Poesie personali


Scritta da: Taurio Luigi soli
in Poesie (Poesie personali)
Sono l'ombra che oscura il sentiero
giorno e notte rifletto maestosità su questo terreno
mi ergo alto tra le lacrime degli amanti
per tutti quanti porto di sera un alone di mistero
filtro la tenue luce nella notte del lupo grigio
fiero sempre, tempesta nebbiosa o ciel sereno
sovrasto le piccole anime, le passioni degli amanti
se mi guardi da vicino, sembro più vero
se mi guardi dal basso, sembro ancor più maestoso.

Ascoltami, vieni vicino, sfiora la mia solida pelle
ascoltami lieve in una giornata di vento
ascoltami fischiare, mentre le mie braccia muovono malinconica danza
i miei abitanti fischiettano avvolte, nella calma mattutina.

Sono colui che spunta dritto, al di là della siepe
sono colui che ti protegge, quando s'infrange la pioggia
sono colui che stende il tappeto giallo per terra, rinascita della vita
sono colui che vedrà il mondo più di te, pur sempre da un altra prospettiva
non posso camminare, non posso difendermi dalla stupidità dei tuoi simili.

Sono grande e grosso, non so parlare ne posso vedere
non potrò mai sentire il solletico, non potrò mai giocare con te
immortale nel tempo, non smetterò mai di crescere.

Sì l'hai capito dai
io sono l'albero vivo, che sopra la tua testa fa capolino.
Composta mercoledì 25 novembre 2015
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    La burrascosa vita

    Dispersa, naufraga nel mare delle mie emozioni,
    passioni, illusioni,
    vago nella burrascosa vita di attimi e percezioni.
    Confusa, atterrita e sgomenta
    per le infinite sfumature del mio cielo, mia anima.
    Stupita dalle nuove forme di questa nuvola anonima,
    troppo profonda e impercettibile perché io la senta.
    Voglia di nuotare più forte,
    o farmi trasportare dall'onda alla mia sorte.
    Sto bene e il cuore s'acquieta
    al tramonto, la mia meta.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie personali)
      Sotto le gonfie coperte degli occhi,
      bianche macchiate da cerchi di notte,
      le lacrime hanno già vissuto vita
      propria, ma innanzitutto in grande gruppo;
      e non appena avvertono dal covo
      un'aria di pericolo poi tremano
      tutte quante, si danno tre spintoni,
      si calmano e decidono di fare
      a turno, sì, certo certo, però
      deve uscire lei per prima, per prima la
      malcapitata costretta a sfidare
      lo sconosciuto deserto del volto,
      sperando che una lama non la uccida,
      a passi lenti calpesta confusa
      la duna granulosa d'una guancia
      poveretta, no, non vede il dirupo
      del mento, non credeva ne esistesse
      proprio uno nel deserto questo qui,
      è morta, è caduta, è solo la prima,
      avanti un'altra: la seconda meno
      cattiva o, se si può dire, più scema.
      Composta domenica 29 novembre 2015
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)

        Spegnimi il silenzio

        Vorrei spegnere la luce
        e non aver timore
        del buio
        che soffoca i silenzi.
        Sentire il calore
        dell'umido
        scendere sul viso
        ed abbandonare gli occhi
        dentro i battiti
        del cuore.
        Come vorrei saperti
        più vicino
        alle mie parole.
        Raccogli fra le nude mani
        le mie passioni
        e ruba i baci
        che non ho saputo dare.
        Tante volte, quante,
        ho ascoltato il rumore
        dei miei respiri,
        affogati nel nero
        del dolore arrugginito
        che s'attaccava ai fogli
        che non ho saputo scrivere.
        Come vorrei, ora,
        spegnere il silenzio
        e sentire solo,
        la pace
        dei tuoi versi!
        Composta venerdì 25 dicembre 2015
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Mauro Albani
          in Poesie (Poesie personali)
          Se non ti avessi incontrato
          ora sarei solo davanti al mare
          nella pozza dei miei pensieri.
          Sì ora sarei solo
          davanti a un profondo smarrimento
          Quando l'onda si infrange
          e mi distoglie dai miei pensieri
          una luce in lontananza mi annuncia il tuo sorriso
          la vita scorre in un solo afflato
          il brivido della solitudine si allontana nella gioia dei tuoi occhi.
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie personali)

            Anno nuovo

            L'anno che passa
            si presenta
            come un vecchio
            condannato a morte
            per sopraggiunti
            limiti di età.
            L'esecuzione
            che coincide
            coi festeggiamenti
            del nuovo re
            chiama a festeggiare
            tutta la moltitudine
            del regno.
            L'anno che viene,
            vecchio già di un giorno
            più del vecchio,
            entra nella stanza della vita
            come un bambino
            pieno di speranze.
            Sulla strada affollata
            s'incammina
            di luci, di peccati
            e segue l'ombre
            di questi tempi.
            Si ritira negli angoli
            appartati
            senza una candela
            per sognare.
            Composta martedì 29 dicembre 2015
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Stefano Loddo
              in Poesie (Poesie personali)

              Ricordo di una vita

              Cala il sipario e la vita giunge al bordo.
              Ogni istante trascorso, ogni volto
              prende luce, si fa più bello, nel ricordo
              che irradia la terra in cui è sepolto.
              E tratteggia il fumo che si libra nell'aria
              da una candela accesa a cui cola la cera,
              una vita trascorsa, nostra vita precaria,
              una vita che c'è, ma ad un tratto... Era.
              Composta venerdì 25 dicembre 2015
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Andrew Bulfone
                in Poesie (Poesie personali)

                Natale

                Il freddo dell'inverno si scioglie davanti ai caminetti accesi,
                la legna arde e davanti alle fiamme rimaniamo attratti,
                come se insieme ai ciocchi ardenti volessimo bruciare anche noi,
                intirizziti ci scaldiamo le mani davanti al fuoco che scintilla,
                fuori fa freddo, la brina del mattino ricopre i campi ormai grigi,
                anche se un pallido sole s'alza all'orizzonte
                la sua luce bassa ed i raggi tiepidi non soffocano il rigore dell'inverno
                i platani sui viali sono carichi di foglie gialle,
                mentre abeti lampeggianti nelle nostre casa sono carichi di doni e regali,
                un bicchiere di vino ci scalda i cuori e ci rende allegri
                e l'euforia inizia a ad essere comune,
                bambini si rincorrono mentre inizia la festa
                che ci porta al pranzo, cibo e pietanze deliziose
                ornano tavole vestite di rosso ed oro, adornate con il trifoglio
                mentre si affannano gli astanti ad arrivare
                le ospiti di casa finiscono di completare la cucina della mensa festiva,
                Buon Natale.
                Composta giovedì 13 dicembre 2012
                Vota la poesia: Commenta