Poesie personali


Scritta da: Anna Maria D'Alò
in Poesie (Poesie personali)

Vestimi!

Coprimi di foglie,
affinché l'autunno possa denudarmi
e avvertire la carezza
del vento sulla mia pelle.

Vestimi di neve,
affinché il gelo dell'inverno
possa pietrificarmi
e attendere la pioggia
che scivoli sul mio corpo
a levigare le stanche membra.

Vestimi di fiori e di farfalle,
affinché la primavera possa
invadermi e mani cogliere
i miei petali e accarezzarmi.

Inondami di luce
affinché possa far parte del sole
e ardere d'amore
nell'estate radiosa che incede
a donare emozioni,
a rapire i cuori e irradiarmi
nel sole, come luce
che riscalda e illumina.

Intessimi di te, amore,
affinché possa accoglierti
nel mio grembo e fonderci
in un corpo e un'anima sola!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Anna Maria D'Alò
    in Poesie (Poesie personali)

    Desiderio

    Voglio essere il tuo desiderio
    e non la tua realtà
    così mi troverai
    tra le onde del mare
    in amore con la terra,
    mi cercherai tra le stelle
    della notte che par morire
    ogni giorno all'imbrunire

    ti disseterai alla fonte
    dei miei sospiri che da lontano
    raccogli nel tuo paniere colmo
    di noi e del sogno che si desta
    quando le voci s'incontrano
    e danzano con i pensieri
    che diventano corpo
    passione e anima

    salgo sulla nostra giostra
    e mi ubriaco dei giochi
    proibiti a noi adulti nella carne
    ma giovani nello spirito
    di chi ha vent'anni sulla pelle.

    Voglio rubarti la mente
    il cuore può fermarsi
    ma il pensiero ovunque vola
    poi ritorna nel suo nido
    e vivrà in eterno nel desio

    arderà come fiamma
    che mai si consuma
    nel nostro camino.
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie personali)

      Tu: il mio mondo!

      Fremiti silenti
      valicano la mia pelle,
      il mio corpo
      obbedisce all'amore,
      un risveglio dei sensi,
      una primavera dell'anima,
      se ci sei amore
      sei quiete alla ragione,
      se ci sei amore
      domato è il mio cuore,
      se ci sei amore
      io del mondo non ci sono
      perché tu sei tutto
      il mio mondo!
      Attendo i tuoi passi
      che distinguo da mille altri,
      una scia dalla brezza
      mi convoglia il tuo profumo,
      così mi affretto dal mio letto
      e rincorro quella via
      che mi porta l'allegria,
      l'amor che è atteso
      è affamato di carezze,
      è assetato delle labbra
      che eran chiuse
      dalla rabbia
      del sentirsi tristi e soli
      quando l'anima
      che adori
      pur che ama è distante
      io non reggo
      questo strazio
      dai affrettati
      che t'aspetto
      ho le rose e le viole
      sul tuo letto le ho spiegate
      han la forma del tuo cuore!
      Composta venerdì 22 aprile 2016
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)

        Verso Itaca

        Guardo il mare,
        il suo confine immaginario
        che segna un reale confine.
        Lo guardo e scrivo ancora
        ciò che ho già detto,
        ciò che continuo a pensare.
        Monotona la mia penna,
        ripetitiva la mia visione...
        Vorrei fuggire,
        vorrei che quel lontano
        fosse davvero vicino,
        fosse tra le mie mani
        invece che, ameno,
        nel profondo dei miei occhi,
        così da raggiungerlo a piedi svelti.
        L'Ulisse bussa forte dal mio petto,
        pretende che continui,
        che amplifichi il suo viaggio:
        è la coscienza folle di ogni uomo
        schiavo di se stesso,
        di quello che è il suo esule vissuto
        in una vita che mai gli basta.
        Vorrei partire,
        riconquistare il tempo perso,
        ridisegnare il mio avvenire:
        vorrei affrontare a cuore aperto
        la sua,
        la mia Odissea.
        Tornare a Itaca, lo so,
        sarà difficile,
        sarà come vivere e morire cento volte,
        sarà soccombere di fronte alla paura,
        al coraggio pusillanime
        di chi è costretto a sopravvivere
        che ti ricorda perché combatti,
        perché, per chi desideri tornare,
        fino a scoprire che il vero ritorno
        sarà il tragitto con tutte le sue insidie
        e non l'arrivo sperato;
        fino a capire che il vero ritorno
        sarai tu, rinato forte.
        Guardo il mare,
        il suo confine immaginario
        che in verità bloccava solo la mia mente:
        la mia impotenza da giullare.
        Voglio partire,
        voglio partire per ritornare
        e oltrepassare il mio confine.
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Gli occhi di un poeta

          Gli occhi di un poeta
          sono falene nella notte,
          deserti solitari,
          oceani profondi in cerca di un confine.
          Sono acquazzoni,
          nuvole dalle forme indefinite,
          silenzi urlati e parole non dette.
          Gli occhi di un poeta li riconosci dallo sguardo,
          dal nitore delle rughe,
          dalla luce che, nel buio, emanano:
          quegli occhi tristi di chi crede e ama,
          quegli occhi vispi di chi scopre e sogna,
          quegli occhi arsi di chi dona e spera,
          ce li hai davanti, ce li hai stampati sulla faccia!
          Gli occhi di un poeta,
          o Uomo dai mille umori e sentimenti,
          sono gli stessi miei,
          sono gli stessi tuoi.
          Essere umano io,
          essere umano tu:
          abbiamo un'anima in comune.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Luigi Berti
            in Poesie (Poesie personali)

            Profumo rosa

            Sogno mi sveglio e sogno ancora,
            sento il profumo anche nell'aria,
            quando la finestra si illumina di rosa,
            l'ammiro e la mente non riposa.

            Le nuvole nel cielo corrono veloci,
            i pensieri le seguono fugaci,
            lo sguardo ti rapisce ogni mattina,
            delicato come un petalo di rosa.

            Il profilo riflesso nello specchio,
            mi ricorda che non son più quello,
            il tempo dà il colpo di pennello,
            sul volto di chi non è più bello.

            Ma il mio cuore celato pulsa ancora,
            senza segni,
            senza rughe,
            senza era.
            Composta domenica 24 aprile 2016
            Vota la poesia: Commenta