Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)
Ristagno
L'amore, tra me e me,
è così impalpabile, così sereno, così in sé,
come l'aria invisibile,
come l'acqua invisibile, tra la luna
del cielo
e la luna del fiume.
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L'amore, tra me e me,
è così impalpabile, così sereno, così in sé,
come l'aria invisibile,
come l'acqua invisibile, tra la luna
del cielo
e la luna del fiume.
Nuove parole vorrei inventare,
parole che vorrei trovare
quando l'orgoglio mi fa tacere,
quando la notte mi fa pensare.
Un dolce bacio,
una tremante carezza
che vorrei scoprire,
quando tutto viene a mancare
quando tutto non può finire,
e tutto quello che non sono
riuscito a dirti
vorrei lo sentisse sussurrare
direttamente il tuo cuore
nell'irreale silenzio
di un bacio.
Respira figlio mio,
respira per le mie orecchie
per il mio cuore.
Riempimi la vita,
con i tuoi respiri.
Con quelli lievi,
quelli del tuo sonno.
Quelli affannosi del tuo pianto
Quelli lenti e profondi.
Delle tue emozioni.
Respira perché....
Perché respirando sei vivo.
Perché il tuo respiro,
è fonte del mio.
E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
Ma io, sempre estraneo, sempre penetrando
il più intimo essere della mia vita,
vado dentro di me cercando l'ombra.
Nei momenti che i basi fermemo
Nò par gusto ma par riflession,
La me amante vol scriver i versi,
Che mi digo e me basta de dir.
Tuta nùa la se méte al lavoro,
Po' la méte una blusa lisièra,
Po' la ziga "che fredi xé i versi"
La stranùa, mi la baso, e bondì.
"Ah che curti che xé 'sti poemi! "
Dirà queli che ne lezerà,
"Ah che boni che gèra quei basi! "
Dirà ela... o Amor lo dirà.
Rintocchi
I tuoi passi
s'allontanavano.
Il loro rumore
era sempre più debole.
Hai spezzato il tempo,
la vita,
con dolci parole:
ti amerò per sempre.
Ogni tuo passo
fa vivere un ricordo.
Vedo il passato
quando mi raccontavi
del nostro amore
nato sotto un cavolo,
che tu eri la principessa
delle bambole e io
il principe del tuo regno.
Sono sempre più convinto
che i tuoi passi delicati,
accanto ai miei,
erano piedini di angelo,
che i riccioli che ballavano
sulle mie guance,
mentre ti baciavo,
erano veli d'amore.
Vedo
il nostro angelo custode,
triste, con le lacrime
che gli scendono,
nel guardare
il sentimento squarciato.
Nei tuoi passi
che si allontanavano,
vedo sfumare
la realtà dei sogni,
mentre affiora un grigio
che ti scolora, e dipinge
il colore della mia vita senza te.
Guarda il tramonto,
i suoi colori,
il suo splendore.
Non è solo un tramonto,
ma un giorno che finisce,
un giorno emozionante che se ne va.
Una pagina della tua vita
che prende il via
in attesa del domani.
Guarda l'alba
I suoi colori
La sua bellezza.
Non è solo l'alba
Ma un nuovo giorno che nasce,
una nuova opportunità.
Una altra pagina della tua vita,
che oggi scriverai.
Ti ho visto spegnerti
abbracciato ai troppi rimorsi
consumato dai troppi se e troppi ma.
Impotenti erano il mio sorriso
il perdono e l'amore che potevo darti,
il peso di ogni "non" ti portava a fondo.
La Solitudine dei troppi errori
di gesti trascurati, del tempo non colto
ti ha ucciso anzitempo.
È un sogno
di "battiti vivi"
quello mio per te
di battiti pieni
di battiti vuoti
di emozioni
di curve e di onde
di cielo e di mare
di stelle appese.
Viaggio a bordo
di un nuvola morbida
come lo zucchero filato
dolce come un battito
amaro come l'impossibile
e come i bambini
quando si leccano le dita e
sorridono guardando il cielo
sto sorridendo felice pensando a te.
Felice pensando a me, a noi
a tutto, a niente
come una bambina
disarmata e scema di te.