Poesie personali


Scritta da: Rosy Zangala
in Poesie (Poesie personali)

Passeggia con me ti farò conoscere la mia terra

Passeggia con me ti farò conoscere la mia terra
Ti presenterò alle acque limpide del mare
Così cristallino, così nitido
Con i suoi fondali pieni di pietre preziose
Ti accomoderai sulla riva
Con le onde che ti inseguiranno e
Con la sabbia color oro che ti
Avvolgerà fra le sue braccia.
Appena alzerai lo sguardo
Verrai attratto da lei
così imponente, maestosa che ti ammalia
con il suo cocuzzolo innevato e la sua fumata abile
ed avrai voglia di incamminarti per vedere meglio.
Si appresterà ad esibire la sua possenza e la sua tranquillità
Il suo paesaggio verde boschivo
E poi...
A pochi passi
Qualcosa di favoloso
la sensazione di essere in un altro pianeta
un paesaggio lunare, strano irreale.
Il mio mare e la mia montagna
Sicuramente si innamoreranno di te
Perché tutto qui ricorda te
Anche se qui tu sei mai stato
Tutto è come te, contraddittorio
Vivo, stravagante ma al contempo equilibrato,
fiero, stoico, timido ma forte.

Passeggia nella mia terra ti farò conoscere me.
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    Scritta da: Massimiliano Diana
    in Poesie (Poesie personali)
    L'ascia dei monti riecheggia nel vento,
    incanti di elfi ne ignorano il canto.
    Flauti di gnomi che turban la quiete,
    angeliche voci che paiono liete.
    Uomini armati portan le spade,
    sembra non abbiano aura dell'ade.
    Grandi son l'ombre che volano in cielo,
    candide nubi lo rivetono a velo.
    Orde di orchi arrivano in campo,
    nelle caverne si perdon nel tempo.
    Ora gli eserciti, sette sono pronti,
    alle pendici oscure di grandi monti.
    Un urlo, un grido, o forse un errore,
    le razze son pronte a morir con onore.
    Un era, un giorno, o pochi minuti,
    La guerra finisci con due sopravvissuti.
    A razze distinte essi appartengono,
    da diverse regioni essi vengono.
    Han combattuto una dura battaglia,
    con spade, elmi, e cotte di maglia.
    Son molto amici e avanzan tra i monti,
    ove assieme crearon i Bisonti.
    Tra queste valli vengono ad alloggiare,
    città e stirpi poteron creare.
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      Scritta da: Nadia OOO
      in Poesie (Poesie personali)

      Danza di fuoco

      Mi trascino
      in punta di piedi
      dove emergono
      le mie parole
      dove mi abbandono
      nell'incanto
      di danze carnali
      dove i tuoi occhi
      seguono i miei movimenti
      nel sfiorarti
      nel toccarti
      preparandoti
      al mio tocco
      si! Preparare
      la tua anima
      e la tua pelle
      al mio fuoco

      Io... forza ribelle
      di un fuoco che arde
      dove tu... non puoi domarmi
      sono il più maestoso
      dei tuoi fuochi
      dove tu stesso
      brucerai
      nel desiderio
      di avermi
      anche solo per un'istante.
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        Scritta da: Massimiliano Diana
        in Poesie (Poesie personali)
        Nano che vieni giù dai tuoi monti,
        che alle spalle hai lasciato i tuoi ponti.
        Ora ti attende una vita di guerra e di morte,
        devi combattere per la tua consorte.
        L'ascia è impaziente, vuole tagliare,
        Goblin e Orchi vuole ammazzare.
        Sono potenti, cattivi e pur tanti,
        Se ti colpiscon difficilmente la scampi.
        Ma con coraggio ti difenderai,
        tanti onori in cotal modo otterrai.
        Se finirai con onore combattendo,
        La tua gente ti adorerà piangendo.
        Tanto è d'obbligo nella vita la morte,
        a tutti quanti verrà cotal sorte.
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          Scritta da: Marcella Colaci
          in Poesie (Poesie personali)

          Nella notte

          Nella notte la luna si affaccia
          dai contorni dei balconi.
          L'ultime ali si stringono in nidi.
          L'albero ferma la chioma
          quando il vento va altrove.
          Il tram sosta non fa
          l'ultima corsa ha il vuoto.
          Ultimo il gatto che sfugge
          all'amore che fa capolino
          fra le lenzuola dorate
          pronte dal mattino.
          Nella notte la sosta è consentita
          anche per quel vagabondo che
          all'angolo silenzioso vacilla
          non vede più il mondo.
          Nella notte la luna si specchia
          su di un prato composto.
          Solo il sibilo del bruco
          che diventa farfalla
          fa diventare la notte
          ancora divina.
          Spera di colorare
          al risveglio
          come una fata turchina.
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            Scritta da: SalvoJohn
            in Poesie (Poesie personali)

            Caro Riccardo

            "Dante Alighier, s'io son buon begolardo..."
            Prendo la penna e scrivo a te, Riccardo.

