Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Torna

Torna sovente e prendimi,
palpito amato, allora torna e prendimi,
che si ridesta viva la memoria
del corpo e antiche brame trascorrono nel sangue
allora che le labbra ricordano, e le carni,
e nelle mani un senso tattile si riaccende.

Torna sovente e prendimi, la notte,
allora che le labbra ricordano, e le carni...
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    C'è un sassofono che suona nella parte buia della luna

    C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna
    I ladri hanno rubato tutti i fiori dai balconi di principesse scolorite
    Non c'è più nessun regno da conquistare
    Qualcuno stanotte ha imbiancato i cimiteri della vergogna
    Tu ed io con il nostro egoismo troppe tombe abbiamo profanato e poi ricostruito
    L'uno contro l'altro armati abbiamo abbattuto le nostri torri di guardia

    C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna
    Io e te distesi su pensieri che pensano pensando di pensare al passato
    Io e te al tavolo della 5° strada con due bicchieri di vino italiano
    Io e te inebriati dal frizzante fiume alcolico passato per gole secche di parole
    Io e te con l'anima distante una spedizione lunare

    L'effetto del vino come l'esplosione di una supernova tra scintille di ricordi
    Magica visione di Cisca tra le betulle nane del Rio delle Amazzoni
    Tra rami di piante secolari tra discese di canoa primitiva
    Avvolti su nebbie basse abbiamo conosciuto il desiderio
    E spogliati di vesti non vesti ci siamo buttati nel nostro piacere
    Con l'orecchio teso al sassofono – nella parte buia della luna

    E quella sera a casa di Whitman tutti scrivevano poesie
    Io e te leggevamo Dante - tu chiedevi il Paradiso ma l'Inferno era il mio pallino
    Che Guevara era morto da un pezzo Fidel Castro celebrava il suo fantasma
    In Italia i treni saltavano e pure le banche saltavano
    Polvere nera polvere rossa unite in un bang senza fine
    lacrime e sangue schizzati sui muri e mentre qualcuno cercava di capire
    Un sassofono suonava - nella parte buia della luna

    Ho seguito l'arco colorato di un arcobaleno
    E ti ho trovata seduta accanto ai fiori di loto
    Hai bussato al mio cuore - tutte le foglie d'autunno erano a terra, rosse di paura
    Io ho spalancato la porta della mia anima e il vento le ha disperse tutte
    E non c'è nulla che rimane sul tavolo da gioco della vita tra il Re e la Regina di cuori
    A parte questo sassofono che suona - nella parte buia della luna

    I nostri destini su mari in tempesta lontani da spiagge sicure
    Cascate di rimpianti allagano i nostri anni futuri
    a nulla serve soffrire o piangere
    Siamo come due giovani amanti stretti in un abbraccio passato
    Il vento soffia tra i rami di pino - dammi la mano e ascolta
    C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna

    Siamo due cuori solitari persi in una valle di solitudine
    Ho sentito l'odore del fango ed ho visto le stelle brillare
    Tutti i nostri guerrieri sono in fila dietro la nostra porta
    Ho fatto un sogno stanotte ho visto acrobati deporre mazzi di rose ai tuoi piedi
    I ladri hanno rubato tutto ma non hanno toccato la luna
    E un sassofono festeggia suonando nella sua parte buia

    C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna
    Se la prossima pioggia laverà le nostre anime incontrerò i tuoi occhi di mare
    Se la pioggia non cadrà vorrei perdermi nelle strade bianche della mia mente
    E ondeggiare nell'aria indeciso se essere un uccello o una nuvola
    o essere un pesce-scrittura per riempire il mare di parole
    e scrivere un libro a tutti i naufraghi della vita
    Che leggerebbero l'amore in due parole bagnate
    Mentre il sassofono continua a suonare - nella parte buia della luna.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Pianefforte 'e notte

      Nu pianefforte 'e notte
      sona luntanamente,
      e 'a museca se sente
      pe ll'aria suspirà.

      È ll'una: dorme 'o vico
      ncopp'a nonna nonna
      'e nu mutivo antico
      'e tanto tiempo fa.

      Dio, quanta stelle 'n cielo!
      Che luna! E c'aria doce!
      Quanto na della voce
      vurria sentì cantà!
      Ma sulitario e lento
      more 'o mutivo antico;
      se fa cchiù cupo 'o vico
      dint'a ll'oscurità...

