I Sogni di Astrid
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...dei loro litigi e di rispondere alla madre senza urlare. "Non so che dirti, sono stata impulsiva, ma potrei andare d'accordo con lui solo se perdesse la voce. E poi alla fine non né successo niente no!? Si è arrabbiato solo lui perché non ti ha chiesto niente e perché non mi ha lasciato andare come avevamo deciso io e te!" "Tanto non le importa niente..." cominciò ad urlare Philipp, ma Muriel lo zittì con un'occhiataccia. "Ok Astrid, però pensaci la prossima volta!" Il resto della cena passò in silenzio, a parte un capriccio di Evan perché non voleva il pollo.
Quella notte Astrid non dormì. Sentiva la testa girare, pensava che fosse per il litigo e per il nervosismo del giorno dopo, ma non era così. Finì per alzarsi ed andare sul balcone della sua camera. Il suo pigiama di cotone finissimo svolazzava alla brezza leggera della sera, e i suoi capelli ondeggiavano sinuosi sfiorandole il viso e le braccia. Guardava il bosco, e più lo guardava più voleva rifugiarsi dentro di esso, nella sua tranquillità, nel suo ambiente così fiabesco, così simile agli scenari dei suoi libri. Le capitava spesso di fantasticare su come sarebbe stata la ... [segue »]
Composto venerdì 11 novembre 2011
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