Poesie personali


Scritta da: Leonardo Manetti
in Poesie (Poesie personali)

Una poesia per mio nonno

Ti piango in solitudine,
all'improvviso arrivi
all'ombra di un ulivo.
Ti vedo sul cammino
di una giornata colorata
da pennellate di salici.
Rincorro le tue mani,
veloci scorrono sui filari
di viti pronte a germogliare.
Guardo le tue rughe,
solchi di semine
distese di frutti.
Dipingo il tuo volto
sorridente all'aurora
ramata dal tuo sapere.
Ti scrivo sulla terra
spargendo briciole di zolle
nel cielo luminoso.
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    Scritta da: Myškin
    in Poesie (Poesie personali)

    La tela

    Attraverso filtri chimici
    riesco a scriverti
    che dalla tela del ragno
    solo i sogni riescono a scappare,
    ed anche vecchi risentimenti
    per quello che ci hanno fatto
    ed è passato inosservato.
    Errori imperdonabili da perdonare
    quelli inaccettabili da accettare,
    senza vincita né perdita,
    perché solo il ragno sta a giocare.
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      in Poesie (Poesie personali)

      In ricordo di un'amica

      Ricordare l'istante, il volto gioviale,
      è fonte d'amore per chi la conobbe;
      messaggio di pace che resta ben saldo
      nel cuor dei mortali,
      di chi la rivive come mamma devota,
      come moglie... speciale.

      Ricordare la donna che
      affronta in giustizia il duro cammino è onore e saggezza,
      pensiero indelebile di grazia e beltà
      che io ed ognuno serbiamo con garbo
      nell'animo affranto da evento lontano,
      ma sempre pulsante...

      ricordare la mamma è fonte di gioia per quanti la vissero
      e la ammirano ancora:
      nel tempo che scorre inesorabile;
      nell'occhio che instancabile cerca il suo sguardo;
      nel pianto nostalgico e nel tatto
      che tenta di continuo un pur minimo contatto;
      nel flebile olfatto che cerca incessante
      l'inebriante profumo dei giorni ormai andati;
      visione perenne d'un luminoso miraggio,
      d'un tenero omaggio impresso per sempre
      nel sorriso immortale che ritrae dolcezza;
      nel saluto gradito inviato con fierezza.

      Ricordare è un po' sperare;
      ricordare è un po' gioire;
      tornare a sentire
      chi lasciò questa valle
      talvolta oscura e fredda
      talaltra chiara ed assolata.

      "Nei ricordi del cuore si cela il segreto
      d'una esistenza più lieta;
      magia d'un sogno che mai e poi mai fine avrà
      e che giornalmente vivrà
      di tenerezza e di umanità;
      nella calda quanto luminosa eternità".
      Composta venerdì 20 ottobre 2017
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        Scritta da: venerebionda
        in Poesie (Poesie personali)

        L'albero d'oro

        C'è un albero d'oro
        nella radura.
        Mani
        le sue radici,
        raccolgono
        il sale della terra.
        Candide perle
        i suoi frutti.
        Gocce di luna
        portate dal cielo.
        Lacrime lasciate
        dal mare.
        Le antiche radici
        non corrotte
        dalle stagioni.
        Il suo profilo nel vento
        ti somiglia.
        La sua mistica pace
        ti entri nel cuore.
        La sua grandezza
        riempia la tua vita.
        Composta giovedì 12 ottobre 2017
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          Scritta da: Rosita Matera
          in Poesie (Poesie personali)

          L'infinito in una foglia

          Sulla casa gialla, in fondo alla strada
          il tetto fa giochi di colore col cielo acceso.
          E non una nuvola nell'occhio suo sereno,
          oggi ha un cuore di limpida schiettezza.
          Sul fondo del bicchiere galleggia la foglia
          in un autunno che cade
          nel fango e poi rinasce.
          Tra i segni d'una foglia io vi leggo la vita
          e il suo romanzo fragile e tenace,
          la vita non finisce nel giro di un autunno ma sa rinascere dal suo cuore lieve ed immortale.
          Il viaggio della vita è una parabola in crescendo
          che il cielo trattiene nel suo occhio millenario,
          tra i rami si cela una sorgente
          perché oggi ho visto l'infinito in una foglia.
          Composta lunedì 16 ottobre 2017
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            Scritta da: Marta Emme
            in Poesie (Poesie personali)

            Il pidocchioso

            Sulla capa grufolava* (il pidocchio),
            tra i ciuffetti* (di capelli) si spostava
            nella selva* (capigliatura) conquistata*
            (infestata) e pur si domandava se una
            testa di cazzo è più degna di strapazzo,
            che, nel caso, sapeva come fare per
            render più bestiale il suo costante
            pizzicare* (sono ematofagi). La testa
            di un uomo spocchioso ha qualcosa
            di mostruoso, giacché è il più grande
            pidocchioso* (miserabile) per ogni
            singolo episodio che alimenta nel
            mondo l'odio.
            Composta martedì 10 ottobre 2017
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              Scritta da: Antonio Recanatini
              in Poesie (Poesie personali)

              Il pettegolezzo

              Il pettegolezzo ha un volto molto simile
              a quello di un castoro,
              le ali teatrali dei polli
              e due gambe simili a due zampe di maiale.
              Il pettegolezzo trionfa dove latita il sapere e
              gode di nascosto
              che tutti sappiano tranne l'accusato!
              Il pettegolezzo facilita la vita dei mediocri
              sorregge la viltà degli opportunisti e
              punta il dito su chi non balla la stessa danza.
              Tutto grasso che cola, ipocrisia fasciata dalla malafede.
              Il pettegolezzo è malvagio
              parla prima di pensare
              e giudica prima di conoscere.
              Un buon pettegolo tiene ancora banco
              dove un tempo si smarrì la memoria
              e ogni cretino potè definirsi o dio o re.
              Una mandria di pettegoli equivale
              a una mandria di fascisti...
              Il pettegolo nasce per spiare
              perché o si è uomini o si è spie.
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