Poesie inserite da Andrea De Candia

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Andrea De Candia

Alle 18 in punto il tram sferraglia

Alle 18 in punto il tram sferraglia
al centro della Marketplatz in mezzo alle aiuole;
barbagli di scintille scendono a paracadute
dal trolley sopra la ghiaia del prato.
Il buio chiede udienza alla notte daltonica.

In primo piano, una bambina corre dietro la sua ombra
col lula hoop, attraversa la strada deserta
che termina in un mare oleoso.

Il colonnato del peristilio assorbe l'ombra delle statue
e la restituisce al tramonto.
Nel fondo, puoi scorgere un folle in marcia al passo dell'oca.
È già sera, si accendono i globi dei lampioni,
la luce si scioglie come pastiglie azzurrine
nel bicchiere vuoto. Ore 18.
Il tram fa ingresso al centro della Marketplatz.
Oscurità.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Andrea De Candia
    Penso a volte all'inaccettabilità del Male.
    La tua sferza mi colpisce in pieno volto.
    Brillano le tue tempie percorse dal brivido
    del furore.

    L'astuzia del tuo inganno,
    il dispregio che scagli sul mio volto
    peccaminoso
    lo scherno della tua voce che mi
    insulta sulla fronte
    è la scherma che preferisci
    e che prediligo,
    avvolto nella toga senatoria
    della tua implacabile nequizia.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Andrea De Candia
      Il nostro è un sacrificio di piacere.
      Gettiamo a un vento solidificato
      i nostri versi, ancora animaleschi,
      preghiamo entrino dentro una parete
      d'ascolto vigilante, muri e muri
      senza finestre in cui sia accesa luce
      ché dica al nostro soffio "benvenuto"!
      Esiliati all'origine patiamo
      del nostro non potere esser compresi,
      ma sappiamo di una celerità,
      acqua che irrotta spegne il labor flammae, frustrati nella tensione captante
      resti celesti, un altrove dannato.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Andrea De Candia
        Inginocchiàti all'ascolto del tempo
        noi stessi resi orecchie abbiamo atteso
        che le dita diventassero labbra,
        che senza essere ferita il sangue
        fosse soltanto inchiostro, ineluttabile
        ebbrezza sulla sobrietà di un fondo
        d'osso a specchio di un cuore - l'estraniato! - abbiamo fatto un sacrificio al dio
        della parola sul mai consumato
        altare della impubblicazione.
        Vota la poesia: Commenta