Disturba la quiete... la brezza E i gruppi di fiori bianchi d'ulivo avvisano il viandante di salutare... il sacro al passo.
Le serpi di bacco arrancano sui fili mostrando lo splendore degli infanti grappoli d'uva.
Sopra il gazebo il sinuoso fico mostra innanzi a se... il palmo delle foglie,
E sembran tante mani, che... rivolte al cielo ne chiedono e ne assorbono l'essenza.
Nel roseto pungon le spine acerbe, e... S'aprono i varchi, A sentinelle dei boccioli, tra le più "belle del reame".
Già... tutt'intorno sembra d'udir alle narici I profumi del "nettare di frutta" che mille rami protesi al vento aspettando il fiore... spruzzano nell'aria.
Nostalgico il mio cuore assorbe l'aleatorio succo di spremiture di profumate essenze che "goccia" a "goccia"... distilla la mia mente!
Come vorrei smarrire il mio respiro, nella tanto agognata e trascinante estasi di un caldo e vibrante abbraccio... che annulli il pensier e dia vigore alle grandi passioni e sentimenti che emergono dal pozzo del mio cuore.
Frontali di marmo cotti dal sole che nel putrido interno, freschi mantengono, I leggiadri spiriti delle pure essenze E i loro gemiti di pietra.
Tra il plumbeo cielo d'aprile compaiono I bimbi degli ultimi massacri del nero re... degli inferi fecondo.
Ritornano I fantasmi del passato A tener, dolce E amara compagnia ai cuori sensibili del mondo...
treccine e fiocchetti tra I capelli d'oro dolci e delicati occhi cristallini, vellutate e rosee le labbra, frutti di un'infanzia ancora acerba.
Ignari... sorpresi... trucidati dalla bestialità dei demoni del male.
Torbide menti anime nere, che davanti ai volti sgomenti massacrate con gioia E con piacere.
Sempre avrete davanti ai vostri occhi, gli sguardi vitrei dell'innocenza pura.
Sempre abortirete... con dolore le nere ombre... tra le fiamme dell'inferno.
S'ode il festar E le ridenti grida tra i felici girotondi... E l'ondeggiar dei cavallucci di una giostra.
Poi... più nulla! Tutto implode nel nero pozzo del dolore, che chiude la mente E rattrappisce il cuore.
Gli stessi sguardi sorridenti ora tristi fan cadere... acide gocce di pianto sui maligni eroi di turpi olocausti neri... feroci... sanguigni E nefasti!
Il singhiozzar delle anime innocenti concede il perdono umano A chi... mai giustizia divina concederà L'assoluzione eterna.
Le gocce di pianto che cadono dal cielo si trasmutano in scintillanti lucciole d'argento ed a terra... sospinte dal tenue lamento del vento purificano i bianchi sepolcri infiorati di ghirlande di petali di rose!
Mai fu così forte per donna un sentimento che possente s'è insediato nel mio cuore... gonfio D'amore.
Vellutati I tuoi capelli neri fluenti cingon le tue spalle in una morbida E palpabile armonia.
Ed essi intorno... in cornice A modellar un delicato volto che un celestiale artista racchiuso nei mei sogni ne fece perfezione di beltà E colori.
Due grandi perle D'opale brillan tra il ritmico andare di due sinuose E delicate ciglia.
Assaporo tutto di te in un'estasiante silenzio tra un'eterea, dolce sensazione di mistica spiritualità.
Ti penso continuamente... intensamente E nel pensarti vorrei averti accanto E il sangue, come un fiume in piena, mi scorre vorticosamente nelle vene per poi tuffarsi nel lago del mio cuore che, contro il tempo scandisce I ritmi del mio amore.
Come vivida luce di fulgor di stella sei entrata in me svegliando con violenza I miei intorpiditi e dormienti sentimenti; ed allora, tesoro mio son divenuto, inconsciamente la tua preda E prima di rendermene conto sei riuscita a catturare la mia anima e il mio cuore.
Mai prima d'ora m'era accaduto che nello scriver per una donna comandasse il cuore alla mia mano tutto ciò solo per dirti... L'ultima e unica cosa... Barbara ti amo!
L'amore vero e puro è la linfa vitale cosmica che permea I nostri sensi in piacevoli flussi e riflussi di energie fluttuanti benefiche e positive. Senza di esso potremmo essere: un corpo con un'anima grigia, una natura senza colori, una musica senza suoni, dei fiori senza profumi, una rosa senza spine!