Poesie personali


Scritta da: Salvatore Messina
in Poesie (Poesie personali)

Animali Santi

E venne verso di te
il mestierante.
Leggero aveva il passo lento
dell'attentatore.
Ghigno malefico inquisitore
l'uomo in bianco aveva, vivisettore.
Giocoso l'accogliesti
scodinzolante
candido il manto
degli innocenti
Le mani leccasti al delinquente;
atti d'amore, questi, e d'amicizia antica.
Il bruto s'avvinghiò sul tuo mantello,
un lampo fu, una saetta:
e ti prese la libertà le carni.
Vivisettore
squallido abitante di laboratori,
di stabulari, di scantinati doloranti.
Manipolatore infame di viscere vive, palpitanti.
Fredda e ottusa è l'opera tua di morte
d'animali amici, animali santi:
scannati, segati, trapiantati, eviscerati, decerebrati,
scuoiati, bolliti, arrostiti vivi ed infine,
come il Cristo crocifissi.
Inutile si rivela il genio tuo assassino,
ricercatore del nulla, nemico dell'uomo e della tua imbecillità.
Col pane del sangue e della morte nutri i figli tuoi?
(saran vampiri! )
lugubre ricompensa dell'arte tua nefanda:
padre, barone e santità
T'acclamano governi erranti, t'incoraggia all'assassinio e ti benedice il Papa, la chiesa, gli incivili, gli ignoranti.
Mio è il disprezzo e la tua morte
Gli animali martiri, povere creature, guardano
all'amico, al santo buono.
S'affidano a Francesco, ai protezionisti
e a tutti i santi.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Un flauto all'ombra d'un cipresso
    scolpisce note d'umana sinfonia.
    Viene il vento a lavare la memoria
    racchiusa in un orizzonte di Castiglia.

    La musica riempie le caverne del tempo,
    galoppa sui bianchi cavalli dell'apocalisse,
    scivola su fresche cascate dell'anima,
    commuove il pellegrino che abbiamo dentro.

    Il flauto matura i suoni della notte
    sotto un cipresso alto nel cielo.
    Pochi ascoltano la voce del mondo
    camminare sul sentiero dei morti.

    Cresce nell'ombra la vecchia luna,
    illumina il volto triste d'una donna.
    Il flauto rallenta dolce il suo ritmo
    nel sogno dell'uomo che dorme.

    Una notte in attesa del parto,
    un flauto all'ombra d'un cipresso,
    un mondo rifatto più tenero
    in un uomo senza tristezza.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie personali)

      Fausto Coppi

      La tua vita è un battito d'ali
      che volteggia sulla scia di un sogno.

      Un cieco vide le tue vittorie,
      toccò il tuo corpo:
      le tue mani divennero manubrio,
      i tuoi piedi pedali,
      le tue gambe stantuffi
      ed iniziasti a volare.

      Discepolo del vento,
      ciclista solitario
      con l'anima iridata,
      vincente oltre l'impossibile...

      Rotaie torinesi color morte,
      Coppi senza Coppi,
      correre per esistere,
      superare per raggiungersi,
      l'infinito bianco celeste.

      Dama bianca in scacchiera di sofferenza,
      caimani e legulei divorano la tua vita,
      scimitarre d'ipocrisia,
      tappe tormentate.

      Un nuovo Fausto nasce,
      la corsa verso la fine,
      l'Africa uccide il tuo presente...

      ... e noi siamo qui,
      uomini soli mai al comando,
      a macinare ricordi in salita,
      ascoltando il tuo battito d'ali
      nella gloria immortale.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie personali)
        Che notte, quella notte,
        e che bambole incontrasti
        in una Chicago in riva al Po
        che rifletteva colori jazz
        della tua anima inquieta.
        Guarda che luna,
        sorride a bulli e pupe
        con la tua voce
        che smeriglia, leviga... incanta.
        Una Thunderbird rosa,
        come l'alba del tramonto,
        la strada distrugge il presente...
        e noi piccoli eroi dal wisky facile
        saremo ad ascoltarti nei cieli dei bar,
        per ritrovarti al fondo di un ricordo.
        Vota la poesia: Commenta