Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

La Fede

Il mare è grande. Se vuoi scandagliarlo, verrai travolto dall'impeto delle sue onde. Un'onda sola può strapparti via e sbatterti contro uno scoglio. Ti basti, o debole uomo, poter dedicarti ai tuoi commerci su una piccola nave. Ma la fede è meglio, per te, che una nave sul mare. Questa infatti è retta dai remi, tuttavia i flutti la possono far affondare; ma la tua fede non affonda mai, se la tua volontà non lo vuole. Come sarebbe desiderabile per il marinaio regolar il mare a proprio volere! Ma in un modo egli la pensa, e in altro modo agisce l'onda. Solo nostro Signore dominò il mare, tanto che quello tacque e si placò. Ma egli ha dato anche a te il potere di dominare, come lui, un mare, e di rabbonirlo. L'investigare è più amaro del mare, e il questionare è più tempestoso delle onde. Se si abbatte sul tuo spirito il vento della cavillosità, dominala, e appiana le sue onde! Come la burrasca mette sossopra il mare, così i cavilli conturbano il tuo spirito. Nostro Signore domina, il vento cessa e la nave scivola in pace sulle onde. Domina lo spirito capzioso, raffrenalo, e la tua fede sarà in pace. A ciò dovrebbero indurti anche le creature di cui conosci l'uso. Per esempio, tu non sei in grado di chiarire le sorgenti, pur tuttavia non smetti di bere da loro. E per il fatto poi di aver da loro bevuto, tu non pensi certo di averle comprese. Anche di comprendere il sole tu non sei in grado, pur tuttavia non ti sottrai alla sua luce. E per il fatto che questa scende a te (con i suoi raggi) tu non ti cimenti certo di salire verso la sua altezza. L'aria è per te un pegno, ma quanto essa sia estesa, tu non lo sai.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Scelte

    Scegliere una porta significa non aprirne altre.
    Un piacere presuppone che molti piaceri non verranno
    vissuti, così come ogni tristezza dispensa da tante tristezze.
    L'amante che porti a letto è uno tra tutti quelli possibili.
    La parola per cui opti impedisce l'uso di un numero
    indefinito di parole.
    Visiti un luogo perché altri luoghi restino ad aspettarti.
    Solo il giorno che sorge per la tua morte è un giorno
    qualsiasi, una casualità.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      Arbor felice, aventuroso e chiaro.
      Onde i due rami sono al mondo nati,
      che vanno in alto, e son già tanto alzati,
      quanto raro altri rami unqua s'alzâro:
      rami che vanno ai grandi Scipi a paro,
      o s'altri fûr di lor mai più lodati
      (ben lo sanno i miei occhi fortunati,
      che per bearsi in un d'essi miraro),
      a te, tronco, a voi rami, sempre il cielo
      piova rugiada, sì che non v'offenda
      per avversa stagion caldo, né gelo.
      La chioma vostra e l'ombra s'apra e stenda
      verde per tutto; e d'onorato zelo
      odor, fior, frutti a tutt'Italia renda.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Origami

        Vince chi piega la luce
        da farne origami;
        e lo ammiri: si può.
        Carta, quei fiori carnivori
        diretti da dita veloci
        e dimentico che s'aprono
        a rischio di scelta
        scricchiolano musica spinosa
        e vorrei che la luce lasciasse
        il suo angolo lineare
        per dirsi curva perfetta,
        insinuarmi nel cerchio
        da sola: non posso.
        Impermeabile strumento
        fuori resto a dare il ritmo
        agli ingranaggi; scivola
        altrove il merito di figli.
        Solo ha forma qualche
        cosa che rischia di cadere.
        Continueranno le mani
        a piegare la carta
        e incartare la luce,
        a rilucere i muti origami
        lì sul ciglio della buca.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          È sono sì altamente innamorato

          È sono sì altamente innamorato,
          a la merzé d'una donna e d'Amore,
          che non è al mondo re né imperadore
          a cui volesse io già cambiar mio stato:
          ch'io amo quella a cui Dio ha donato
          tutto ciò che convene a gentil core;
          donqua, chi di tal donna è servidore
          ben se pò dir che 'n buon pianeto è nato.
          Ed ella ha 'l cor tanto cortese e piano
          inver' di me, la mia gentile manza,
          che, sua mercé, basciata li ho la mano.
          E sì me diè ancor ferma speranza
          che di qui a poco, se Dio me fa sano,
          che compierò di lie' mia disianza.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Inno alla Vita

            Mamma non farlo ti prego
            Sono qui ho voglia di esserci.
            Voglio la tua stessa possibilità
            Vedere il mondo con i miei occhi.
            Come tu lo vedi con i tuoi.
            Non lasciami vagare nella nullità.
            Voglio dei sogni un amore.
            Un vita vera, non respingermi.
            Voglio vivere come vivi tu.
            Voglio conoscerti stringermi a te.
            Se lo farai ti mancherò.
            La tua vita non sarà più la stessa.
            Amami fammi nascere non te ne pentirai.
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