      Ll'anema mia surtanto
      rummane a sta fenesta.
      Aspetta ancora. E resta,
      ncantannese, a pensà.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Dolci Melodie

        Sento nell'aria una
        dolce melodia,
        un suono lontano
        dolce e soave,
        E' il suono di un violino
        o forse di un' arpa,
        che inebria la mente e
        arriva fino al cuore,
        Risveglia nell'anima
        dolci sentimenti,
        Momenti teneri,
        Ricordi felici e lontani,
        ma sempre presenti
        nella mente e nel cuore,
        Se chiudo gli occhi
        vedo un ombra,
        Agile e leggiadra
        accarezzare la sua
        arpa e sfiorare con
        tocchi magici le sue
        corde,
        E quei suoni divini
        ti fanno sognare, e
        i cuori innamorati
        fanno amare.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Povero Catullo

          Povero Catullo, smetti di vaneggiare,
          e quello che vedi  perduto, consideralo perduto.
          Brillarono un tempo per te giorni luminosi,
          quando andavi dovunque ti conduceva lei,
          amata da noi quanto non sarà amata mai nessuna.
          Lì allora si facevano quei tanti giochi d'amore,
          che tu volevi e a cui lei non si negava.
          Brillarono davvero per te un tempo giorno luminosi.
          Ora lei non vuole più: Anche tu non volere, benché incapace di dominarti.
          Non correre dietro a chi fugge, e non essere infelice,
          ma con cuore risoluto resisti, non cedere.
          Addio, fanciulla, ormai Catullo resiste,
          non ti verrà a cercare, non pregherà più te che non vuoi;
          ma tu ti dorrai se non sarai cercata.
          Sciagurata, povera te! Che vita ti aspetta?
          Chi verrà da te ora? Chi ti vedrà bella?
          Chi amerai ? Di chi dirai di essere?
          Chi bacerai? A chi morderai le labbra?
          Ma tu , Catullo, resisti, non cedere.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Gli Eroi D'Italia

            Per la Patria siete morti
            nel fior di giovinezza,
            Forti e fieri e con ardore
            vi siete fatti servitori.
            Servitori della Patria,
            A Voi si inchina l'Italia
            intera,
            A Voi saluta la nostra
            Bandiera,
            Onori e gloria vi sarà dato
            Eroi D'Italia sarà scritto
            sul Sacrato,
            Noi vi ameremo, e vi
            ricorderemo nella memoria,
            Per sempre regnerete
            nella storia,
            E il vostro nome
            sulla lapide scritto resterà,
            e una medaglia
            in petto a chi vi ama
            sarà data,
            e come Eroi sarete
            ricordati.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              Il canto allegro della Vita si fa sempre più lento nel mio cuore.
              Una ninna nanna portata dalla freschezza lo avvolge, cullandolo dolcemente nella gioia dei suoi sogni.
              Piano piano, il colori spariscono, coperti da una morbida coperta bianca che scende lieve, dono dal cielo, sopra di loro.
              Li prega di tranquilizzarsi, perché per loro è arrivato il momento di dormire.
              Dormire... i miei occhi si chiudono pesanti, lasciandomi fluttuare nella fantasia del mondo.
              Com'è meravigliosa la pace.
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Viale 17

                Sono belle
                e si vendono per poco
                mi dico meno male
                e lesto la mano corre
                al portafogli
                per dar vita al cuore
                imbalsamato

                Fai piano
                dice la donna
                vestita di coriandoli
                coi profumi che litigano
                e i tacchi che burlano
                l'equilibrio
                anche il risveglio ha bisogno
                di preliminari
                e ci puoi credere se lo dico io
                che coi sogni ci lavoro

                L'amplesso durò
                quanto una bestemmia
                sotto gli aghi delle stelle
                e il cronometro della luna
                che imbrogliò il fantasma
                di figure deformi

                Mi alleggerii della minaccia
                dei duri pensieri
                stampai le labbra
                sulla banconota
                mio lasciapassare
                agli sconfitti
                dell'inferno dei vivi

                Sfrecciavano le macchine
                come le idee
                nel domani
                lungo il delirio del viale 17
                ...i loro rumori
                i loro fumi
                erano tuoni e nebbia
                nelle miserie degli illusi
                ...fuochi d'artificio
                per la festa
                del mio cielo basso
                -dal volume: Soste precarie
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                  Scritta da: Silvana Stremiz

                  Il Dio che cerco

                  Il Dio che cerco
                  ha la pelle nera
                  gli occhi a mandorla.
                  È un po' cristiano
                  un po' musulmano.

                  Abbraccia i gay
                  tiene per mano le puttane.
                  Gli angeli li lascia
                  a mamma e papà.

                  Il Dio che cerco
                  accarezza la disperazione
                  rende polvere il dolore.
                  Toglie il sale alle lacrime
                  semina un sorriso nell'animo.

                  Siede a tavola con i barboni
                  "violenta" i pedofili
                  "uccide" gli assassini
                  ferma le guerre
                  dà da mangiare ai poveri.

                  Il Dio che cerco
                  che voglio
                  che spero
                  chissà se c'è.
                  Composta domenica 25 marzo 2012
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