Poesie inserite da Silvana Stremiz

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Frasi di Film, in Umorismo, in Racconti, in Leggi di Murphy, in Frasi per ogni occasione e in Proverbi.

Scritta da: Silvana Stremiz
L'amicizia è il frutto della conoscenza tra persone diverse, modi di pensare.
Una persona si fida del suo amico, puoi esprimergli tutti i suoi sentimenti.
Un fiore azzaurro s'accosta al fiore rosa, il sole alla Luna.
Il mattino è la continuazione della notte, un ultimo pensiero dallo sbadiglio nato;
Un segno di pace: l'amicizia!
In Volo, il nuovo giorno è vicino...
dentro, dal mare della vita un'onda nasce, due mani unite in una goccia di speranza: Amore!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    È un giorno
    come tanti
    mentre sto sulla grata
    della mia finestra
    le mie lacrime
    scendono per te
    goccia dopo goccia
    riempio un ampolla di vita
    un ampolla di lacrime di te.
    Ricordo la tua mano
    mentre la notte
    mi cerca
    mentre i sogni bussano all'uscio.
    Ricordo, ricordo te
    la gioia di vivere
    ed esistere
    e sento la tua mano,
    ma le mie lacrime scendono continuamente.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz

      Origami

      Vince chi piega la luce
      da farne origami;
      e lo ammiri: si può.
      Carta, quei fiori carnivori
      diretti da dita veloci
      e dimentico che s'aprono
      a rischio di scelta
      scricchiolano musica spinosa
      e vorrei che la luce lasciasse
      il suo angolo lineare
      per dirsi curva perfetta,
      insinuarmi nel cerchio
      da sola: non posso.
      Impermeabile strumento
      fuori resto a dare il ritmo
      agli ingranaggi; scivola
      altrove il merito di figli.
      Solo ha forma qualche
      cosa che rischia di cadere.
      Continueranno le mani
      a piegare la carta
      e incartare la luce,
      a rilucere i muti origami
      lì sul ciglio della buca.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvana Stremiz

        Io costeggio l'amore

        Io costeggio l'amore nella luce
        del mattino,
        Da molto vivo dimenticata –
        nella poesia.
        Tu una volta me l'hai detto.

        Io so l'inizio –
        Di me di più non so.
        Però mi sono sentita singhiozzare
        nel canto.

        Sorridevano propizi gli Immortali
        nel tuo volto,
        Quando tu nell'amoroso salmo
        della nostra melodia
        I popoli immergesti e
        poi portasti in alto.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Silvana Stremiz
          I làver fànn murí, 'me la belessa
          quan'ciappa l'ànema nel dulur del temp,
          ma j öcc în quèl vardàt ne la magressa
          che dà l'amur ne la busia del vent...
          Ah, làver, nel ciamà
          fí cum'i öcc,
          stí magher nel slargàss del sentiment!
          Che 'l temp se möva no, e la busia
          se scunda a nüm nel dà de matt del vent.

          Le labbra fanno morire, come la bellezza
          quando prende l'anima nel dolore
          del tempo,
          ma gli occhi sono quel guardare nella
          magrezza
          che dà l'amore nella bugia del vento...
          Ah, labbra, nel chiamare fate come
          gli occhi,
          state magri nell'allargarsi del sentimento!
          Che il tempo non si muova, e la bugia
          si nasconda a noi nell'infuriare del vento.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Silvana Stremiz

            Il sangue, la nota si

            Lunghe, lunghe giornate.
            Il sangue implacato urta il sangue.
            Il nuotatore è cieco.
            Scende attraverso piani purpurei
            nel battito del tuo cuore.

            Quando la nuca è tesa
            Il grido sempre deserto invade
            una bocca pura.

            Cosí invecchia l’estate. Cosí la morte
            Circonda la felicità della fiamma
            che trema.
            E noi dormiamo un poco. La nota si
            Risuona a lungo nella stoffa rossa.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Silvana Stremiz
              Parlammo sicuri tra belle acque
              bagnate da tamerici
              e accordammo parole, quiete le
              nostre mani
              – ricche in oro estorto –
              e le fronti alte e assolate
              dalle molte ore trascorse.
              Dicevamo quello che non volevamo
              dire
              e tacevamo le intenzioni amare;
              immensamente gentili,
              noi – i mortali, i non amati –
              vegliavamo su rispettabili leggi
              umane.
              Cosí, vedevamo cavalcare Ciro
              il nobile,
              l'eletto, prudente sin dall'infanzia.
              E noi, corruttibili e accecati dalla
              bellezza del suo aspetto, muti
              e silenziosi
              dietro lo scudo di suo fratello
              Artaserse.
              Vota la poesia: Commenta