Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)

Canto di un fuggiasco

Canto di un fuggiasco
Lento in cammino andavo eremo
Cercando pace dai gemiti
Che or la vallata ornan
E il core mio spauran.

Di lontan vidi sorger il Canchero
Mentre il buio e sì misera
E povera luce brillante
Il pensier mio reser cadente.

Gli occhi piangon e lenti gemono
Pel destin loro, avverso ordine
Di un leggiadro divin spirto.
E già è notte, e mi foggio irto.

Or mi ritrovo alla vigilia
Del dì temuto che or postero
Mi accompagnerà all'incontro
Col paese che più sarà uno scontro

E temo forte il morir languido
Che si propina or impossibile
Da esser cauto ingannato
E lento e insicuro superato.
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    Scritta da: Alfio Tetto
    in Poesie (Poesie personali)

    Detto e Ridetto

    Oggi e domani nuovi amici...
    Foreste di mani ed orchestre di voci...
    Suoni, colori in chiavi e accordi.

    Girasoli vivi che salutano la luce...
    becchi in cerca d'acqua nelle pozzanghere...
    frasi uguali tra persone e mai mutate nei secoli...

    In tutte le lingue, negli sguardi di persone diverse...
    sempre uguale pieno d'emozione...
    si volta pagina, inizia un nuovo amore.

    Primavera... è soltanto primavera...
    ed io la sento arrivare, anche se ancora distante...
    La sento chiamarmi...
    lo so perché mi sento più vivo di ieri...
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      Scritta da: Alfio Tetto
      in Poesie (Poesie personali)
      Il mio dire è cielo, il mio fare è musica, l'incanto travolge e manifesta il mio intenso io, né parole, né bui colori.
      Acqua e luce la mia vita, sole e note il mio respiro, amori travolgenti che rafforzano il mio cuore, solo la musica lo rasserena, lo appaga, lo coccola e lo avvolge in se, un abbraccio che riscalda e che fa dell'uomo un sognatore.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)

        L'uomo senz'ali

        Mancano le ali a questo giorno
        fatto di irascibili fantasmi:
        i cavalli nitriscono nel vento,
        i tetti coprono sogni non detti,
        le macchine sputano veleni,
        gli uomini camminano in silenzio.

        Mancano i colori della speranza
        in questa strada povera di odori:
        le finestre hanno vetri rotti,
        le porte non hanno chiavistelli,
        le scale salgono nel vuoto,
        i bimbi muoiono di tristezza.

        Il futuro é appeso a un fucile,
        la storia non ha più cuore:
        la donna trascina la vergogna,
        i vecchi muoiono in silenzio,
        i giovani parlano coi murales,
        il sesso é la nuova violenza.

        Quando voleremo sui bianchi pegasi
        uccidendo i vecchi fantasmi?
        Quando distruggeremo i labirinti
        di una politica senza morale?
        Quando l'uomo sarà maturo
        il mondo avrà le sue ali.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)

          Due occhi nella notte

          Due occhi hanno acceso la notte
          in questo silenzio di penombra:
          l'anima gioca a nascondiglio
          con il corpo divino, ma d'argilla.

          Si muovono misteriose le ombre
          venute da labirinti di cuori umani:
          non ci sono voci mitologiche
          appese al filo della mia Arianna.

          Due occhi accendono il buio
          su questa pelle di Minotauro:
          le sibille escono dalle grotte
          con un oracolo da salvare.

          Non ci sono più lievi bisbigli
          in questo angolo della notte:
          c'è solo una voce di donna
          nel viso di un bimbo che dorme.

          Due occhi hanno acceso la notte,
          il silenzio matura l'aurora:
          il labirinto ha forma di cuore,
          l'oracolo è una rosa aperta.
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            Scritta da: Gloria Levrini
            in Poesie (Poesie personali)

            Ombre immortali

            Come ombre scure siamo all'orizzonte
            Con figure dipinte sopra la fronte
            Gli occhi sgranati non tengon paura
            Che l'attacco giunga dall'altura.
            Un corno si ode in lontananza
            E va gridando "Inizia la danza!".
            Suono di spade e guerrieri a terra:
            Fino la morte combatteremo 'sta guerra!
            Mai nessuno potrà conquistare
            Questo villaggio senza pagare
            Proteggeremo le nostre mogli
            Con il sangue e la spada snudata
            Fino a quando non saremo spogli
            Di ogni vita o qualsiasi fiatata.
            Cala il sole e con esso la guerra
            Con l'ultimo attacco che giunge a buon fine;
            Padroni ancor noi siamo di questa terra
            Nessuno potrà mai cancellar questo confine
            Inizian le danze per il lieto fine.
            Mentre ancor il glorioso corvo
            Vola sul campo ancor stravolto
            Volteggian le genti attorno al focolare
            Con gli occhi socchiusi all'immenso splendore
            Finché il sole inizia a destare
            Lo scuro cielo dal suo lungo sopore.
            Così noi ancor oggi viviamo in questo posto
            Accogliendo con gioia gli amici
            Ma respingendo con forza i nemici
            Che mai potran violare
            Il nostro Sacro Bosco
            Dove un tempo splendeva
            Il nostro luminoso Fuoco.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie personali)

              L'addio

              Ti abbraccio perché non ti vedo
              che a tentoni, accecato
              dai tuoi stessi occhi in me conficcati
              per cui non so
              se sia mio o tuo questo piangere:
              amati giorni
              che non ci hanno ricambiato l'amore
              e sono
              una frattura indicibile: i denti
              stringono un grido, il pugno
              anche più forte stringe
              l'indimenticabile carezza che ti davo
              come una moneta scaduta
              ... per un amore così breve perché,
              mio Dio,
              questa notte eterna e il filo che traluce
              sulla remota ferrovia d'illuminati
              treni che ormai corrono nel nulla?
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie personali)
                È là,
                dove si annullano i miei umani perché,
                che rispondo sì
                a Chi non chiede nulla,
                ma mi ama in tutto ciò che sono.

                Ed anche ora,
                nello specchio delle miserie
                di questa vita...
                Cammino silenziosa,
                per coglierne le infinite parole.

                Ho lottato con il mondo,
                perché l'arrendermi in Te,
                era la mia più fragile paura.

                Ed ora li vedo e mi vedo.

                Eccoli:
                i cocci del mio io,
                spezzato.

                Nelle tue mani,
                perle della collana più preziosa
                Nei miei occhi,
                lacrime come rugiada,
                a bagnare un giorno nuovo.

                A Te,
                che sei la mia Speranza
                e l'unica certezza nel mio incerto andare.

                A Te,
                che illumini le ombre
                della mia vita
                e scaldi le mie giornate senza sole.

                Perché questo vivere
                non sia un incedere sterile,
                ma un nascere
                e un rinascere ancora
                E sempre.

                A Te,
                io guardo e prego,
                assaporando briciole
                di eternità.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Amore

                  Amore, sogno soave.
                  Turbamento atavico d'ogni creatura.
                  Genesi di vita.
                  Nutrimento precipuo, illusione perpetua.
                  Passione immacolata.
                  Purezza vigorosa.
                  Vigorosa spinta di umane battaglie.
                  Eterno, effimero
                  patrizio, plebeo
                  albionico, asiatico.
                  Bramosia selvaggia di carezzevoli membra.
                  Amore, sogno leggiadro.
                  Amore, sogno fatale.
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