Ataviche rocce s'ergono al cielo dal partoriente seme d'una terra antica. Bocche di fuoco, fossili e cristalli erosioni e occultamenti nei secolari tempi.
Sinuoso ostenti una pacata ascesa... nodosi anelli dei millenari tronchi, rinfolti di pelo verde le tue braccia E dona ossigeno alla terra che circondi.
Distese ardenti di sabbia iridescente che bruciano sotto un sole torrido e cocente, oasi sperdute create dalla mente al calar di una notte fredda ed imminente.
Grandi distese acquose ove lo sguardo perde I suoi confini; negli ondeggianti riflessi d'argento, di un caldo e brezzoso sole, V'è un pullular di vita... tra spumeggiar di scoglio.
L'immensità che mi circonda permea la mia pelle ed io al tatto "assaporo" D'essermi compiaciuto in essa!
E quel benessere quel gran vociferare... di cui interiormente N'ebbi sentore.
M'indusse a maledir unicamente quell'antefatto di pensiero che con spirito puro E con candore mi collocò tra I falsi martiri d'amore.
quand'io nacqui avrei voluto che il ricordo non mi sfuggisse alla memoria... ma che tutto chiaro mi restasse; al fin che sol di quei momenti "per il sublimale miracolo di vita che sempre si rinnova" ...mi ricordassi!
Ma il mio incauto pensier libero gorgheggia ogni momento nel suo vorticar soffoca il lamento, S'alza e s'insinua a seminar sgomento con la sua triste nenia... A tributar tormento.
E la notte... come ogni notte... mi si rinnova il turpe amplesso E nella monotona e lenta mia agonia il nero spettro... mi strappa l'anima E la trascina via!
Quando il caldo abbraccio della notte ti farà assopire... addormentati e sognami amore mio. Ti risveglierai con il mio sorriso sulle tue labbra E con il mio amore nel tuo cuore.
E Adesso che sono qui, scopro tutti i miei pensieri. Mi ritrovo nel letto a pensare e a scrivere. Mi ritrovo a pensare Lei, che forse non sa. Troppo tempo dalla nostra ultima volta! Vorrei riviverla, riabbracciarla. Chissà se il destino, sarà gentile con noi. L'unica che mi fa dimenticare, L'unica che mi fa star bene, L'unica che è rimasta sempre, Nel mio cuore! Semplicemente l'unica.
Dall'aurora tu sorgi più bella, coi tuoi raggi a far lieta la terra, e tra gli astri che'l cielo riserra, non v'è stella più bella di te: Bella tu sei qual sole, bianca più della Luna, e le stelle più belle non son belle al par di te.
Che brutta Stella! Tutti i miei sguardi, i miei momenti, le mie fiducie, scomparsi! Non c'è più quella Stella che un tempo tanto illuminava il mio cammino! No, non è un temporale questo. Ma allora cos'è? Cosa può indurre una Stella a spegnersi così velocemente? Adesso è solo un buco nero, qualcosa di oscuro, di ignoto! Adesso non emane più luce, la cattura. Tutti quei miei bei momenti attratti dalla sua forza bruta. Momenti che non avranno più ritorno. Oh povero me, che tanto pregai per lei! Adesso dimentica, dimentica me, colui che ti ha scoperta, che ti ha curata. Addio, luce senza ritorno. Addio!