Poesie personali


Scritta da: Emiliano Bruni
in Poesie (Poesie personali)

Paese nostro a mio Padre

Nel nostro paese
scrosci di ricordi emigrano,
dalla cima del Pianaccio
le sorgenti si posano nel verde.
Ascoltiamo i suoni lemmi della cascata
e attendiamo spensierati i giorni,
gli spazi di brina e rugiada
sorridono al primo tocco di campana.
Dormono i nostri anni col fiume Reno
nel ricordo di pelliccia e pinne,
ora niente esce, ma tace
in ogni suono che riposa.
Tutto si sta tramutando nel silenzio
e niente viene acceso ormai,
le impronte della gente comune vengono sciolte,
da quel bicchiere di acqua Silva.
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    Scritta da: Michele Gentile
    in Poesie (Poesie personali)

    A Pierluigi Cappello

    L'ultima, notturna ora
    prima delle strade piene
    del traffico di fiori
    di lancinanti scuse,
    la dedico a te,
    come scalpello a cui
    importi soltanto accadere
    la incido sulla dura pietra
    della poesia.
    Quella poesia che non tradisce
    che stride e mite
    ci accompagna al crepuscolo.
    Ora l'assenza inizia
    a trafiggermi,
    sapientemente mi accoltella
    i respiri,
    poi i tuoi versi immortali
    sul greto sgualcito
    di una lacrima.
    Composta martedì 3 ottobre 2017
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      Scritta da: A. De Benedictis
      in Poesie (Poesie personali)
      Sfuggi
      e nel fluire
      brandelli fuligginosi
      d'anima spendi.

      Futile vita arranca lungo la via.

      Scarnifichi e tremi
      per superbia definizione,
      quando basterebbe riflettersi
      semplicemente
      in giuste acque.

      E si badi che tra il giusto e il limpido
      v'esiste la differenza che
      rende puro l'amore
      e torbida
      la momentanea felicità.
      Composta martedì 26 settembre 2017
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        Scritta da: Laila Ken
        in Poesie (Poesie personali)

        Una canzone

        Ho voglia di scrivere una canzone
        ma le parole, dispettose,
        giocano a nascondino
        tra le pareti graffiate del mio cuore;
        scrigno segreto di ogni mio pensiero.

        Si rincorrono perdendosi
        nel vuoto della mia memoria,
        dove la melodia del mare
        sussurra dolcissime parole d'amore.

        Inciampano nei ricordi
        di un tempo mai dimenticato,
        dove gocce d'argento
        scivolano su uno spettro
        dai colori intensi.

        Ammiro entusiasta le parole
        danzare intorno,
        nell'infinito della mia fantasia,
        tenendo per mano frammenti
        di luce e sospiri delle mie emozioni.

        Il mio sguardo segue le loro evoluzioni
        in un mondo magico,
        dal sapore d'eternità
        alla ricerca di un'anima serena;
        di giorni di sole e di sorrisi
        che hanno sapore di vita.

        Ho voglia di scrivere una canzone
        ma mi mancano le parole.
        Composta sabato 30 settembre 2017
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          Scritta da: Myškin
          in Poesie (Poesie personali)

          In principio era il verbo

          Assumere e
          assunsi.
          Sapore di te
          l'alba di te.
          Nascosi
          i tuoi seni
          tra i miei palmi.
          La rotta collide.
          Sparpagliati i semi.
          Sorge da lontano
          una veste
          da sinistra a destra
          seguo con lo sguardo
          e poi al mio fianco.

          Vissi due volte
          all'ombra delle tue ciglia.
          Sono qui
          su le tue labbra

          Assumere.
          Assumi.
          Non ricordo
          dov'eravamo.

          Non so dove siamo.
          Su le tue labbra.
          sì!
          e in nessun altro luogo.

          Ancora un poco.
          Giocami seriamente.
          Separàti
          divelti
          due gigli,
          una parola.

          Vaniglia.
          E detergiti
          con la mia voce
          placida,
          sconfitta,
          disinteressata.

          Tutto ritorna
          così stanco.
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            Scritta da: Ada Roggio
            in Poesie (Poesie personali)

            Non ho paura

            Non devi avere paura della morte.
            Non ho paura della morte.
            Lei mi è amica.
            Devo esserle amica, devi esserle amica.
            Lei sarà l'ultimo battito, l'ultimo sguardo, l'ultimo respiro.
            Il giorno in cui lei verrà a prendermi,
            devo tenderle la mano e camminare con lei,
            devo esserle amica, è lunga la strada.
            Infondo ci sarà Dio che mi darà pace.
            Ma so che solo esserle amica, mi darà pace e serenità.
            È l'ultimo viaggio di ognuno di noi.
            Lasciamo per sempre, l'amore infinito i figli, l'amore della vita, gli affetti più cari.
            Salutiamo il sole, la luna, il cielo, le stelle, tutte le cose belle.
            Salutiamo i nostri ricordi, perdoniamo il male.
            Il perdono è la salvezza dell'anima.
            Aspettiamo e andiamo via serenamente.
            Lei è mia amica.
            Composta mercoledì 27 settembre 2017
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              Scritta da: Leonardo
              in Poesie (Poesie personali)

              Illusione

              Un boato, e poi silenzio,
              le foglie ballano
              alla musica del vento.
              In città non si ode il mare,
              si può immaginare,
              le onde da lontano combattono
              un'infinita battaglia
              contro il mondo.
              Un boato, e poi un lamento,
              la terra si dispiace
              ma finisce il suo sgomento.
              La luna dalla città
              si può vedere
              ma la faccia che le diamo
              non è detto sia fedele.
              Composta martedì 26 settembre 2017
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