Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Il freddo gela la memoria,
lo sguardo vaga con il vento.
Il cielo è chiuso nei tuoi occhi
aspettando che la pioggia lavi
i nostri ristretti orizzonti.

È un autunno carico di silenzio
rotto da stormi di uccelli veloci,
inseguendo fantasmi solitari
fra nuvole in cerca di riposo.

Il pomeriggio di quest'autunno
odora a fumo di legno d'ulivo
che brucia nel camino di casa
leggendo le ombre della vita.

L'autunno avanza lentamente:
matura il vino in cantina,
il cuore ritorna fanciullo
spiando sorrisi senza vizi.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Pennellate di silenzio
    sono gli occhi di un vecchio
    aggrappato all'ombra
    del giorno che va morendo:

    Nella nebbia: maschera di tristezza.
    Nel mondo: ombre e speranza

    Le ombre annullano le forme
    dell'essere che ha occhi di farfalle.

    Sono grigie le lacrime del giorno
    quando la speranza viene a mancare.

    Gli uccelli beccano l'anima
    sui tetti azzurri del mondo.

    L'azzurro è chiuso negli occhi
    di un bimbo guardando la mamma.

    Cade la maschera, l'uomo la raccoglie
    sparendo con i colori del tramonto.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)

      Plastica riciclata

      Dai rifiuti di una grande città,
      nel triangolo dell'immondizia,
      un uomo fa nascere un fiore
      dalla plastica ammutolita.

      La sua tavolozza di molti colori
      è plastica liquida di borsette rotte,
      giocattoli rifiutati da bimbi ricchi,
      volti di bambole senza carezze.

      La fantasia gioca con sogni infantili,
      l'occhio vola nel buco di ozono,
      i mostri nascono nella mente
      come i rifiuti in Occidente.

      Sono quadri della speranza
      rifatta con ali di farfalle morte.
      Sono gli occhi del domani
      racchiusi in plastica con ricordi.
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        Scritta da: Stefania Del Grande
        in Poesie (Poesie personali)

        Randagio

        Non mi volterò indietro,
        né sarò il tuo Dio impietoso,
        ti abbraccerò per l'ultima volta
        oltrepassando la soglia incerta del destino.
        Ti scaglierò addosso la mia maledizione
        come afa sorda trasalirò al tuo petto
        e sarò linfa insonne delle tue notti d'estate.
        Mi travestirò come tenebra nel lungo giro del cielo.
        Ingorda e maldestra attraverserò i tuoi giorni increspandone la carne.
        Salice, ramo, luna gialla, trifoglio,
        beffardo giro della vita,
        tutti diranno questa donna è malata.
        Vieni a prendermi,
        questa è l'ora in cui con occhio caldo di rapace ti guarderò,
        sfinita ti lascerò irrompere come veleno.
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          Scritta da: Stefania Del Grande
          in Poesie (Poesie personali)

          Nascita

          Leggerai i miei versi rendendomi immortale,
          sulle opere stanche crescerà ogni ramo,
          su ogni ramo si getterà un fiore.
          La mano smarrita cercherà altro inchiostro
          per inocularsi di nuovo alla vita.
          Mi farai un ritratto che tesserai con fili di edera
          e mi custodirai nel grembo vuoto.
          Nel tremito di un morso ti riporterai alla luce,
          come gancio le tue dita visiteranno la terra variopinta.
          Attenderò l'attimo in cui arriverai
          e mi sorprenderò mentre ti starò sognando.
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            Scritta da: Horion Enky
            in Poesie (Poesie personali)

            No war

            Ho visto soldati andare via,
            camminavano lungo le strade
            del loro tempo
            e, seppur cantassero,
            in quelle parole non c'era allegria,
            sapevano quanto può essere infame la sorte,
            perché qualsiasi guerra, che si combatte,
            porta solo dolore e morte.
            Ho visto spose asciugare le lacrime,
            di chi bagnava le canne dei fucili,
            in ognuno di quei ragazzi,
            vedevano il dono della vita,
            i propri figli.
            Ho visto ragazzi partire,
            con negli occhi la voglia di vivere,
            erano soldati per modo di dire,
            perché a vent'anni si ha voglia di vivere
            e non di morire,
            essendo la vita un giardino
            dove nascono ogni giorno solo fiori
            che si chiamano amori.
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              Scritta da: Horion Enky
              in Poesie (Poesie personali)

              Hai dato vita alla mia anima

              Hai dato agli occhi miei il colore del cielo,
              quando è sereno.
              Hai fatto fuggire via la tempesta,
              facendo nascere un arcobaleno.
              Hai dato vita a un mio pensiero
              che vola libero come un aquilone,
              inseguito dai miei sogni,
              come quando ero bambino.
              Illumini e, all'anima mia, dai calore,
              che mi porta a volare sopra le onde del mare,
              come albatros nell'infinito, a rincorrere il sole.
              Sei la luce dell'amore che squarcia il mio cuore.
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie personali)

                Mi lasci qui

                Mi lasci qui,
                i sogno sono belli,
                ma finiscono all'alba,
                prima o poi;
                e rimane solo
                un letto sfatto,
                capelli arruffati,
                voglia di andar via,
                una storia alla frutta
                tra noi;
                mi lasci qui,
                e vai via,
                mi lasci qui,
                e non sai,
                il bene che ti voglio,
                e non sai di me,
                più di quanto vuoi,
                mi lasci qui,
                come una scarpa usata,
                mi lasci qui,
                coi giorni che non
                passano mai,
                a ripensare a noi,
                noi;
                mi lasci e te ne vai.
                Composta lunedì 2 maggio 2016
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