Poesie personali


Scritta da: Cristina Bove
in Poesie (Poesie personali)

Verranno i giorni

Verranno i giorni delle ombre pesanti
i giorni delle carcasse arrugginite
e chi si ritenesse vivo
dovrebbe avere l'obbligo
di dimostrarlo
poi verranno notti di caligine
che conterranno in sé
come matrioske oscure
le notti di mille pezzenti
ciechi agli infiniti scavi
sordi ai clangori cruenti...
Invano
poi
si cercherà l'accesso
a un davanzale
fiori avvizziti e cigolii d'imposte
avranno solo vento
e le risposte
d'impassibili stelle
cadranno dentro il baratro
di un pianeta affondato
nel silenzio...
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    Scritta da: Jean-Paul Malfatti
    in Poesie (Poesie personali)

    Sono felice perché...

    Sono felice perché
    nella vita ho sempre cercato
    istintivamente la mia felicità;

    Sono felice perché
    ci sono, perché posso vedere,
    perché mi emoziono, perché amo;

    Sono felice perché
    sei quello che scegli d'essere
    e mi accetti per quello che sono;

    Sono felice perché
    tu riesci a sentirmi da lontano,
    anche se non ascolti la mia voce;

    Sono felice perché
    ho ricevuto un regalo prezioso,
    cioè la tua vera e sincera amicizia.
    Composta venerdì 22 giugno 2007
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      Scritta da: Cleonice Parisi
      in Poesie (Poesie personali)

      Tu non guardi

      Quando osserverai nel fosso oscuro della tua incomprensione,
      vedrai solo il buio di pensieri che non volano,
      osserva invece laddove la luce dimora eterna,
      ed in quel luogo a te ben noto
      ritroverai il sentiero alato del tuo cuore.

      Quando non sentirai più del vivere la voce,
      non ascoltarne il silenzio,
      ma impara a riconoscerne il canto.

      La vita non smetterà mai di brillare
      e la sua voce di cantare,
      sei tu che più non guardi.

      Guarda laddove volano le aquile
      ed in alto nei cieli dei cieli
      troverai il sentiero
      che ti innalzerà al vivere.

      Non tentennare oltre laddove il buio regna,
      la vita è luce
      anche quando ne riconosci solo il suo volto buio.

      Guarda e guardati,
      il baratro è la dove tu guardi,
      ma non dove tu cammini.

      Quando la notte ti offrirà il suo silenzio,
      cerca la canzone del giorno
      e danzando alle sue note tu ritornerai alla vita.

      Il giorno palpita laddove tu non guardi,
      guarda alla luce e di luce vivrai.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Notte d’estate

        Non è il calore della sabbia a riva,
        che va sbiadendo sotto mite luna.
        Non è la calma di quest'acqua viva
        la cui risacca mi sussurra, e tace.
        Non è il sospiro d'una brezza estiva
        che qui mi sfiora, calda ed opportuna.
        Non è la fiamma, mai di vita priva
        né il crepitio che viene dalla brace.
        No, non è questo, ma il tuo pensiero
        in una notte a mare, come tante
        a farmi figlio, padre, amante,
        amico, uomo. A farmi vero.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie personali)

          1000 anni...

          Vorrei vivere 1000 anni
          per ricominciare,
          Per vedere i posti che non ho visto
          per l'avverarsi dei sogni
          che ho sognato.
          Per vedere la vita,
          vederla come sarà.
          Per arrivare più in là.
          Vorrei vivere 1000 anni
          con lucidità,
          con gli occhi di oggi
          lo spirito che ho.
          Per vedere i miei nipoti
          e altre intere generazioni
          Conoscere la storia
          che scriveranno i miei figli
          e tutti quelli seguiranno.
          Vorrei esserci ancora.
          Per pura curiosità.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie personali)

            Tu...

            Tu ami la tua terra
            le tue origini e tradizioni.
            Tu uomo tutto d'un pezzo
            lavori senza sosta
            orgoglioso determinato.
            Sembri privo di sogni
            ma ci sono: "pochi e onesti."
            Figlio di quella terra
            a cui appartieni
            padre delle sue tradizioni.
            Non dimentichi le origini
            A tuo figlio pochi abbracci
            poche parole, ma un bene nascosto
            Tu orgoglioso del tuo cognome
            della tua storia, delle tue origini.
            Il volerlo tramandare,
            per generazioni ancora.
            Tu parli il tuo dialetto
            con orgoglio come fosse lingua internazionale.
            Ami il Friuli con l'anima e il cuore vanti con orgoglio
            il fatto di essere Friulano.
            Spesso dimenticandoti che sei italiano.
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              Scritta da: Paola Filanti
              in Poesie (Poesie personali)

              Il mio silenzio

              Ascolta il mio silenzio
              muto
              ma pieno di significato.
              Prendilo e portalo con te
              ovunque tu vada
              prendilo e fanne tesoro
              è la parte più vera di me
              Prendilo e riempilo
              affinché non mi squarci l'anima.
              Prendilo con comprensione
              è fragile e sottile
              e dice più di mille parole.
              Il mio silenzio
              è la mia voce
              il mio urlo di dolore
              in un deserto africano.
              È una parte di me che non
              posso soffocare.
              Il mio silenzio è la notte
              rischiarata dalla luna
              che preannuncia un giorno caldo
              ma pieno di nostalgia.
              Il mio silenzio
              la mia allegria.
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                Scritta da: Paola Filanti
                in Poesie (Poesie personali)

                Città del Capo

                Il vento di questa città
                è così impetuoso
                da trasportare
                impavido
                i pensieri più segreti
                li stappa al cuore
                e li regala al mondo.
                L'oceano li raccoglie
                in tutta la sua
                immensità
                li cattura
                li sommerge
                trasformandoli
                con il cullare delle sue
                enormi onde.
                Le onde di quest'oceano
                le ho sognate da bambina
                e risvegliano in me
                forti inquietudini
                rimango immobile
                osservandole
                ed ascolto così
                i sussurri del mondo.
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