E noi siamo qui, davanti ad un drago dalle fauci serrate, che divorava operai e oggi sputa dolore, cravatte d'amianto su facce cromate torniscono frasi di circostanza. E noi siamo qui, senza passato e senza presente, davanti a cancelli chiusi come il nostro futuro.
Non importa se hanno deciso di non farti volare verso la gloria prossima orientale. Il tuo nome è scritto a caratteri indelebili nella storia e in noi tutti amanti del bello, che sogniamo urlando rabbia perché non si è avverata l'unica realtà capace di farci sognare.
È sera con gli occhi, con la mente, in te sovrano ed assassino s'addormono i peccati l'infami tuoi pensieri consacrati dei bimbi il corpo dilaniato offeso eviscerato inquisito ripudiato il sacro latte di tua madre quello che hai infangato ma dei figli miei quelli che hai stuprato quale altro Dio dalla croce me li depone.
Sto aspettando nella mia dolce prigione ora che tutto attorno è spento ascoltando suoni oscuri che più non mi danno tempo ma alle due arriva e mi porta al green day side ormai il tempo ha bloccato la sua dimensione.
Oggi e domani nuovi amici... Foreste di mani ed orchestre di voci... Suoni, colori in chiavi e accordi.
Girasoli vivi che salutano la luce... becchi in cerca d'acqua nelle pozzanghere... frasi uguali tra persone e mai mutate nei secoli...
In tutte le lingue, negli sguardi di persone diverse... sempre uguale pieno d'emozione... si volta pagina, inizia un nuovo amore.
Primavera... è soltanto primavera... ed io la sento arrivare, anche se ancora distante... La sento chiamarmi... lo so perché mi sento più vivo di ieri...
Il mio dire è cielo, il mio fare è musica, l'incanto travolge e manifesta il mio intenso io, né parole, né bui colori. Acqua e luce la mia vita, sole e note il mio respiro, amori travolgenti che rafforzano il mio cuore, solo la musica lo rasserena, lo appaga, lo coccola e lo avvolge in se, un abbraccio che riscalda e che fa dell'uomo un sognatore.