Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Stanca essere

Stanca essere, sentire duole, pensare distrugge.
A noi estranea, in noi e fuori,
precipita l'ora, e tutto in lei precipita.
Inutilmente l'anima lo piange.

A che serve? Che cos'è che deve servire?
Pallido abbozzo lieve
del sole d'inverno che sorride sul mio letto...
Vago sussurro breve.

Delle piccole voci con cui il mattino si sveglia,
della futile promessa del giorno,
morta sul nascere, nella speranza lontana e assurda
in cui l'anima confida.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Demogorgone

    Nella strada piena di sole vago ci sono case immobili e gente che cammina.
    Una tristezza piena di terrore mi gela.
    Presento un avvenimento dall'altra parte delle frontiere e dei movimenti.

    No, no, questo no!
    Tutto, salvo sapere cos'è il Mistero!
    Superficie dell'Universo, oh Palpebre Calate,
    non vi sollevate mai!
    Deve essere insopportabile lo sguardo della Verità Finale!

    Lasciatemi vivere senza sapere niente, e morire senza venire a sapere niente!
    La ragione che ci sia essere, che ci siano esseri, che ci sia tutto,
    deve portare a una follia più grande degli spazi
    fra le anime e le stelle.

    No, non la verità! Lasciatemi queste case, questa gente,
    proprio così, senza nient'altro, solo queste case e questa gente...
    Quale alito orribile e freddo mi tocca gli occhi chiusi?
    Non li voglio aprire per il vivere! Oh Verità, scordati di me!
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      Era aperta solo al tuo occhio
      quella Notte oscura:
      e dunque perché non li uccidesti
      avanti che uccidessero?

      I grandi deliravano
      In parate e uniformi
      E noi non capivamo.

      Aquile e svàstiche
      e canti di morte
      salmi e canti e benedizioni
      di reggimenti col teschio
      sui berretti neri
      sulle camice nere
      sui gagliardetti neri...

      E discorsi fin o all'urlo
      accanito delle folle d'Europa,
      della saggia e civilissima
      e cristiana Europa.

      Così abbiamo tutti cantato
      almeno una volta
      i canti della morte.

      L'inizio è sempre uguale:
      "Nostra è la Ragione"! E poi,
      l'esaltazione degli eroi.

      Poi le medaglie
      e le corone e i monumenti
      e i momenti del silenzio
      all'Altare della Patria.

      Dio, cosa costano gli eroi!
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        Quando fu prima il mio signor concetto,
        tutti i pianeti in ciel, tutte le stelle
        gli dier le grazie, e queste doti e quelle,
        perch'ei fosse tra noi solo perfetto.
        Saturno diègli altezza d'intelletto;
        Giove il cercar le cose degne e belle;
        Marte appo lui fece ogn'altr'uomo imbelle;
        Febo gli empì di stile e senno il petto;
        Vener gli dié bellezza e leggiadria;
        eloquenza Mercurio; ma la luna
        lo fè gelato più ch'io non vorria.
        Di queste tante e rare grazie ognuna
        m'infiammò de la chiara fiamma mia,
        e per agghiacciar lui restò quell'una.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          È come quando le mie labbra

          Si posano sul flauto
          E ne esce una armonia nuova.
          È come quando
          Dal mio fiato nascono
          Melodie cantate al vento.
          È come quando
          Sfiori con le tue mani
          I petali di un fiore bagnato dalla rugiada.
          È come quando
          La mia mano…
          Cerca altre mani per intraprendere il cammino.
          È come quando
          Il tassello di un puzzle
          Trova il suo giusto collocamento
          Accanto ad un altro.
          È come tutto questo
          La mia amicizia per te.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            Nuove parole vorrei inventare,
            parole che vorrei trovare
            quando l'orgoglio mi fa tacere,
            quando la notte mi fa pensare.
            Un dolce bacio,
            una tremante carezza
            che vorrei scoprire,
            quando tutto viene a mancare
            quando tutto non può finire,
            e tutto quello che non sono
            riuscito a dirti
            vorrei lo sentisse sussurrare
            direttamente il tuo cuore
            nell'irreale silenzio
            di un bacio.
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Da quell'istante

              Da quell'istante,
              dal momento
              che ho scoperto che c'eri,
              la vita è cambiata.

              Da quell'istante
              hai stravolto i miei pensieri,
              i miei progetti,
              i miei traguardi.

              Da quell'istante
              hai occupato la mia mente,
              invaso il mio corpo,
              regalato nuove emozioni.

              Da quell'istante
              non sono più stata sola,
              prima eri dentro di me,
              ora riempi la mia vita.
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Muore così un sogno fra le mani

                Certe notti sono cosi amare
                da spegnere ad uno ad uno le stelle
                coprendo il sole con il dolore di te
                Vittime di quel tempo che non passa.
                Il domani è così lontano
                e irraggiungibile al sorriso.
                Quel tic tac così maledetto
                da essere condanna
                e impedire il volo di un sogno.
                La nebbia delle lacrime
                deposita cenere di cemento
                in fondo al cuore e all'anima.
                Muore così un sogno fra le mani.
                Composta giovedì 29 novembre 2012
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