Poesie personali


Scritta da: Antonio Recanatini
in Poesie (Poesie personali)

Quel che è stato

Quando l'orizzonte si offusca,
quando s'alza quel vento gelido
che proviene dal mare,
quando la notte è così buia
da rendermi inutile,
io provo a pensarti.
A volte, ho provato a chiamarti,
urlando all'aria.
Vorrei raggiungerti e
portarti indietro,
vorrei un sole meno amaro,.
Vorrei non consolarmi
con quel che è stato.
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    Scritta da: Antonio Recanatini
    in Poesie (Poesie personali)

    L'onestà della poesia

    Io oltre quel muro non vedo,
    non colgo i colori, ma sento.
    Posso immaginare, ma non vedo.
    Posso soffermarmi sulle voci
    considerare le mie emozioni
    abbattere la mia deformazione,
    curare il bello innanzi, ma non vedo oltre.
    Comunque la metta, comunque la giri
    Io oltre quel muro non vedo e
    se il mio sentire non modellasse il volume
    potrei dormire come un bambino,
    potrei piangere come un bambino.
    Io oltre quel muro non vedo
    Vagheggio, stimo con la fantasia,
    adatto la mia coscienza, sogno,
    ballo e canto, scrivo, correggo, riscrivo.
    Io, comunque, oltre quel muro non vedo.
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      Scritta da: Antonio Recanatini
      in Poesie (Poesie personali)

      L'Italia mai nuova

      Case diroccate, case evacuate,
      case crollate, case derubate...
      L'Italia è un compromesso alla luce del giorno,
      davanti ai figli che giocano, davanti al sole che torna.
      Un palcoscenico di scorretti, un palcoscenico di inetti,
      profuma d'incenso, profuma di assenso
      e tra i caldi risvolti fuma il nuovo appello.
      Case scioccanti, case viaggianti,
      case briganti, case brillanti...
      L'Italia è un patrimonio mai restaurato,
      un vortice di luci soffuse, di guardoni al sole
      e mentre m'assale in petto di nuovo il rancore,
      rivedo colletti bianchi, rivedo colletti neri.
      Nulla è mai cambiato, tranne l'illusione,
      tranne la certezza d'essere ladri senza rubare,
      onesti e fieri solo quando si può comperare!
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        Scritta da: RussEllE
        in Poesie (Poesie personali)

        Oltre il passato

        Il passato è quell'ingranaggio in cui rimani incastrata, come Ulisse con le sirene,
        il suo richiamo è possente.
        Scegliere di non voltarsi è doloroso, umanamente quasi impossibile,
        e lui lo sa e se la ride...
        il passato.
        Sbeffeggia l'immaturo presente
        mostrando la sua arte raffinata dell'imporsi sempre e comunque
        senza neanche mezzi ne circostanze precise
        basta un profumo, un bagliore, un suono,
        una voce, un contesto qualunque ed è fatta
        le sue prede vi affogano con lo sguardo e ci inzuppano il cuore.
        Come spalancare una finestra nell'oceano.
        Occorre molta cima e nodi ben fatti per non seguirlo,
        per non perdersi, per tornare indenni alla propria Itaca e lasciarsi accogliere dal futuro.
        Composta martedì 27 giugno 2017
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          Scritta da: Aquilablu59
          in Poesie (Poesie personali)

          Meraviglia

          Resta intatto nei miei pensieri,
          come un sogno nei desideri.
          Acqua che scorre inesorabilmente,
          ieri, oggi, domani, per sempre.
          Custodisci in te, nel tuo cuore,
          quel sogno, chiamato amore.
          Vola nel vento,
          non ti fermare.
          Guarda il tramonto che deve ancora arrivare.
          Tuffati in quell'alba che aspetti da sempre.
          Non arrenderti, non indietreggiare.
          Trai la forza da ciò che è stato.
          Partecipe di ciò che sarai.
          Tuo è il tempo della tua vita.
          Tieniti stretta all'emozione.
          Sabbia imperfetta, nella tempesta,
          la vita è questa, gioia e dolore.
          Sorprenditi sempre, la meraviglia è dentro di te.
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            Scritta da: Aquilablu59
            in Poesie (Poesie personali)

            Ottusità

            Lasciami nell'odore dell'amore,
            persa nel sentimento dell'emozione.
            Prosegui nel cammino della tua vita,
            non girarti, non chiederti perché,
            questa fortuna sia toccata a te.
            Uomo distinto nella tua falsità,
            che ho amato con sincerità.
            Tu cosparso di eco e di stupitidà,
            ti sei perso nei meandri della tua ottusità.
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              Scritta da: A. De Benedictis
              in Poesie (Poesie personali)
              Spandi e incrini essere.
              La meta frammentata
              distende le tue forze.

              Acufene d'anima
              sento
              e tale e tanti aghi
              bruciano ronzii.

              Il passo lento e
              trascini tristezza.

              Riciclata felicità
              mostri, di pirandelliane
              maschere che vesti.

              Striature che se mostrate
              infrangono
              pallide verità.

              Degno e sogni
              ché sto amor
              non sfugga
              invano.
              Composta giovedì 12 ottobre 2017
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