Avvolgiti nell'armonioso muoversi del vento, che può accarezzare un fiore o scuotere un secolare, e anche se non puoi far nulla, comunque stai facendo qualcosa; senza poterlo inchiodare...
Ti dico grazie. Mi abiterai lungo il corso delle età fino a quando tempo esisterà e fino a quando spazio sarà occupato. Non sei materia e non mi consumi, sei spirito e mi alimenti e sarai il mio cibo fino alla morte dei secoli.
Da una impalcatura improvvisata sentenzia incravattato il bel paese redige bandi e pergamene medaglie un po' stonate nobili signori e cavalieri presenzia monsignore l'usciere il corazziere l'unto protocollo di stranieri
non vado oltre
e già il nostro è un bel paese civile ospitale pieno di chiese di santi stupratori con al culo mille pezze?
Vola una colomba cittadina su tetti di case abbandonate. L'ultima voce della notte le tocca le ali nel vento. I cipressi rompono l'orizzonte austeri e pieni di tristezza. Da vetri appannati di silenzio una vecchia mastica amarezza.
Il cielo si tinge di grigio chiaro, la luce scende lenta sulla strada, un passero guarda da un ramo il giorno che avanza senza parlare. Su pareti da tempo scalcinate un volto d'uomo si va spegnendo coi colori d'un murales a doppio senso.
Vola anche il passero dal ramo: la colomba segue il suo viaggio su tetti senza fumo delle case. Aspetta quella mano di pane sul balcone d'una casa rossa con una vestaglia al vento, i capelli bianchi per l'attesa e una voce che prega dentro.
Guardai: non c'era un uomo dissi col profeta scrutando l'orizzonte.
Il corpo era fatto di dolori, l'anima era piena di stupore, le mani accarezzavano un'ombra uscendo silenziosa dalla grotta.
Non c'era un uomo quella sera quando il silenzio esplodeva rompendo i cristalli del corpo, le mani cercavano un appiglio nell'azzurro di un cielo rotto.
Guardai: non c'era un uomo né un profeta per darmi una mano nel deserto di idoli abbandonati, in quella discoteca accesa a ritmi di geometrie umane.
Nel deserto le rose sono di pietra, i giardini sono un'illusione, i fiori sbocciano con la luna maturando al passo dell'uomo.
Guardai: non c'era un uomo e nascosi il volto fra le mani.