I Sogni di Astrid
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...sotto già si sentivano le voci di zie e prozie che cercavano di aprirsi la strada fino alla camera. Si vestì in fretta come aveva deciso: anche se non aveva in simpatia i parenti non significava che doveva sembrare un sciattona. Il suo vestito blu mare di cotone, con le spalline orlate e un orlo che attraversava la gonna in diagonale, sempre di cotone. Aveva cucito di recente i capi degli orli, dal cui il filo di ferro che teneva il cotone in quella forma ondeggiante spuntava beffardo. Depilò le gambe in bagno, truccò gli occhi con eye-liner e mascara blu, un po' di cipria sul viso e uscì dal bagno. Dietro la porta della camera c'era la sua scarpiera nera lucida, aprì lo scomparto più alto e ne tirò fuori un paio di sandali con il tacco. Le suole, i tacchi e i laccetti di cuoio che passavano sulle dita, a metà piede e sulla caviglia erano blu, con dei brillantini minuscoli dappertutto, che spesso le andavano a finire anche sui piedi. Adorava quelle scarpe, e le metteva ogni volta che poteva. Pettinò i capelli accuratamente, intrecciò due treccioline all'altezza delle tempie e le legò dietro la nuca con ... [segue »]
Composto venerdì 11 novembre 2011
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