Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)

Fausto Coppi

La tua vita è un battito d'ali
che volteggia sulla scia di un sogno.

Un cieco vide le tue vittorie,
toccò il tuo corpo:
le tue mani divennero manubrio,
i tuoi piedi pedali,
le tue gambe stantuffi
ed iniziasti a volare.

Discepolo del vento,
ciclista solitario
con l'anima iridata,
vincente oltre l'impossibile...

Rotaie torinesi color morte,
Coppi senza Coppi,
correre per esistere,
superare per raggiungersi,
l'infinito bianco celeste.

Dama bianca in scacchiera di sofferenza,
caimani e legulei divorano la tua vita,
scimitarre d'ipocrisia,
tappe tormentate.

Un nuovo Fausto nasce,
la corsa verso la fine,
l'Africa uccide il tuo presente...

... e noi siamo qui,
uomini soli mai al comando,
a macinare ricordi in salita,
ascoltando il tuo battito d'ali
nella gloria immortale.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)
    Che notte, quella notte,
    e che bambole incontrasti
    in una Chicago in riva al Po
    che rifletteva colori jazz
    della tua anima inquieta.
    Guarda che luna,
    sorride a bulli e pupe
    con la tua voce
    che smeriglia, leviga... incanta.
    Una Thunderbird rosa,
    come l'alba del tramonto,
    la strada distrugge il presente...
    e noi piccoli eroi dal wisky facile
    saremo ad ascoltarti nei cieli dei bar,
    per ritrovarti al fondo di un ricordo.
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      Scritta da: Salvatore Messina
      in Poesie (Poesie personali)

      Dei figli miei

      È sera
      con gli occhi, con la mente,
      in te sovrano ed assassino
      s'addormono i peccati
      l'infami tuoi pensieri consacrati
      dei bimbi il corpo dilaniato offeso
      eviscerato inquisito ripudiato
      il sacro latte di tua madre
      quello che hai infangato
      ma
      dei figli miei
      quelli che hai stuprato
      quale altro Dio dalla croce
      me li depone.
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        Scritta da: Lilia Bortolaso
        in Poesie (Poesie personali)

        Inutili rimpianti

        Come una conchiglia perlata di bianco
        il suono remoto di cose lontane
        la voce di ciò che vorresti
        ma che non vuoi raggiungere.

        I rimorsi, i pianti
        del latte versato l'inutile pianto
        il sapere che puoi
        l'orrore di costringerti a non arrivare

        E vivere in un mondo di rimpianti
        attimi di illusione, di speranza, di ottimismo
        che lentamente affondano
        nell'abisso della realtà.

        Schiavo di te stesso
        progioniero di una coscienza nemica
        chiuso a chiave in una strada
        senza via d'uscita.
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