Poesie inserite da Andrea De Candia

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Andrea De Candia
Davanti ai muri delle parole - silenzio -
dietro ai muri delle parole - silenzio -
rivelazioni di tristezza crescono attraverso la pelle
occhi passano sopra le acqua glaciali del dolore
nel buio le mani brancicano
verso le merlature bianche del non essere
Al di fuori
irrompe la danza nello spazio divino dell'amore
l'astro riceve la piaga della vita -.
Composta domenica 13 marzo 2016
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Andrea De Candia

    Impresso nella memoria

    Si amarono tra i noccioli
    sotto soli di rugiada,
    raccolsero nei capelli,
    foglie e terra bagnata.

    Cuore della rondine,
    abbi pietà di loro.

    In ginocchio sulla riva,
    pettinarono le foglie,
    e i pesci si accostavano
    lucenti nelle scaglie.

    Cuore della rondine,
    abbi pietà di loro.

    I riflessi degli alberi _
    fumo sull'onda minuta.
    Rondine, fa che da loro mai
    sia dimenticato.

    Rondine, spina di nube,
    ancora dell'aria,
    Icaro perfezionato,
    frac asceso in cielo,

    rondine calligrafa,
    lancetta senza minuti,
    primo gotico pennuto,
    strabismo nell'alto dei cieli,

    rondine, silenzio acuto,
    lutto festante,
    aureola degli amanti,
    abbi pietà di loro.
    Composta lunedì 7 marzo 2016
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Andrea De Candia

      Sera delle parole

      Sera delle parole - rabdomante nel silenzio!
      Un passo e poi un altro,
      un terzo, la tua ombra non cancella
      la sua ombra:

      la cicatrice del tempo
      si schiude
      e copre di sangue il paese -
      Nella notte della parola i mastini
      adesso latrano
      dentro di te:
      a celebrare la più selvaggia sete,
      la più selvaggia fame...

      Accorre in tuo aiuto un'ultima luna:
      essa getta in mezzo alla muta
      - nudo come il cammino da te percorso -
      un lungo argenteo osso,
      questo però non ti salva:
      il raggio che tu hai destato
      s'avvicina schiumando,
      e su di esso galleggia un frutto in cui tu
      affondasti i denti anni addietro.
      Composta lunedì 7 marzo 2016
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Andrea De Candia

        In figura di selvatico porco

        In figura di selvatico porco il tuo sogno
        batte scalpitante i boschi all'orlo della sera.
        Lampi bianchi,
        come il ghiaccio donde egli uscì,
        sono le sue zanne.

        Egli scava furioso una noce amara
        da sotto il fogliame
        che agli alberi sottrae la sua ombra,
        una noce
        nera come il cuore che il tuo piede scacciò dinanzi a sé,
        quando passavi tu stesso di qui.

        Egli la infilza
        ed empie la boscaglia di destino grugnante,
        e si spinge di giù poi
        alla costa,
        là dove il mare
        dà sugli scogli la più buia
        delle sue feste:

        chissà
        che un frutto come il suo
        non incanti l'occhio festante
        che ha pianto queste pietre.
        Composta lunedì 7 marzo 2016
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Andrea De Candia

          Ah se almeno potessi

          Ah se almeno potessi,
          suscitare l'amore
          come pendio sicuro al mio destino!
          E adagiare il respiro
          fitto dentro le foglie
          e ritogliere il senso alla natura!
          O se solo potessi
          toccar con dita tremule la luce
          quella gagliarda che ci sboccia in seno,
          corpo astrale del nostro viver solo
          pur rimanendo pietra, inizio, sponda
          tangibile agli dei
          e violare i più chiusi paradisi
          solo con la sostanza dell'affetto.
          Composta lunedì 7 marzo 2016
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Andrea De Candia

            Alla volta dell'isola

            Alla volta dell'isola, a fianco dei morti,
            fin dal bosco abbracciati al tronco scavato,
            le braccia attorniate da cieli-avvoltoi
            le anime cinte da saturnei anelli:

            così, liberi ed estranei, vogano costoro,
            i maestri del ghiaccio e della pietra:
            fra il clamore di boe sprofondanti,
            tra i latrati del mare color squalo.

            Essi vogano, vogano, vogano-:
            Voi, morti, voi, nuotatori, avanti!
            Ingabbiato anche questo nella nassa!
            E domani svapora il nostro mare!
            Composta lunedì 7 marzo 2016
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Andrea De Candia
              Arrivò una bambina dai capelli bianchi
              e non aveva più denti
              soltanto pane nella pancia e patria
              e una mano gialla fatta di neve e
              la fortuna che sbatte contro la guancia
              subito il mio cappotto di fuori fu bianco e
              i miei sarti mi domandarono perché
              non so morire
              di cosa sono debitrice agli alberi
              è una cosa che si lascia appesa lassù.
              Composta lunedì 7 marzo 2016
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Andrea De Candia
                Il padre è anche il proprio fratello
                che non c'è più
                sono due in uno
                tre con la guerra mondiale

                cos'hanno da gemere i grilli
                cosa crescono alle ragazze
                gli occhi come bacche di vite vergine
                i seni come punture di zanzara

                compro i piccoli biglietti
                e vado sulla giostra
                il motore beve acquavite
                e il principale beve benzina
                forse ho paura
                di sicuro lui è stato in guerra
                con ambedue i tre soldati.
                Composta lunedì 7 marzo 2016
                Vota la poesia: Commenta