            Sei colto, tu conosci Dante e Cecco,
            Apri le orecchie e chiudi bene il becco...

            Oggi ti sfido a singolar tenzone,
            e forse poi ti scrivo una canzone...

            Scrivo, come un giullare, un canzoniere,
            Dicendo delle cose veritiere...

            Tu credi a questo Dio, caro Riccardo,
            È un idolo pagan falso e bugiardo.

            Santi ormai non ce n'è su questa terra,
            e a chi vuol fare il santo io faccio guerra...

            Questo tuo caro santo è innamorato...
            Dimmi: sta dando addio al celibato?

            Sposato avea Madonna Povertà...
            Viveva sol facendo carità...

            Non è facil l'amore a un missionario,
            Anche se spesso va in un seminario...

            Forse è un santo un po' particolare...
            Aiuta tutti e non sa cosa fare...

            Forse lui sta facendo un lebbrosario...
            Prego per te e dico il mio rosario...

            Un rosario di preci, auguri e motti,
            che poi farò cantar a Jovanotti...

            Lui dice che fa tutto a fin di bene...
            Tante donne per lui soffron le pene...

            Soffrii anch'io le pene dell'inferno,
            Ma infine mi aiutò il Padre Eterno.

            Mi disse un giorno un vecchio sacerdote
            "Se cerchi santi, torni a mani vuote".

            Io giravo, perché cercavo un santo...
            Volevo far sentire a lui il mio canto...

            Il canto di una madre disperata...
            Sembravo la Madonna Addolorata.

            Ma questo santo sempre mi sfuggiva...
            Si nascondeva, ma io fui giuliva
            quando alla fin con lui riuscii a parlare
            gli dissi cose per lui tanto amare...

            I veri santi non temono una donna
            anche se ha i pantaloni e non la gonna.

            Lui dice di aiutar troppe persone!
            Sfido anche lui a singolar tenzone!

            Dì al tuo idol, Riccardo, che mi scriva,
            Anche se io sono una donna schiva.

            Mi scriva lui, di getto, una canzone,
            la canterà di sera al mio balcone...

            Riccardo, ciao, per ora chiudo il canto.
            Tu và a baciare i piedi a questo santo.
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              Scritta da: SalvoJohn
              in Poesie (Poesie personali)

              A Tita

              Nel periodo più triste della mia vita,
              conobbi una donna meravigliosa, Tita...

              per un anno patii le pene dell'inferno,
              però pregavo sempre il Padreterno...

              Un malfattore voleva rubarmi mia figlia,
              una ragazza che è una meraviglia...

              Piantavo rose bianche per mia figlia,
              le amava tanto,
              le odoravo quando lei non c'era,
              sbocciavano perché era primavera...

              portavo le mie rose alla Madonna,
              bagnandole col pianto di una donna...

              di una donna triste, di una donna affranta...
              di rose bianche era piena la mia pianta...

              La Madonna capiva il dolore di una madre,
              e mi esaudì dal Cielo il Nostro Padre...

              Dalla mia rosa ora è nata una rosellina...
              ora è felice la mia rosa,
              è stata forte la sua mamma...
              Dio, Ti ringrazio, ora scherzo con Tita...
              Le dico ora: la mia sofferenza mi ha reso ancor più buona...

              Già prima operavo nel volontariato,
              con Tita tutto si è moltiplicato...

              Riccardo Rossi tu esalti un uomo,
              ti vorrei presentare questa donna,
              Tita è meravigliosa...
              si adopera per tutti,
              aiuta tutti ma in silenzio,
              non fa mai l'eroina,
              anche se soffre,
              mette in pratica sempre quello che Gesù dice nel Vangelo...

              non sappia la tua destra...
              nel fare il bene ora è la mia maestra.
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