I Sogni di Astrid
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...Astrid ammirava quell'ingegnante, per la perspicacia che aveva e perché le dava un motivo per stare attenta alle noiose ma utili per l'esame finale e per qualsiasi altra materia, lezioni di geografia. Era una sfida, ogni lezione doveva riuscire a distrarsi il più possibile senza darlo a vedere, o almeno rispondendo sempre correttamente e prontamente alle sua domande. La Barigelli, da parte sua non aveva alcun interesse a mettere nei guai Astrid, anzi, ad Astrid sembrava che l'avesse presa in simpatia, ma di certo non poteva sapere quanto. Per la professoressa era infatti il riflesso di lei da ragazzina, vedeva lei stessa in quegli occhi vivaci e estremamente furbi, in quei gesti sempre calcolati e mai casuali. Ma anche nella sfida che ingaggiava con tutti, in silenzio, per qualsiasi cosa.
Il ritorno a casa fu un terremoto, con la confusione che c'era il sabato nell'autobus. Tutti erano eccitati al pensiero di passare un giorno e mezzo lontano dalla scuola, mentre Astrid era profondamente depressa al pensiero di mezza giornata con Philipp e Evan, la madre lavorava, e di una domenica con tutti i parenti, che a stento ricordava. Le venne un'idea: scrisse alla madre e le disse che avrebbe pranzato ... [segue »]
Composto venerdì 11 novembre 2011
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