio
      donerei giustizia
      alle persone che ne
      hanno abusato.
      Con il mio silenzio
      potrei soltanto
      non parlare
      e non dirti quanto
      amore vive in me
      grazie a te.
      Con il mio silenzio
      sono e sarò solo.
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        Scritta da: Salvatore Currò
        in Poesie (Poesie personali)

        Il fiume

        Seduto in riva ad un fiume, ti scrissi una poesia.

        Ora l'ho persa, non la ricordo più.

        Forse perché non credevo di scriverla,
        e non immaginavo di cantarla.
        Era bella, la poesia.
        Parlava di vita, e di vita, di vita e d'amore.
        Com'era strano vedere fluire la penna su un foglio, imprimere quello che non sapevo.

        E ora l'ho persa, non la ricordo più.

        La musa che mi ispirava, capricciosa e sbarazzina,
        saltava e ballava, senza pensieri, come queste rime,
        che rime non sono, ma solo l'accorato appello di un uomo.

        La musa è andata via.
        Forse ha scoperto che la sua libertà non era ispirare un uomo che non bramava lei,
        ma amava ciò che gli dava.
        La sua libertà era lontana dallo scrittore, che come un pennello di Dio
        dipingeva in parole di un cosmo in poesia.

        Ma ora l'ho persa, non la ricordo più.

        Forse parlava dello scrittore,
        che quando la musa lo abbandonò,
        la amò, la odiò, abbandonò se stesso, per indossare un manto di indifferenza che lo schiacciò.

        O forse narrava della musa, che, sorda a tutto ciò, si allontanò continuando a saltare,
        e ballare, e ispirare, ma nient'altro che la propria vita?

        L'ho persa, non me la ricordo più.

        E allora tornai al fiume.
        Cercavo le rime, cercavo la musa.
        Mi sedetti là dove, incantato da lei,
        scrivevo di sogni e d'amore,
        e cercai tra i flutti del fiume.

        Il fiume mi parlò, e tra il cristallino e lo spumeggiare
        mi disse che non mi potevo ingannare.
        Ora ricordo. Ricordo che niente scrissi,
        ma soltanto che la persi.
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          in Poesie (Poesie personali)

          L'ultimo bacio

          L'ultimo bacio è...
          quello che non ti ho mai dato
          rimasto sempre fra i miei pensieri
          dal sapore misto di desideri
          di quelle labbra che...
          non ci hanno sfiorato
          L'ultimo bacio è...
          rimasto fra i miei sogni
          di dartene uno che
          nella realtà non è mai arrivato
          L'ultimo bacio è...
          quello che domani
          cancellerò dalla mia mente
          perché non esiste...
          nemmeno il ricordo di quel
          primo bacio!
          ... Un bacio di...
          ... poesia!
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            Scritta da: Annamaria Signorile
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            Autostima

            Che brutti scherzi fa la ragione,
            di ogni cosa fa una valutazione.
            Di ogni regola e di ogni modello,
            ci fa vedere il brutto e il bello.
            E anche se, non ce ne accorgiamo,
            siamo sempre noi che decidiamo.
            Di amare, di odiare, di ricominciare...
            scegliamo noi che cosa fare.
            Perché è bello credere in fondo,
            che questo mondo ci giri intorno.
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              in Poesie (Poesie personali)

              All'amore tra una mamma e un figlio

              Un neonato piangente
              In braccio a una mamma,
              che culla teneramente.

              Un bambino capriccioso,
              consolato da una mamma
              con fare affettuoso.

              Un ragazzo svogliato,
              che da una mamma,
              viene aiutato.

              Un giovane uomo emigrato,
              fa soffrire una mamma
              dal cuore affaticato.

              Un uomo già sposato,
              corre da una mamma
              dal cuore malato.

              Un momento di gioia, vive
              Una mamma affranta,
              quando vede la nipotina che canta.

              Un uomo in ginocchio piangente,
              ai piedi di un letto di una mamma,
              che ormai " non più sente"

              Un figlio addolorato,
              Per la sua mamma,
              che ha sempre amato.
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