Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Per quanto sta in te

Per quanto sta in te
e se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    La ciocca ritrovata

    Lui ritrova nella memoria
    La ciocca di lei castana
    Non par vero ma ti ricordi
    Dei nostri due destini stanchi
    Di boulevard de la Chapelle
    Del bel Montmartre e di Auteuil
    Me lo ricordo mormora lei
    Il giorno che ho passato la tua soglia
    Vi cadde come un autunno
    La ciocca del mio ricordo
    E la sorte di noi che ti stupisce
    Si sposa al giorno che finisce.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Il bove

      T'amo pio bove; e mite un sentimento
      Di vigore e di pace al cor m'infondi,
      O che solenne come un monumento
      Tu guardi i campi liberi e fecondi,
      O che al giogo inchinandoti contento
      L'agil opra de l'uom grave secondi:
      Ei t'esorta e ti punge, e tu co 'l lento
      Giro dè pazienti occhi rispondi.
      E del grave occhio glauco entro l'austera
      Dolcezza si rispecchia ampio e quieto
      Il divino del pian silenzio verde.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Pianefforte 'e notte

        Nu pianefforte 'e notte
        sona luntanamente,
        e 'a museca se sente
        pe ll'aria suspirà.

        È ll'una: dorme 'o vico
        ncopp'a nonna nonna
        'e nu mutivo antico
        'e tanto tiempo fa.

        Dio, quanta stelle 'n cielo!
        Che luna! E c'aria doce!
        Quanto na della voce
        vurria sentì cantà!
        Ma sulitario e lento
        more 'o mutivo antico;
        se fa cchiù cupo 'o vico
        dint'a ll'oscurità...

        Ll'anema mia surtanto
        rummane a sta fenesta.
        Aspetta ancora. E resta,
        ncantannese, a pensà.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Il pugno

          Il pugno stretto intorno al mio cuore
          si allenta un poco, e io respiro ansioso
          luce; ma già preme di nuovo.
          Quando mai non ho amato
          la pena d'amore? Ma questa si è spinta

          oltre l'amore fino alla mania. Questa
          ha la forte stretta del demente, questa
          si aggrappa alla cornice della non-ragione, prima
          di sprofondare urlando nell'abisso.

          Tieni duro allora, cuore; così almeno vivi.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Io costeggio l'amore

            Io costeggio l'amore nella luce
            del mattino,
            Da molto vivo dimenticata –
            nella poesia.
            Tu una volta me l'hai detto.

            Io so l'inizio –
            Di me di più non so.
            Però mi sono sentita singhiozzare
            nel canto.

            Sorridevano propizi gli Immortali
            nel tuo volto,
            Quando tu nell'amoroso salmo
            della nostra melodia
            I popoli immergesti e
            poi portasti in alto.
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Sei mia figlia

              Ricordo i tuoi occhi blu
              Che più blu non sono,
              i tuoi capelli che non c'erano
              che oggi biondi sono.

              Il tuo corpo minuscolo,
              indifeso e impaurito,
              che più minuscolo non è.
              E oggi si difende da sé.

              Quanto tempo è già passato,
              non sei più minuscola,
              impaurita o indifesa,
              ma sei già una donna.

              Ma una cosa è uguale a ieri:
              Sei mia figlia.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                Sono dolce
                a volte amara
                paziente o impaziente
                sono petali di rosa
                e spine pungenti.

                Dalle tue lacrime
                nascono le mie.
                I tuoi traguardi
                Sono condivisi

                Le tue sconfitte
                un dolore al cuore.
                Le tue gioie fanno
                sorridere l'anima.

                Le tue notte insonne
                per me lacrime,
                la tua serenità
                per me è la felicità.

                Perché in funzione
                di te vivo, respiro
                e sorrido.
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