Scritta da: Rosarita De Martino
in Poesie (Poesie personali)
Rossa esplosione
Nel mio terrazzo
esultano fiori
in esplosione di rosso.
Vi tuffo dentro
il mio cuore
fanciullo.
Commenta
Nel mio terrazzo
esultano fiori
in esplosione di rosso.
Vi tuffo dentro
il mio cuore
fanciullo.
Impareggiabile astro del cielo
ti raffigura,
questo sole prodigioso;
di fulgida luce artefice.
Ovunque si posan
i suoi dorati raggi
si risveglian acerbe promesse,
destinate a morir
nel breve lasso
o a sbocciar in fiori
di beltà e bontà infinite.
E come il fiore dà il frutto atteso
anche l'esser tuo concreto,
in quel tempo fosco,
maturar faceva
le mie speranze,
di gioventù sapide.
Nel cuore, da quanto,
esse rimbalzavano
senza che esprimersi potessero!
Speranze destate
nella convinzione certa
che volar fosse possibile
e innalzarsi fino alle stelle
più lontane fosse credibile,
a catturar i desideri,
a cercar fantastici sortilegi
da lenir l'anima smarrita.
Fino a liberar briciole
di genialità e follia
che unici e magici
rendono i propositi
e autentica la via.
Eri tu, come il sole,
di luce artefice.
Non si consuma
questa terra,
questo sangue d'autunno.
È dolce l'aria
Rosario lontana
dalle tue labbra.
Ha venti e occhi
per implorarti ma
l'alba tarda a sorgere
ed è il nostro male
più caro.
Un nome basta
a sciogliere le mani,
giunte restano
quelle delle madri
a Santa Clara chine
sulla promessa di una vittoria.
Non accadranno altre stelle
o poderose imprese
ancora la tua pioggia
che non sa smettere,
ancora la mia
che non si rassegna.
L'altra metà di cielo
dove splende il sorriso
è coperta di nuvole,
soltanto qualche sprazzo di sereno
lascia spiragli al sole,
la dolcezza
mescola gli odori
col sapore rancido
oltre l'ultimo velo
diventa un grattacielo di parole
sconnesse,
di piercing banali...
Dove sono i tempi di fanciulle
vestite di pudore
con la forza negli occhi
e nel sorriso?
Povero mezzo cielo
illuso volto a parità coi mostri
pensando di scalare oltre le stelle
sta precipitando nel burrone.
Affido al vento
ad un fiore di passaggio
le sensazioni di oggi.
Un nuvola si sposta,
insieme a me rallenta.
Respiro tenue.
Dolore impalpabile.
Fragile frastuono.
Emozioni che provo ora.
Crudele realtà che non posso.
Racchiudere in un scatola
– senza voltarmi.
Scrivo una poesia sgangherata,
dalla rima non trovata
e mezza scopiazzata,
con parole buttate lì.
Si può scrivere una poesia sgangherata
senza rima?
Forse sono solo un burlone
o un pazzo per poterlo fare,
scrivere quello che mi pare.
Alla fine son solo parole lette malamente
e io, con loro voglio giocare,
per scrivere qualcosa di insolito
che sappia di voi attirare l'attenzione,
del vostro cuore e della vostra mente.
Amarti
amarti nella semplicità
nei gesti quotidiani, respiro in te.
Oh! Riflesso di me.
Come un oceano ingigantito
dalle profonde acque, che sovrastano tutto,
o nulla, io mi immergo, oso,
sapendoti maestoso, accogliente
piacevolmente, mi lascio trasportare
si, come potrei, non amarti!
Sognatrice, della vita intenditrice.
Viandante e ogni giorno errante.
Profetessa, alla ricerca o padrona di me stessa.
Chi sono veramente?
Della vita sono cosciente.
Sopravvivo ogni giorno
e serenamente dormo.
Chi sono veramente?
Sognatrice, bevitrice del midollo della vita.
Viandante, in fuga dalla gente astante.
Profetessa, sempre fedele a me stessa.
Costruttrice di pace e di volontà verace.
Chi sono veramente?
Tutto questo sono.
Vivo veramente, senza rimpianti e rimorsi,
accompagnata dai ricordi che mi inondano la mente.
Guardarla negli occhi.
I sorrisi.
Passeggiate mano nella mano.
Recitarle poesia.
Cantare con lei le sue canzoni preferite.
Fare follie.
Ridere come pazzi.
Restare addormentati guardando film fino a tardi.
Sentirla leggere ad alta voce.
Disturbarla apposta.
Sopportare i suoi brutti momenti
Accettare le sue scuse fatti di silenzi.
Parlare di temi profondi
E al tempo stesso di parlare di qualsiasi stupidaggine.
Apparire ogni giorno con un dettaglio diverso.
Portarla a mangiare senza che sia una data speciale.
Viaggiare.
Dipingere la vita.
Baciarla in pubblico.
Giocare come bambini sotto la pioggia.
Amarla come un padre,
Prendersi cura di lei come l'amore fa.
Dirle bellissima appena si sveglia,
ottenere un sorriso in cambio,
Questo è il mio modo di fare l'amore con lei.
Se ne esiste un altro,
non so se mi piacerebbe saperlo.
Cercavo te da sempre,
ancor prima di saperlo,
ancor prima di deciderlo,
nei miei giorni uguali,
nei pomeriggi desolati,
nelle giornate grigie
e insipide,
dove avevo solo la mia solitudine,
e cercavo te,
una speranza,
un sentimento,
un amore,
ero alla deriva,
come un giunco
nell'oceano,
e tu m i hai preso
e salvato;
cercavo te,
da sempre,
e adesso che ti ho trovata,
l'amore per te,
ancora mi dura,
e per me,
è come la prima volta.