Poesie personali


Scritta da: Rosita Ramirez
in Poesie (Poesie personali)

Un dono di Dio

Quel miracolo che Dio ci ha donato,
quella dolcezza che invade l'anima,
quella sensazione di vita,
quelle emozioni che sentiamo
quando il cuore batte forte,
quel calore che si sente nel sangue,
quella forza che troviamo
per andare avanti nella vita.
Tutto questo, io lo chiamo amore
guardo il cielo, e dico
Grazie Dio mio
per donarci il dono più prezioso.
Composta sabato 21 novembre 2015
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    Scritta da: Rosita Ramirez
    in Poesie (Poesie personali)

    Mi sveglio.

    Mi sveglio con il primo raggio di sole
    guardo il cielo, rincorro le nuvole
    sento il vento soffiare, che bella sensazione
    chiudo gli occhi, e comincio a sognare.
    Al primo mattino mi sveglio
    comincio a godere ogni minuto di vita.
    E mi sento viva, viva in questo mondo
    tra melancolie, tristezze, pianti.
    Mi sveglio e sento
    il pianto di un bambino
    il soffio del vento, il cantico degli uccelli.
    Oh, mondo mio, sei così bello
    che bello vedere, sentire tutte le tue emozioni.
    Composta domenica 22 novembre 2015
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      Scritta da: Mariacarmela Scotti
      in Poesie (Poesie personali)

      Scrivo poesie

      Scrivo poesie
      pensando a te,
      come il veggente
      che non vede la luce,
      ti scrivo, immerso
      nell'utopia che sono,
      circondato dalla geografia
      silenziosa della mia solitudine,
      ma all'improvviso un fulmine
      di realtà tocca il mio essere,
      trascinandomi in un labirinto
      di strade sbagliate,
      dove la pioggia poetica
      bagna ogni lettera,
      dove ogni singola parola
      e perché tu non sei qui.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Il maratoneta...

        L'ultimo cavaliere errante
        degno del vento in viso
        non avvezzo ad onta
        ne a sconfitta.
        Ultima immagine del sentimento
        che va oltre la fatica,
        conosce il sacrificio.
        Il ciglio del sentiero
        è la sua lama di rasoio
        il rettifilo il suo miraggio
        fra le dune.
        Lui, ultima romantica vestigia
        di un povero pazzo
        che scellerato crede
        nell'arco di poco tempo e spazio,
        di trovar se stesso.
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          Scritta da: Michele Gentile
          in Poesie (Poesie personali)

          Bisanzio

          Fra me e gli orizzonti
          battelli d'ambra, alteri
          declinavano inviti.
          Seducenti isole
          fuggivano la solenne impresa,
          coltello di labbra e zenzero
          piantato nella gola.
          Bisanzio restò un gioco
          una reputazione,
          per salvarla
          bastava un mercante d'oro.
          Di pregiata seta si vestì il tramonto
          venerato suddito ogni mio respiro.
          Fu l'ultima volta che
          mi piegai al volere degli dei;
          andai poi per il mondo
          sino a stancarmi i sogni
          riposando infine
          sulle spighe del perdono.
          Composta venerdì 8 gennaio 2016
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            Scritta da: Scyna Suffiotti
            in Poesie (Poesie personali)

            Aquiloni di scheletri

            Vedo passare sulla mia testa
            aquiloni di scheletri,
            scricchiolano e cantano
            parole di fumo
            rincorro, anche oggi
            farfalle d'argento e vascelli fantasma
            che mutano al sole
            mentre spiegano
            le loro vele d'inchiostro
            e spariscono all'orizzonte
            verso la nuova fenice.
            Ho lacrime di cera,
            ognuna porta in sé
            un piccolo tassello
            della mia maschera
            ogni sorriso è una crepa
            ogni crepa una luce.
            Declini di vecchi tramonti e nuove aurore
            sulle mie labbra
            ogni rivolo d'acqua salata
            un ricordo da salvare
            tra candidi gelsomini e
            bianchi oleandri di veleno.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Riminescenze

              Il percorso della vita
              può sembrar sempre in salita
              ma quello che a volte può sembrar
              una calamità si trasforma
              spesso in opportunità.

              Non bisogna mettersi di traverso
              al corso degli eventi o addirittura
              di intralcio e contro essi,
              ma fare in modo di agevolarne il decorso.

              Fai in modo sempre di costruirti
              intorno una cintura di certezze
              ed essa grata ti ricompenserà
              garantendoti sempre sicurezza

              Non affrontare mai salti nel
              buio o voli pindarici ma solo
              la semplicità prudenza e praticità
              e stai sicuro che ti arriderà

              Non affannarti a cercar vendetta
              verso chi ti ha causato dolori e dispiaceri
              rifarti sempre a ricordare il detto
              che chi di spada ferisce di spada perisce!

              La vita dona e toglie perché
              il destino attesta spesso verso
              chi ha seminato vento, prima
              o poi raccoglierà tempesta!

              Non si sfugge alle sue leggi
              ne al peso della propria coscienza
              se sei a posto con essa ti
              risvegli sereno al mattino, senza

              Non porre odio e rancori in mezzo
              non servono alla salute, anzi
              procurano solo danni e disagi
              usa la noncuranza, che il peggior disprezzo!
              Composta lunedì 4 gennaio 2016
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                Scritta da: Giacomo Moglia
                in Poesie (Poesie personali)

                31 dicembre

                Non piangete per me
                vi ricordo tutti
                giorni passati
                beato sono perché
                mi avete preceduto
                nella sobrietà
                Ispirazione di tutto
                l'anno
                Il prossimo sarà sicuramente diverso
                come sempre
                ma subito imporrà
                i suoi suoni dal soul calibur
                profumi di patchiouli
                cibi afrodisiaci e vegani
                corse a perdifiato
                brusii tra le mura di casa
                nuove amicizie e amori
                drammi famigliari e vecchi rancori
                sublimi danze e cineforum
                terrore dalle tv e stupide puntate...
                unioni e figli abbandonati
                paesaggi da cartolina impressi in memoria
                salute e malattia si alterneranno
                pioggia sole e vento cambieranno la natura
                tanto ancora sarà nel corso...
                per giorni e giorni
                fino a ritrovare ancora
                quel 31 dicembre
                che spera anch'esso
                di poter vedere poi
                umana perfezione
                e futuro assicurato.
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