Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

E quello eri tu

Un'intervista alla tv
a un attore: "cosa faresti tu
se nella rete qualcuno di te si innamorasse
e tu di lei
e ti accorgesti al primo incontro
che quello in realtà non una donna fosse
ma un lui, non una lei
tu cosa faresti?"
"Forse un caffè con lui prenderei"
risponde quello
e a capire cercherei
perché l'ha fatto, quello".
Io, che non ho mentito mai,
io, che ti ho dato tanto, sai,
io, ho trovato te, stronzo,
forse l'unico,
forse il solo
proprio quello,
quello, ed eri tu.
Sai, non ne posso proprio più
di far finta che è passato
sai, non ne posso proprio più
vorrei arrivare io alla tv
e dire
che almeno uno c'è
che non si prende nemmeno un caffè
con chi lui ha chiesto
e avuto, con tutto il cuore,
amore.
Composta martedì 16 settembre 2014
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    in Poesie (Poesie personali)

    È che

    È che è il mio lavoro
    che mi trovo lì a lezione che si conclude
    sguardi di bimbe rapite
    verso un bimbo brillante
    simpatico, ammiccante
    biglietti che dicono ti amo
    mille e mille volte
    io insegnante vorrei censurare
    dire che i biglietti sono da buttare
    che quelle cose a otto anni non sono da fare
    ma non lo faccio,
    sorrido e ricordo
    ma un brivido freddo mi attraversa il corpo:
    il sorriso io perdo!
    Tu lo saprai cosa mi hai fatto
    tu lo saprai a costo di tutto
    tu lo saprai che non ci hai pensato mai
    a cosa io avrei vissuto
    dopo che tu cosi mi hai trattato
    dopo che il ricordo di te è diventato fiele
    dopo che non una ma tante lacrime ancora cadono senza posa
    so solo una cosa:
    lo saprai
    e spero solo che capire potrai.
    Composta giovedì 13 febbraio 2014
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      in Poesie (Poesie personali)

      Ricordarti

      Quel bene che ti avrei voluto io
      Nessun'altra potrà mai darti,
      quel bene autentico, primitivo
      ma pur sempre quel bene sincero, vivo.
      Ti avrei voluto bene per davvero,
      i tuoi problemi avrei ascoltato,
      nei silenzi bui ti avrei abbracciato.
      Quel bene che ti avrei voluto
      nessun'altra potrà mai darti
      perché io ho passato la vita a ricordarti,
      l'ho passata rivivendo la mia,
      osservando quella dei miei bimbi,
      loro, che sanno volere bene sul serio,
      perché non hanno addosso l'essere adulto "serio",
      stracolmo di cinismo
      loro, che sono pieni di entusiasmo,
      come lo eri tu, allora.
      Ma ora?
      L'hai buttato via il bene che avrei potuto darti
      calpestato, bruciato, incenerito.
      Ma nessun'altra quel bene potrà volerti,
      perché io ho passato la vita a ricordarti.
      E passerò quella futura, finché dura,
      a ricordarti,
      a ricordare quel male da morire
      che mi hai iniettato dentro al cuore,
      Tu, l'ultimo che nella vita, in questa età di mezzo,
      mi ha chiamata amore.
      Composta sabato 21 gennaio 2012
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        Scritta da: Cristallina
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        La natura s'inchina

        Cammino lungo il viale alberato
        che fino a ieri rinfrescava
        con la sua ombra
        le mie passeggiate desiderose d'ossigeno
        ed il corpo lo trasmetteva all'anima
        che, più leggera, ne godeva.
        Ora che il sole non arde più
        nel viale alberato
        un tappeto di foglie ho trovato.
        È l'umile natura,
        che, con un'inchino, saluta,
        ed ai miei piedi si spoglia.
        Composta sabato 26 dicembre 2015
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          Scritta da: Martina Z.
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          Natale

          Rosso scarlatto
          oro rosa
          la neve a fiocchi su tetti si posa.
          Fiocchi leggeri e delicati,
          cadono bianchi
          su fiori bagnati.
          E dentro le case, ridenti e beati
          bambini e grandi
          dietro vetri appannati.
          Natale di sorrisi
          e gioia sui visi,
          questo il ricordo.
          Non consumismo, né cellulari
          ma seduti con le carte
          al tavolo grande
          si giocava tutti insieme,
          nessuno in disparte
          e si stava bene.
          In quattro o in dieci
          non aveva importanza,
          ognuno trovava posto dentro la stanza,
          e anche se non si avevano
          soldi per i regali
          io ricordo allora, felici natali.
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            Tempo che passa

            Tra il cambiamento delle stagioni,
            siamo noi gli artefici del nostro destino,
            mentre il nostro cuore crea atmosfere delicate

            e il nostro spirito forma armonie intorno a noi
            gli errori insegnano e regalano esperienza,
            non speriamo ogni anno che tutto prosegua per il meglio

            per poi rimanere delusi su ogni cosa, che succede nella nostra vita,
            lasciamoci i dispiaceri dentro il vecchio anno,
            speriamo solo di avere tanta salute,

            di continuare ad osservare il volo di una farfalla,
            il fiorire dei fiori nel prato, ascoltare il soffio del vento
            l'infrangersi di un onda su uno scoglio,

            la magia di un tramonto, l'atmosfera maliziosa della luna,
            il tempo passa inesorabile in questo nostro viaggio
            nel vuoto dell'universo verso l'eternità,

            diamo tanto amore, perché se doniamo felicità
            saremo felici anche noi!
            Composta mercoledì 30 dicembre 2015
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