Mi trascino in punta di piedi dove emergono le mie parole dove mi abbandono nell'incanto di danze carnali dove i tuoi occhi seguono i miei movimenti nel sfiorarti nel toccarti preparandoti al mio tocco si! Preparare la tua anima e la tua pelle al mio fuoco
Io... forza ribelle di un fuoco che arde dove tu... non puoi domarmi sono il più maestoso dei tuoi fuochi dove tu stesso brucerai nel desiderio di avermi anche solo per un'istante.
Nano che vieni giù dai tuoi monti, che alle spalle hai lasciato i tuoi ponti. Ora ti attende una vita di guerra e di morte, devi combattere per la tua consorte. L'ascia è impaziente, vuole tagliare, Goblin e Orchi vuole ammazzare. Sono potenti, cattivi e pur tanti, Se ti colpiscon difficilmente la scampi. Ma con coraggio ti difenderai, tanti onori in cotal modo otterrai. Se finirai con onore combattendo, La tua gente ti adorerà piangendo. Tanto è d'obbligo nella vita la morte, a tutti quanti verrà cotal sorte.
Nella notte la luna si affaccia dai contorni dei balconi. L'ultime ali si stringono in nidi. L'albero ferma la chioma quando il vento va altrove. Il tram sosta non fa l'ultima corsa ha il vuoto. Ultimo il gatto che sfugge all'amore che fa capolino fra le lenzuola dorate pronte dal mattino. Nella notte la sosta è consentita anche per quel vagabondo che all'angolo silenzioso vacilla non vede più il mondo. Nella notte la luna si specchia su di un prato composto. Solo il sibilo del bruco che diventa farfalla fa diventare la notte ancora divina. Spera di colorare al risveglio come una fata turchina.
Nel suono del mare nelle parole del vento sdraiata in una spiaggia deserta, con quella musica, con quella canzone composta solo di parole naturali io sorrido e sono viva.
Sfoglio il libro dei miei pensieri leggo le pagine dei miei sogni recito le poesie delle mie speranze. Le affermazioni, gli interrogativi, i punti e le virgole: i sorrisi e le lacrime della mia vita.
Nel periodo più triste della mia vita, conobbi una donna meravigliosa, Tita...
per un anno patii le pene dell'inferno, però pregavo sempre il Padreterno...
Un malfattore voleva rubarmi mia figlia, una ragazza che è una meraviglia...
Piantavo rose bianche per mia figlia, le amava tanto, le odoravo quando lei non c'era, sbocciavano perché era primavera...
portavo le mie rose alla Madonna, bagnandole col pianto di una donna...
di una donna triste, di una donna affranta... di rose bianche era piena la mia pianta...
La Madonna capiva il dolore di una madre, e mi esaudì dal Cielo il Nostro Padre...
Dalla mia rosa ora è nata una rosellina... ora è felice la mia rosa, è stata forte la sua mamma... Dio, Ti ringrazio, ora scherzo con Tita... Le dico ora: la mia sofferenza mi ha reso ancor più buona...
Già prima operavo nel volontariato, con Tita tutto si è moltiplicato...
Riccardo Rossi tu esalti un uomo, ti vorrei presentare questa donna, Tita è meravigliosa... si adopera per tutti, aiuta tutti ma in silenzio, non fa mai l'eroina, anche se soffre, mette in pratica sempre quello che Gesù dice nel Vangelo...
non sappia la tua destra... nel fare il bene ora è la mia maestra.
Ho conosciuto la caparbietà nella vita Ho usato la caparbietà nella vita Cosa vuol dire e cosa comporta l'essere caparbi? Vuol dire essere tenaci, essere ostinati, cocciuti, portare le proprie idee in giro, lottare per le proprie opinioni e viverle fino in fondo. Comporta, l'essere a volte ammirati per la forza che metti in quello che fai e a volte essere criticati in un mondo che vuole farti essere solo un clone. E sapete cosa succede quando si incontrano due caparbi o meglio definiti teste dure? Tante risate miste a tante incomprensioni Tanti sorrisi misti a tanti momenti cupi Insomma: una viva confusione.
Ho aperto la finestra e sei entrato come un soffio di aria fresca Mi hai risvegliato l'anima Mi hai sorriso dolcemente Mi sono risentita viva Cercavo qualcosa per volare insieme a te Mi guardavo intorno e non riconoscevo più niente grazie ad un soffio: è nato il mio nuovo domani.